giovedì, Dicembre 26, 2024
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NAPOLI SOTTO ASSEDIO DELLA CRIMINALITA’ E DEL MALGOVERNO LOCALE!!

Nella giornata in cui il Presidente della Repubblica ha ricevuto la folta delegazione del Centro Destra per conferire l’incarico per la formazione del nuovo Governo, la città di Napoli si sveglia con la notizia dell’ennesimo ed esecrabile atto di violenza contro una giovane donna, violentata per strada, in pieno centro, anzi all’interno del porto, in prossimità del Varco Pisacane, nei parcheggi riservati al personale della Polizia di Stato. Si proprio nel parcheggio degli agenti di polizia, perché la vittima é una trentenne napoletana, agente di Polizia in servizio presso uno dei commissariati del centro storico cittadino. Aggredita con una violenza inaudita e colpita ripetutamente con una pietra sul capo, presumibilmente per tramortirla e abusare di lei liberamente e senza eccessive resistenze della povera malcapitata. Una azione estremamente rapida e altrettanto criminale perpetrata da un giovanissimo bengalese di 23 anni, irregolare, già noto alle forze dell’ordine. E già su questo si potrebbero scrivere pagine e pagine sulla circostanza che questo nostro “ospite irregolare” in quel luogo dell’agguato e in quel determinato momento, non doveva proprio esserci. Se le Leggi dello stato e le normative sui rimpatri dei clandestini che delinquono fossero state applicate!

Questa tragedia terribile giunge  tra altri innumerevoli e altrettanto gravi fatti di cronaca nera che  stanno investendo la città di Napoli in questi giorni: dall’anziano morto d’infarto a seguito di una rapina in pieno centro cittadino, con l’abusato espediente della ruota dell’autovettura bucata; all’attacco dei bus dell’ANM in zona turistica sul lungomare di Mergellina,  con tecniche da Far West nell’assalto alle diligenze, con decine di feriti e una ragazza che rischia di perdere un occhio per le schegge di vetro in frantumi; ai sempre più minacciosi regolamenti di conti tra bande contrapposte di extra comunitari che insanguinano le strade della città senza più delimitazioni territoriali o aree di particolare influenza (vedi Piazza Garibaldi e le arterie che si aprono intorno alla stazione centrale). Come dimostra l’ultimo episodio dello scorso fine settimana ove la violenza degli immigrati si é scatenata in Piazza Medaglie d’Oro e via Tarantino (a due passi dal teatro Acacia ricolmo di spettatori) nel quartiere del Vomero; o ancora gli “attacchi” criminali contro  medici e paramedici nei pronto soccorso degli ospedali cittadini, con l’ultimo episodio consumato proprio la scorsa settimana presso l’Ospedale dei Pellegrini a Montesanto, ove una sanitaria del “Triage” é stata brutalmente aggredita da una paziente in attesa di essere visitata. Circostanza ormai all’ordine del giorno che fa registrare almeno una aggressione a settimana di sanitari dei nostri ospedali, fino a raggiungere il ragguardevole numero di 56 aggressioni a scapito del personale dei nosocomi napoletani dall’inizio dell’anno.

E se la situazione dell’Ordine pubblico fa acqua da tutte le parti evidenziando una sconfortante realtà ormai non più tollerabile, la situazione di degrado e arretramento progressivo della città corre di pari passo con questa “escalation” della criminalità urbana.

Basterebbe pensare all’ennesimo crollo di un intero fabbricato ospitante una congrega nel Cimitero Monumentale di Napoli, con il solito raccapricciante copione delle bare scoperte e in bilico nel vuoto. Come pochi mesi fa, ne più e ne meno. In un susseguirsi di vicende sconcertanti, di degrado diffuso , di abbandono assoluto di un bene pubblico che versa in condizioni indicibili, con la più allarmante e colpevole strafottenza del Comune di Napoli, proprietario del complesso cimiteriale cittadino. E poi la vicenda delle case comunali abbandonate al più volgare e disarmante  fenomeno delle occupazioni abusive di alloggi pubblici tra il disinteresse generale e l’illegalità assoluta e incontrastata. Per non parlare delle condizioni da terzo mondo in cui versano le strutture sanitarie della nostra città. Come nel caso dell’Ospedale San Paolo di via Terracina a Fuorigrotta. Unico ospedale al servizio di una platea di assistiti di oltre 200.000 abitanti dell’area flegrea. Da Fuorigrotta a Bagnoli, da Soccavo a Pianura, da Cavalleggeri Aosta ad Agnano, passando per il rione “Loggetta” e fino agli Astroni, e a Pozzuoli. Un ospedale di frontiera senza attrezzature medicali, con una tac e la radiologia fuori uso e ….per di più senza acqua potabile. Con il risultato del blocco dei ricoveri e il trasferimento in altri ospedali degli ammalati più gravi. Storie di ordinaria follia della nostra città, della nostra martoriata sanità. E a pagare, guarda caso, sono sempre gli stessi!

 

 

 

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