domenica, Novembre 24, 2024
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Regione Sicilia: Musumeci costretto allo scontro duro con il governo per difendere la salute dei Siciliani

Il TAR della Sicilia sospende temporaneamente ed in attesa di pronuncia definitiva (prevista presumibilmente per il prossimo 17 Settembre) l’efficacia dell’Ordinanza del Presidente della Regione Siciliana, a seguito del ricorso presentato dal Governo Italiano per il tramite della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’Ordinanza Contingibile e Urgente predisposta dal Presidente Nino Musumeci, relativa all’Ordine immediato di sgombero dei Centri di accoglienza per migranti, con divieto di ingresso, transito e sosta nel territorio della Regione Sicilia, era maturata a seguito della recrudescenza dei contagi da Coronavirus sull’Isola e, in generale su tutto il territorio nazionale, a partire dalle prime settimane di Agosto. Una situazione fortemente delicata e preoccupante in quanto in Sicilia, proprio in questo periodo estivo, veniva registrata una sensibile impennata degli sbarchi di clandestini tanto a Lampedusa, quanto in altri porti e su tutte le coste siciliane. Sbarchi molto spesso incontrollati e sfuggiti di fatto alle statistiche ufficiali della Protezione Civile e del Ministero degli Interni. Ma la circostanza più grave si sarebbe determinata subito dopo, con l’arrivo di numerosissimi soggetti contagiati dal Covid 19 che, una volta sbarcati, venivano “stipati” negli stessi Centri di Accoglienza o HotSpot degli altri migranti sani, pur se isolati in ambienti esclusivamente predisposti. Soggetti ai quali non veniva prestata nessuna assistenza sanitaria se non il tampone per l’accertamento della malattia. Una situazione davvero drammatica e di grande apprensione vissuta dalla popolazione isolana, al punto che lo stesso Ministero si era “preoccupato” di noleggiare delle navi di linea per ospitare i portatori di Covid 19 ed isolarli dagli altri clandestini ospitati sulla terraferma. Ma nel frattempo i flussi degli sbarchi si sono susseguiti con cadenze sempre più ravvicinate, arrivando a punte di quasi diciottomila presenze di immigrati clandestini dall’inizio dell’anno. (Dati ufficiali Viminale: 17.985 da gennaio ad Agosto 2020, contro i 4.878 migranti clandestini sbarcati nello stesso periodo dell’anno 2019). Seguivano preoccupati appelli del Presidente Musumeci nel bel mezzo del mese di Agosto, all’indirizzo del Viminale e della stessa Ministra degli Interni Lamorgese che, forse perché disturbata nel suo periodo di vacanza, rispondeva con evidente sufficienza che la situazione era assolutamente sotto controllo. E che erano circoscritti adeguatamente i rischi di contagi della popolazione locale.
In questo contesto di fibrillazione continua, di proteste legittime della popolazione isolana e, nello stesso tempo, con un Ministro sordo ad ogni appello dell’Esecutivo Regionale Siciliano, Nello Musumeci, si é visto costretto a decretare l’Ordinanza in discorso, al fine di evitare il proliferare dei contagi da Covid 19 dei migranti clandestini, avviati ed ospitati nei Centri di Accoglienza presenti in quasi tutte le province siciliane. Ma anche e soprattutto per contenere al massimo il fenomeno altrettanto preoccupante delle evasioni di massa dagli Hotspot di quei migranti che si disperdono sul territorio senza alcun controllo e senza aver effettuato gli accertamenti sanitari di rito. Con ciò mettendo seriamente a rischio la salute dei residenti; creando ulteriori preoccupazioni nella popolazione, con possibili risvolti di turbativa dell’ordine pubblico.
