In soli 5 anni la famosa misura del “Resto al Sud” ha creato oltre 14 mila imprese, garantendo la nascita di 52 mila posti di lavoro collegati direttamente alle nuove attività. Il rapporto di Invitalia parla chiaro e i suoi numeri sono altrettanto eloquenti. La misura agevolativa dell’autoimprenditorialità nata nel 2018 e che fa parte del portafoglio incentivi dell’Agenzia nazionale per lo sviluppo di proprietà del Ministero dell’Economia e che al Sud sostiene l’avvio e il consolidamento di imprese per lo più gestite da giovani e dalle fasce deboli del mercato del lavoro, ha compiuto la missione per la quale è nata. E continua, nonostante i tempi, ad essere fucina di nuove imprese. “Dopo un lustro e oltre 40 mila domande presentate – ha esordito Gianni Lepre, economista e opinionista televisivo – gli investimenti attivati sono complessivamente pari a quasi un miliardo di euro, a fronte di 766 milioni di agevolazioni erogate. Un grande risultato se si pensa ai presupposti. Anche i dati nello specifico sono molto importanti per capire il trend: Il profilo imprenditoriale che emerge vede prevalere al 63% il genere maschile, che per oltre il 50% è under 35 e il 63% di loro é in possesso del diploma di Scuola Superiore”. Lepre, che tra le altre cose è Presidente della Commissione Reti e Distretti Produttivi di ODCEC Napoli, nonché vice presidente del Centro Studi per l’Artigianato di Casartigiani, ha poi sottolineato:“La regione più attiva è stata la Campania con 7.042 imprese finanziate, a cui segue la Sicilia con 2.192. Chiude il podio con 1.960 aziende finanziate la Calabria. Sul versante filiere, la tipologia delle iniziative finanziate spazia dal quasi 50% per le attività turistiche culturali al 23% per le attività manifatturiere e il 20% per quelle che riguardano i servizi alla persona. Il dato della Campania è quello che ha impressionato di più – ha poi ribadito il prof. Lepre – Con 7.042 progetti finanziati, che hanno attivato quasi 515 milioni di euro di investimenti sul territorio e creato o salvaguardato 26.782 posti di lavoro. la nostra regione è la protagonista del bilancio dei primi 5 anni di Resto al Sud, che ricordiamo essere l’incentivo di Invitalia che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali da parte di chi ha un’età compresa tra i 18 e i 55 anni”. Il noto professionista ha poi concluso: “Dati importanti che potrebbero ancora di più incrementare se solo si snellisse l’iter burocratico. La sburocratizzazione creerebbe più imprese e più posti di lavoro e, di conseguenza, più entrare per lo Stato”.
“RESTO AL SUD” : LA MISURA DI FINANZIAMENTO DELLO STATO PER CREARE NUOVE ATTIVITA’ LAVORATIVE NEL SUD. Necessario sburocratizzare le procedure di valutazione dei progetti per raddoppiare nuove attività e nuove imprese!
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