Una dei grandi meriti di Matteo Salvini è stato quello di puntare sui giovani, non formalmente, non propagandisticamente ma in maniera effettiva e sostanziale.
Il leader del carroccio 2.0 ha dimostrato di non guardare semplicemente al prossimo impegno elettorale ma di avere uno sguardo rivolto alle generazioni successive, al domani, all’Italia che verrà ed è per questo che ha nominato in qualità di vice segretario federale della lega l’on. Andrea Crippa brianzolo classe 1986 che si è distino da coordinatore nazionale lega giovani per l’impegno, la costanza e l’attenzione alle istanze dei vari territori, non solo quelli dove la lega è una realtà consolidata da anni, ma ha avuto il merito di esportare il modello ed il modus operandi lungo tutta la penisola recandosi in prima persona nelle varie regioni del sud Italia, coordinando le centinaia di giovani che anche al meridione ormai vedono nella lega una speranza di riscatto e di buona amministrazione consolidata, dopo decenni di classi politiche locali che hanno portato il mezzogiorno al dissesto.
Lega giovani (ex Movimento Giovani Padani), un progetto nato a Milano nel 1991 da un’idea del deputato Paolo Grimoldi, si è sempre caratterizzato per la dedizione e la passione dei suoi giovani militanti che nelle piazze, nei mercati, tra la gente in maniera naturale e trasparente si son battuti e continuano a battersi strenuamente contro le contraddizioni sociali e politiche alle quali troppo spesso siamo stati abituati in questi anni.
In un epoca di intorpidimento giovanile, di stasi e inerzia delle menti la lega giovani rappresenta un unicum nell’attuale panorama politica italiano.
Giovani che si riuniscono per parlare di politica, per crescere culturalmente ed umanamente, che non si limitano ad una sterile e improduttiva dialettica elitaria ma applicano nell’azione, nel volontariato, nella diffusione delle idee i loro anni più belli.
Il movimento ha una propria struttura organizzata su base territoriale e gerarchica, ad ogni modo indipendente da quella del movimento politico principale, la Lega, nonostante ne segua a grandi linee lo schema.
Le figure di riferimento prendono il nome di coordinatori, ai vari livelli (federale, nazionale, provinciale e cittadino) e molti dei giovani militanti confluiscono nel movimento studentesco ed universitario, ispirati agli stessi principi cardine.
Perché un giovane campano si avvicina alla lega (ex lega nord) l’abbiamo chiesto a Nicholas Esposito coordinatore lega giovani Campania: “Per anni abbiamo assistito alla totale incapacità gestionale dei partiti tradizionalmente governanti al sud che hanno pensato ai propri interessi piuttosto che a quelli dei campani ed è per questo che nel 2014 vedendo Salvini in televisione mi sono reso conto che potesse rappresentare il vero leader di tutto il paese e con Gianluca Cantalamessa, ora deputato della Repubblica, e pochi altri iniziammo questo processo di costruzione e radicamento del partito in Campania (non senza difficoltà e scetticismi), che ci ha portato oggi ad essere una realtà consolidata”.
Lega giovani si è dimostrata fucina di politica e trampolino di lancio per molte ragazze e ragazzi appassionati di politica che dopo anni di militanza, formazione (principalmente a loro sono rivolte le scuole di formazione politica che ogni anno organizza la lega), hanno avuto l’occasione di candidarsi e di occupare posizioni prestigiose; basti pensare che nell’attuale legislatura ben diciassette deputati della lega hanno meno di trentacinque anni ed ormai sta diventando consuetudine che la lega giovani esprima almeno un proprio rappresentante nei consigli regionali, da nord a sud, passando per le isole. Gli stessi Salvini, Fontana, Centinaio provengono da una lunga trafila iniziata proprio nella sezione giovanile del partito.
Giovani che si formano per costruire in positivo il futuro del Paese, mossi da passione e perseveranza. Una speranza per il domani insomma. Lunga vita ai sogni.