Un foltissimo gruppo di percettori del reddito di cittadinanza ( circa 250 mila persone) si avvia a perdere il beneficio a partire dal mese di settembre. La Campania, purtroppo, risulta, fin dell’istituzione di tale misura al primo posto della graduatoria dei percettori del sussidio, Napoli e la sua provincia hanno il triste record del piu’ alto numero di beneficiari. La riforma voluta dal governo Meloni, salvo sorprese di una auspicabile correzione in aula, avrà un impatto elevatissimo nei nostri territori: 3 percettori su 4 difficilmente troveranno lavoro perché privi di esperienza e senza adeguata formazione. L’obiettivo di questa governo, che dovrebbe incarnare anche i valori della destra sociale, in virtù della affermazione di Fratelli d’Italia, primo partito italiano, e’ quello di ridurre ad 8 mesi la fruizione del beneficio per quei nuclei familiari che non hanno al loro interno minori e anziani oltre i 60 anni. Tutti gli altri si troveranno, salvo sorprese, senza il sussidio mensile. Da quel momento ci sarà la necessità ed urgenza di reperire un lavoro. Per coloro i quali sono definiti ” occupabili” e’ previsto un periodo di formazione professionale della durata di 6 mesi.
Al momento non e’ dato conoscere il numero preciso di chi e’ in grado di lavoro. Secondo prime stime parliamo di 250 mila persome in Campania. Siamo di fronte ad una platea di persone composta da soggetti scarsamente qualificati e poco istruiti. Di fronte a cio’ bisognerebbe chiedersi quali prospettive di lavoro abbiano i percettori del Rdc, in procinto di perderlo. Parliamo di persone intorno ai 50 anni, in possseso di licenza elementare o media con scarsa esperienza nel mondo del lavoro e la scarsa preparazione di questi soggetti rappresenta un ostacolo insormontabile. D’altronde guardando il mercato del lavoro e la sua struttura le poche offerte disponibili riguardano specializzazioni, spesso elevate che si sarebbero anche potute conquistare se ci fosse stata, in questi anni, adeguata formazione. Parola sconosciuta ai precedenti governi.
Sussidio in Campania, 3 su 4 a rischio: resteranno senza un impiego
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