Un’opera d’arte di grande valore (?) è andata in fumo recentemente a Napoli. Si tratta della Venere degli stracci, la scultura di Michelangelo Pistoletto che era stata installata a fine giugno in piazza Municipio, nell’ambito del progetto “Napoli contemporanea”. L’incendio si è sviluppato all’alba e ha avvolto la statua e gli indumenti usati che la ricoprivano, riducendoli in cenere. Le cause del rogo sono ancora da accertare, anche se é stato individuato dalle Forze dell’Ordine il presunto responsabile.
La notizia ha suscitato sconcerto e indignazione tra i cittadini e gli amanti dell’arte, che si chiedono come sia stato possibile che un’opera così importante sia stata lasciata senza adeguata protezione e sicurezza. Infatti, al momento dell’inaugurazione, il coordinatore delle attività culturali per il Comune, Sergio Locoratolo, aveva assicurato che la parte dell’opera formata da stracci fosse ignifuga e che ci fosse una pattuglia 24 ore su 24 a presidiare il sito. Purtroppo queste misure si sono rivelate inefficaci o insufficienti a prevenire il disastro.
Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, si è detto addolorato e sconvolto per l’accaduto e ha promesso di fare luce sui fatti e di ricostruire l’opera. Ma le sue parole non bastano a placare le polemiche e le critiche che si levano da più parti. Molti si chiedono come sia possibile che una città che attira milioni di turisti per le sue bellezze artistiche e culturali sia così carente sotto il profilo organizzativo e della sicurezza. Come sia possibile che un’opera del genere si sia incendiata e non sia stato possibile salvare il salvabile. Perché, se gli stracci erano stati trattati con una sostanza ignifuga, sorprende che siano andati ugualmente a fuoco. A questo punto qualcuno dovrebbe dare le dimissioni viste le rassicurazioni date in principio, almeno questo succede nelle democrazie più evolute del mondo.
L’incendio della Venere degli stracci si aggiunge alla serie di figuracce subite dall’amministrazione comunale negli ultimi tempi. Recentemente, infatti, era stato inaugurato in pompa magna il sottopasso che collega la piazza del Municipio al porto, ma era stato chiuso subito dopo per mancanza di permessi, o altre amenità.
La città di Napoli merita di più. Merita di essere valorizzata e tutelata nel suo patrimonio artistico e culturale, che è una ricchezza non solo per i napoletani ma per tutto il mondo. Merita di avere una classe dirigente capace e responsabile, che sappia gestire con efficienza e trasparenza le risorse pubbliche e garantire la sicurezza dei cittadini e dei visitatori. Merita di essere rispettata e ammirata per la sua storia, la sua bellezza, la sua vitalità. E, soprattutto, merita di non essere derisa e sbeffeggiata per queste figuracce a ripetizione di una Amministrazione di inetti ed improvvisatori.