La mia posizione sulla campagna vaccinale è molto chiara e decisa: vaccinarsi non è un diritto, o meglio, non è solo un diritto ma è un obbligo sociale sia pure con tutte le possibili criticità che possono essere legate ad una campagna vaccinale rivolta a milioni di persone. Essendo l’unico strumento di cui dispone, al momento, la medicina per debellare la pandemia . Un’estrema minoranza vociante , aggressiva e complottista parla di diritti calpestati, della libertà degli individui di decidere se fare o non fare la vaccinazione, ignora che in altri tempi e tutt’ora , per altre gravi malattie sociali il problema non si è mai posto: i vaccini sono stati resi obbligatori e solo grazie alla loro efficacia, hanno protetto l ’umanità da pericolose malattie infettive.
Il vaccino contro la poliomelite ha salvato milioni di bambini da quella che veniva chiamata “la paralisi infantile“ e fra i miei compagni di scuola purtroppo ce ne era più di uno colpito terribilmente. Mentre oggi e per fortuna, non se ne vedono di giovani ammalati, grazie allo scienziato Sabine e i suoi studi.
Ogni giorno ciascuno di noi ingurgita quotidianamente alcune medicine accompagnate da un documento che la sola lettura dovrebbe indurre a non assumere quel farmaco. Eppure, grazie proprio ,ad esempio, ai farmaci contro il diabete e l’ipertensione, la vita media degli ultimi cinquant’anni si è allungata di almeno 15 anni con una qualità della vita assolutamente inimmaginabile in passato. Francamente questa destra attuale che non ha più le radici nel senso dello Stato, e nella stessa concezione dello Stato , arresasi al liberismo più sfrenato e quindi all’ esaltazione dei diritti individuali è irriconoscibile per chi si è formato su ben altra concezione dello Stato e del cittadino e dei rispettivi diritti e doveri.
Nessun cittadino ha il diritto di infettare e dunque minacciare la salute altrui. Degli altri cittadini della medesima comunità. E’ giusto pertanto, che venga sottoposto a vaccinazione.
È giusto anche e tuttavia, che lo Stato si assuma la responsabilità di ciò che impone , ma non surrettiziamente con strumenti come il green pass.
Vaccinazione obbligatoria, dunque? E sia. Ma con piena assunzione della responsabilità di quanti governano e decidono per la comunità nazionale.