Nonostante un primo tempo da dimenticare, gli azzurri hanno dimostrato grinta e determinazione nel secondo tempo, anche se alla fine non sono riusciti a portare a casa la vittoria.
Dopo essere andati sotto di due reti grazie a una doppietta di Giroud, nel secondo tempo una perla di Politano e una punizione magistrale di Raspadori hanno riportato in gioco gli uomini di Garcia. Tuttavia, la performance inguardabile del primo tempo e la prestazione in stile Halloween di Rrahmani hanno gettato ombre sul Napoli durante i primi 45 minuti.
Nella ripresa, il Napoli ha deciso di cambiare le carte in tavola, con gli ingressi di Simeone, Ostigard e Oliveira al posto di Elmas, Rrahmani e Mario Rui, passando a un più equilibrato 4-4-2. Questa mossa tattica ha cambiato l’inerzia della partita, mostrando una squadra più combattiva e determinata.
La sensazione diffusa è che gli azzurri abbiano giocato il secondo tempo basandosi più sull’istinto e sulla passione che su una strategia ben definita. La mancanza di direzione tattica è emersa chiaramente nel modo in cui i giocatori sembravano agire gettando il cuore oltre l’ostacolo. È come se la paura di Garcia di perdere la panchina abbia distorto ogni sua decisione, portando a scelte confuse e poco efficaci.
Il momento più controverso è arrivato con il cambio Zanoli-Politano verso la fine della partita. Questa sostituzione ha sollevato una serie di domande tra i tifosi e gli addetti ai lavori, che si sono chiesti se Garcia stesse cercando di vincere la partita o semplicemente di proteggere il suo posto di lavoro.
Certo se Kvaratskhelia avesse segnato all’ultimo secondo forse ora staremmo parlando d’altro, ma il calcio è bello anche per questo.