Siamo alle solite in Campania e nel napoletano in particolare. Mentre un po’ ovunque, sul territorio regionale, aumenta in maniera preoccupante il numero dei positivi al Covid 19 (315 nelle ultime 24 ore e cinque decessi) assistiamo ad una “querelle” tutta politica imperniata sulle gelosie, la “voglia” di rimettere tutto in discussione (anche i risultati tutto sommato positivi riscontrati nell’attività di contrasto alla pandemia) ciò che di buono era stato costruito in questi mesi terribili nel contrasto al Covid e che, ormai, appartengono ai dati incontrovertibili del Ministero della Salute registrati e attribuiti al Presidio del “Covid Hospital” di Boscotrecase.
Una attività febbrile e qualificata, quella del personale medico, infermieristico e socio-sanitario che, pur con le difficoltà iniziali dello scorso anno, con le note carenze strutturali e di attrezzature specialistiche, oltre che di cure efficaci per il contrasto del Covid, carenze registrate ovunque nel nostro Paese, ha visto picchi di eccellenza nelle terapie e risultati più che apprezzabili, in condizioni davvero proibitive di operatività .
Ebbene, nonostante i risultati positivi del “Covid Center” di Boscotrecase, nelle ultime settimane, ecco partire le polemiche, le accuse al personale e alla Dirigenza medica, le minacce e le ripicche degli addetti ai lavori, sindacati compresi, che lamentano un utilizzo parziale del nosocomio che la Regione Campania ha inteso trasformare in Covid-Center, così come altri Ospedali campani e napoletani, in particolare.
E allora dov’é il problema? Cosa c’entra la Dirigenza Medica, la Direzione Sanitaria del Presidio Covid di Boscotrecase con le scelte politiche della Regione Campania (giuste o sbagliate che siano) di privilegiare le cure specialistiche per il Covid 19 e riservare l’ intero presidio sanitario a questa attività fondamentale di contrasto della pandemia in un’area densamente popolata ai piedi del Vesuvio?
Siamo alle solite, dicevamo poc’anzi. I consueti attacchi strumentali, nati dalla necessità di fare “ammoina”, di avvelenare i pozzi per trarne benefici solo personali o di gruppi di potere. Gli uni contro gli altri armati in una guerra che con la salute della popolazione non ha nulla a che fare. Anzi, non interessa proprio a nessuno.
In questo contesto nebuloso e incomprensibile, registriamo le dimissioni irrevocabili dell’attuale Direttore Sanitario, dott. Savio Marziani, che in una nota inviata alla Direzione Generale dell’ASL NA 3 Sud, lamentando interferenze nelle attività manageriali e di organizzazione delle attività di assistenza e, più ancora, di manifesta incompatibilità ambientale degli operatori di Direzione Sanitaria con parte del personale, ha rassegnato recentemente le dimissioni dall’incarico pur prestigioso. Riscontrando ed evidenziando altresì una incomprensibile attività di depauperamento delle risorse mediche e infermieristiche operate nei confronti dell’Ospedale San Anna e Santa Maria della Neve di Boscotrecase, da parte della Direzione Generale e dalla stessa Regione Campania. Insomma, un vero accerchiamento posto in essere nei confronti del Direttore Sanitario, Dott. Marziani, che ha annunciato denunce documentate all’Autorità Giudiziaria a tutela Sua personale, dei Dirigenti medici del Presidio Ospedaliero, della stessa funzionalità e operatività del nosocomio.
Tutto questo, lo dicevamo in apertura, mentre torna a preoccuparci fortemente una recrudescenza dei contagi che tornano a mietere vittime anche in Campania, come in ogni altra parte d’Italia. Speriamo soltanto che queste “turbolenze” del Covid-Center di Boscotrecase e il virus che riprende vigore un po’ ovunque, non turbino eccessivamente il buon Presidente De Luca, in queste ore molto impegnato a convincere i suoi partners di maggioranza ad approvare in tempi stretti l’eliminazione del limite al terzo mandato per i Presidenti della Giunta Regionale della Campania. Questo si, un impegno forte e totalizzante del nostro “Sceriffo”. Altro che intervenire sulla ASL NA 3 Sud, per ripristinare funzionalità e operatività al Covid-Center. Oltre che restituire dignità e la necessaria serenità agli operatori sanitari di un Presidio Ospedaliero di frontiera!
Un po’ di serietà , Signori. Trovate il tempo per un sussulto di dignità . Risolviamo adeguatamente i problemi della salute della gente. Senza esitazioni e perdite di tempo!