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L’ECONOMIA DELLA CULTURA COME FATTORE DI SVILUPPO: Convegno di studi a Palazzo Fuga con il Ministro Sangiuliano e il Vice Ministro Leo.

 

Si svolgerà a Napoli il 28 febbraio con inizio alle ore 9.30  presso Palazzo Fuga, l’ex Real Albergo dei Poveri, in Piazza Carlo III, un importante convegno incentrato sulla cultura quale volano di sviluppo economico per il Paese. Organizzato dalla Fondazione Nazionale Ricerca dei Commercialisti presieduta dal Dr. Antonio Tuccillo, con il patrocinio del Consiglio Nazionale dei Commercialisti, del Ministero della Cultura e del Ministero dell’Economia e della Finanza, oltre che di Federculture e del Comune di Napoli, il convegno getta le basi di un discorso più ampio su come la cultura intervenga direttamente nell’economia nazionale. L’evento, introdotto dai saluti del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, si propone di approfondire e proporre strumenti per rendere più efficace e stabile la connessione tra sviluppo culturale ed economia anche attraverso la revisione della disciplina normativa e fiscale inerente il settore artistico e culturale.

In questo senso verrà affrontato il tema del rapporto tra soggetti privati e valorizzazione del patrimonio culturale nazionale e le possibili strategie di valorizzazione economica del patrimonio culturale.

Con gli interventi del Ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano e del Viceministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo, s’intende da un lato valorizzare e diffondere la filiera produttiva della Cultura quale fattore di sviluppo degli investimenti privati anche attraverso l’implementazione della recente disciplina normativa delle Imprese culturali e creative.

Il Convegno sarà introdotto, tra gli altri dall’economista Gianni Lepre, presidente della Commissione Economia della Cultura del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti.

Durante l’incontro, moderato da Enzo d’Errico direttore del Corriere del Mezzogiorno, saranno anche formulate proposte per la revisione del sistema fiscale del settore culturale, per modernizzare la gestione dei beni culturali e per sostenere il rapporto pubblico-privato in campo culturale.

Considerata l’attuale entità della spesa pubblica destinata al settore, le prospettive legate all’utilizzo di risorse connesse al PNRR ed al Recovery Fund, le marcate differenze territoriali in termini di afflusso di risorse da parte dei donatori privati e il ruolo strategico della cultura nello sviluppo del paese, i Commercialisti, intendono, con l’esperienza e la competenza maturata nel rapporto con le imprese culturali e le amministrazioni pubbliche, porsi come qualificato interlocutore del Governo sui temi dello sviluppo economico e sociale a base culturale nella prospettiva di contribuire a rafforzare il sistema culturale del nostro paese, promuovere la coesione sociale e civile e stimolare uno sviluppo economico equo e sostenibile.

 

 

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