Dopo anni a seguire Biden, l’UE si scopre irrilevante mentre USA e Russia decidono da soli
Donald Trump ha scosso il panorama geopolitico con un’iniziativa destinata a cambiare gli equilibri: ha parlato direttamente con Vladimir Putin per porre fine alla guerra in Ucraina. Un gesto che non solo esclude Zelensky, ma soprattutto mette a nudo l’inconsistenza politica dell’Unione Europea, rimasta ai margini mentre le sorti del conflitto vengono decise tra Mosca e Washington.
Per anni Bruxelles ha seguito la linea dettata da Joe Biden, imponendo sanzioni, finanziando la resistenza ucraina e alimentando la retorica dello scontro. Oggi, però, mentre gli Stati Uniti negoziano direttamente con Putin, l’Europa si ritrova a mani vuote, priva di voce in capitolo su una guerra che ha pagato più di chiunque altro.
Zelensky, isolato e colto di sorpresa, teme che gli USA stiano per accettare un compromesso favorevole alla Russia, senza alcuna garanzia per Kiev. Ma ancora più grave è la situazione dell’Europa, che dopo aver investito miliardi di euro e sacrificato le proprie economie in nome dell’alleanza con Biden, ora scopre di non essere nemmeno invitata al tavolo delle decisioni.
Se il piano di Trump dovesse concretizzarsi, potrebbe significare la fine delle sanzioni e il ritorno della Russia nel mercato globale, con il paradosso che saranno proprio gli USA a dettare le condizioni. Intanto l’UE, che ha seguito ciecamente Washington, rischia di restare con un pugno di mosche, tradita dagli stessi alleati a cui aveva dato fiducia.