Sordo o poco comprensivo rispetto alle preoccupazioni espresse dalla Regione Sicilia, almeno in questa prima fase ed in attesa della pronuncia definitiva ( cui é possibile comunque appellarsi al Consiglio di Stato), é apparso anche il TAR della Sicilia che, al netto delle polemiche suscitate dal Giudice che ha disposto la sospensione temporanea dell’Ordinanza Regionale, (precedentemente impegnato quale esperto giuridico del Presidente della Regione Lazio, Zingaretti) ha ritenuto la chiusura dei Centri di Accoglienza ed il divieto di ingresso e transito sul territorio della Sicilia dei migranti, materia di competenza esclusiva dello Stato. In tal modo rendendo, al momento, inefficace l’Ordinanza Regionale!
Sin qui la cronologia degli eventi e la posizione contrapposta delle parti Istituzionali in conflitto.
Tuttavia non possiamo esimerci dal ritenere che il Presidente Musumeci abbia agito con palese buon senso e animato esclusivamente dalla necessità di tutelare la salute dei propri concittadini siciliani, cui il governo centrale ha regalato in questo periodo solo disagi inauditi, preoccupazioni e paure fondate. E, del resto, appare legittimo e di buon senso per un Amministratore Pubblico essere particolarmente preoccupato in presenza di una recrudescenza così perniciosa dell’epidemia di Covid 19. Soprattutto se la regione che amministri é quella che accoglie, praticamente da sola, numeri impressionanti di stranieri in fuga da altri paesi del mondo, in piena emergenza sanitaria. E tutto ciò mentre in ogni altra parte d’Italia, proprio per contenere l’epidemia di Covid 19, si combatte una battaglia epocale per evitare che cittadini di alcuni paesi europei ed extra europei entrino in Italia per evitare la diffusione del virus. E che questa battaglia si combatte chiudendo porti ed aeroporti o bloccando i voli delle linee aeree dei paesi sotto osservazione. E c’é da dire che la stessa cosa accade anche ai nostri connazionali di rientro dalle vacanze estive nelle zone particolarmente colpite dalla pandemia (Spagna ed isole Baleari, Croazia, Malta,Grecia e anche dalla nostra Sardegna) laddove ogni cittadino viene sottoposto obbligatoriamente ai tamponi, agli esami sierologici ed avviati alla quarantena nei casi sospetti o nei casi di ammalati asintomatici. Due pesi e due misure, dunque. Due diversi approcci che il governo impone o consente. Una attenzione giusta e doverosa sul continente per evitare il propagarsi dei contagi. Una strafottenza ed una intolleranza irragionevole e colposa verso la popolazione siciliana che assiste impotente all’invasione costante e massiccia di immigrati clandestini con un numero sempre crescente, tra loro, di contagiati da Covid 19. E tutto questo per tener fede alla presunta ed ipocrita “politica dell’accoglienza” che non riesce ad offrire alcunchè a questi esseri umani. Men che meno adeguata assistenza sanitaria in presenza di una epidemia così perniciosa ed oscura.
In conclusione del nostro ragionamento ed in attesa della pronuncia definitiva del TAR, va detto che noi di Campo Sud siamo fortemente convinti che questa “disputa istituzionale” condotta in punto di diritto, possa essere vinta dal Presidente Musumeci se si saprà dimostrare che, dal punto di vista rigorosamente scientifico, medico e soprattutto epidemiologico, la presenza di un numero di contagiati rilevante e sempre crescente, ospitati in strutture inadeguate e sovraffollate e per di più sul territorio circoscritto di un’isola, può costituire, di fatto, elemento scatenante di nuovi focolai di contagio, ricomprendendo e non escludendo la popolazione residente. E ciò tenendo in debito conto anche il numero sempre crescente di soggetti incontrollabili e incontrollati dispersi sul territorio siciliano in seguito alle ripetute evasioni dai Centri di Accoglienza. Fenomeno questo che equivale ad una bomba epidemica pronta ad esplodere dalle campagne alle città siciliane con velocità e virulenza impressionante.
A questo punto non ci rimane che congedarci dai nostri lettori con una significativa dichiarazione del Presidente Nino Musumeci, rivolta al Governo centrale : “Roma lo sappia: se ne sono capaci vincano questa battaglia. Ma la vincano con la forza della ragione, non con la ragione della forza”.

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