Napoli, Natale e Capodanno boom di turisti ma senza il tutto esaurito. Gianni Lepre: “si va verso la normalizzazione, ma le criticità sono ancora tante”
Non è stato un Natale e un Capodanno con il tutto esaurito a Napoli, nonostante la grande affluenza ma i dati lo avevano già accertato. Nella settimana tra Natale e Capodanno, l’afflusso turistico è stato del tipo mordi e fuggi, che ovviamente non puó essere considerato alla stregua di quello con pernottamento. Gettonatissimo San Gregorio Armeno con i suoi presepi e le vie dello shopping. Come già sottolineato dalle associazioni di categoria, si va verso una normalizzazione dopo i grandi risultati del post pandemia, che soprattutto nel 2023, hanno regalato importanti flussi ed opportunità economiche per i gestori delle strutture ricettive. “Ma adesso le cose sono leggermente cambiate – sottolinea l’economista Gianni Lepre, consigliere del ministro della Cultura – nel senso che i flussi hanno iniziato a standardizzarsi, e quindi hanno bisogno di un upgrade dell’offerta e dei servizi”. Il noto economista che tra l’altro é presidente della Commissione Economia della Cultura dell’Ordine nazionale dei Commercialisti ha poi continuato: “Urge far emergere una strategia e pianificazione per il nuovo anno, tenuto conto della forte concorrenza e anche dei cambiamenti in atto per il traffico aereo, con lo sdoppiamento di Capodichino con il Salerno Costa d’Amalfi che dovrebbe essere operativo in estate, come anche dell’ipotesi di Grazzanise come scalo intercontinentale del Mezzogiorno d’Italia. La priorità é individuare una strategia operativa che riguardi non solo la filiera privata ma soprattutto istituzionale per lavorare in sinergia ad una promozione turistica innovativa e a strutturare servizi, mobilità, sicurezza e trasporti. Ma ovviamente i problemi non sono solo quelli legati a servizi e trasporti, ma deve essere l’offerta artistica e culturale al centro dell’interesse, e non solo quella enogastronomia che per grazia di Dio non manca”.
Lepre ha poi concluso: “Perfezionare l’offerta, aggiornandola a desideri e aspettative del turismo di massa, vorrebbe dire mantenere il ritmo di flusso che ha fatto del 2023 l’anno del boom turistico per antonomasia”.