L’opera d’arte “Patroclo”(1780), realizzata con tecnica ad olio su tela (121,5×170,5 cm),
attualmente ospitata presso il Musée Thomas-Henry a Cherbourg-Octeville, rappresenta
uno dei capolavori più significativi del periodo neoclassico.
Il dipinto fu concepito durante il soggiorno dell’artista a Roma, dopo aver vinto il Prix de
Rome nel 1778, e presenta forti influenze caravaggesche. Nonostante il titolo mitologico, il
dipinto si distingue per una rappresentazione puramente accademica del nudo, ritraendo il
personaggio di Patroclo, compagno di Achille nella mitologia greca. Tuttavia, l’opera non
presenta dettagli iconografici che lo collegano esplicitamente all’assedio di Troia e l’ambientazione neutra non suggerisce alcuna relazione con il contesto mitologico
La postura del soggetto, di spalle e con il corpo piegato, evoca il dramma della morte imminente, richiamando alla mente lo stile della celebre scultura “il Galate morente”, copia di un bronzo ellenistico. David ebbe l’opportunità di ammirare questa scultura durante il suo periodo trascorso a Roma e ne trasse ispirazione per la realizzazione della sua opera.
Jacques-Louis David era già noto per il suo interesse per la tematica troiana e per il ciclo epico dell’Iliade. Nel 1778, dipinse un’opera che raffigurava il funerale di Patroclo e ancora un nudo maschile che ritraeva il il corpo di Ettore senza vita. Entrambe opere connesse al tema epico.
L’opera “Patroclo” si distingue per i suoi colori veneti, che richiamano lo stile Tizianesco, oltre che alla anatomia in pieno stile Michelangiolesco. Con ciò sottolineando l’ampia conoscenza e l’apprezzamento dell’autore per la tradizione artistica italiana.
In conclusione, possiamo affermare che “Patroclo” rappresenta un’opera giovanile di David nella quale ritroviamo una straordinaria maestria e una notevole abilità dell’autore di fondere elementi classici con nuove ed originali interpretazioni artistiche, contribuendo magnificamente al panorama culturale del periodo neoclassico.