Finalmente una buona notizia. Una notizia che testimonia il buon senso e l’effettivo cambio di passo del Ministero degli Interni rispetto alla recrudescenza dei fenomeni criminali consumati quasi giornalmente nei pronto soccorso degli ospedali cittadini contro medici, infermieri e personale sanitario. Un fenomeno ormai senza controllo e, sin ora, senza un adeguato ed efficace contrasto delle azioni criminali consumate in tutte le ore del giorno o nottetempo. Situazione preoccupante e intollerabile che ha trasformato i nostri ospedali in una sorta di “Far West” senza regole, con l’assenza più totale di vigilanza dello Stato a tutela dei cittadini fruitori delle strutture sanitarie cittadine. Oltre agli indifesi operatori sanitari oggetto delle vergognose e proditorie azioni criminali che han fatto registrare, nell’anno appena concluso, il ragguardevole numero di 56 aggressioni a scapito dei malcapitati camici bianchi nei nostri ospedali. Cioè a dire, un episodio di violenza impunito a settimana, da Gennaio a Dicembre del 2022. Ma potevano essere certamente ancora più numerosi se fossero stati tutti denunciati all’Autorità Giudiziaria dal personale dei nosocomi cittadini, ormai rassegnati da un andazzo ripetitivo, incontrollato e criminale.
Questo lo scenario inquietante che sin ora si é vissuto negli ospedali della città e della provincia di Napoli. Uno scenario che la disposizione del neo Ministro Piantedosi riuscirà certamente e prontamente a modificare. Restituendo credibilità nelle Istituzioni e fiducia nello Stato in un territorio già afflitto da una criminalità dilagante che, da tempo impunita, aveva rivolto i suoi tentacoli anche sui presidi ospedalieri.
Si parte immediatamente, rivolgendo le attenzioni necessarie ai primi ospedali già individuati: Pellegrini Vecchio, Cardarelli, Ospedale del Mare. Ma tenendo ben presente che anche gli altri ospedali necessitano con urgenza della presenza rassicurante e qualificata delle Forze dell’Ordine. Tanto per poter svolgere una attività essenziale, quale l’assistenza ospedaliera, in sicurezza e con la indispensabile serenità che il luogo e la tipologia di lavoro impone.
Siamo lieti che una iniziativa, se si vuole banale e di buon senso, che da questo giornale era stato fortemente e a gran voce richiesta da molti mesi, sia stata accolta così prontamente ed efficacemente dal nuovo inquilino del Viminale. Una scelta di immediata attuazione che investe pochissime risorse economiche (basta riaprire i locali dei vecchi drappelli ospedalieri e renderli operativi) ma che restituisce serenità, decoro e sicurezza agli operatori della sanità pubblica e alla comunità intera.