venerdì, Novembre 22, 2024
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NON VANNO CALPESTATI O SOTTOVALUTATI I DIRITTI DEI LAVORATORI DISABILI!!

Fino a poco tempo fa girava sui social una campagna, diventata virale,  il cui slogan era: (immagine qui su) “voi il mio mi posto auto, prendi anche la mia disabilità“.

Non mi invento niente con questo mio sclero, mi sono reso conto che il modo di pensare dei datori di lavoro, sia nel pubblico che nel privato, é sempre lo stesso: “Stai a casa? Sei un privilegiato! Stai a casa? Non hai diritto a nessun benefit, premio produzione ed altro come i colleghi in presenza. Anzi sai cosa Ti dico? Stai a cosa? Non puoi fare straordinario e non ti spettano nemmeno ticket restaurant – Stai a casa e cucini da lì, sei un privilegiato! Non ti bastano tutti questi vantaggi che hai?”

Chi legge questo mio testo potrà credere che il mio sia uno scherzo, una esagerazione verbale e che non sia possibile un pensiero del genere. Ma invece é così. Sono un paio di anni che ne sento in giro di storie e ne vedo di situazioni. Quello che l’opinione pubblica  non capisce (ma peggio ancora i datori di lavoro!) é che lo stare a casa non é un privilegio, non é concessione ma é un Diritto. Quello che non capiscono che a causa della disabilità, in tal modo oltre il danno c’è la beffa; oltre che essere trattati da dipendenti di serie b,  si penalizzano ulteriormente i disabili, perché gli stipendi sono quello che sono (per esempio il contratto nazionale settore commercio non ancora rinnovato dal 2018) ma le utenze, e in particolar modo in questo periodo, con tutti questi rincari, sono sempre a carico del lavoratore “privilegiato”. Penso che sia arrivato pure il momento di finirla e di tutelare i lavoratori disabili, anche perché credo che la produttività non sia inferiore a quella che si produceva in sede, ma questa é un’altra storia.

Credo sia arrivato il momento di reagire. E’ arrivato il momento far valere i propri diritti se non da soli, perché non c’è il tempo, delegando il rappresentante sindacale dei lavoratori in azienda  (laddove ce ne sia uno) o rivolgendosi agli sportelli in difesa dei lavoratori disabili  (qualcosa ho intenzione di mettere in campo e farò!).

Vogliano sclerare? E Scleriamo!

lucio

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