E dunque, questo primo raund della sfida lanciata da De Luca al Governo, si Ć© conclusa con una sonora sconfitta per il governatore sceriffo. La Quinta Sezione del Tar Campania ha sospeso l’efficacia dell’Ordinanza Regionale nella parte in cui sanciva la mancata riapertura delle scuole dell’infanzia, delle Elementari e delle Scuole Medie, dopo le festivitĆ natalizie e sino al giorno 29 Gennaio prossimo. Con il conseguente e obbligatorio ricorso alla D.A.D. (Didattica a distanza) per i bambini residenti nella Regione Campania.
Per fortuna si torna in classe giĆ da oggi, liberamente, come Ć© giĆ accaduto ieri per gli allievi delle scuole di ogni ordine e grado di tutta Italia.
Nella motivazione del TAR Campania si legge perentoriamente: “Il Provvedimento della Regione Campania Ć© palesemente contrastante con le scelte della Legislazione primaria”. CioĆ© a dire che il Presidente De Luca, cosƬ come qualunque altro Presidente di Regione, non avrebbe mai potuto adottare un simile provvedimento perchĆ© non “abilitato istituzionalmente” a farlo. Ma c’Ć© di piĆ¹ : non ricorrevano e non ricorrono le condizioni di gravitĆ ed urgenza, nella fattispecie, perchĆ© la Regione Campania non si trova in zona rossa, (fascia di maggiore rischio) ne’ si registrano nuovi focolai e pertanto non esiste una situazione sanitaria di estrema gravitĆ che giustificherebbe l’adozione di un provvedimento di tale portata. Tuttavia va anche considerato che le iniziative legislative poste in essere dal Governo Centrale e applicabili immediatamente in ogni parte d’Italia, avevano esaurientemente trattato le problematiche del contrasto alla pandemia nelle scuole pubbliche e private di tutto il Paese. Di conseguenza l’Ordinanza n. 1 del 2022 a firma del Presidente De Luca Ć© apparsa immediatamente pleonastica, oltre che palesemente illegittima, in quanto confliggenteĀ sulla uniformitĆ e unicitĆ di applicazione su tutto il territorio nazionale delle norme di un servizio pubblico essenziale come quello dell’istruzione.
Bruciante la sconfitta di De Luca che riceve persino una ulteriore mortificazione dai Magistrati del TAR Campania, proprio sotto il profilo politico e amministrativo, laddove si sottolinea che “le difficoltĆ del sistema sanitario regionale della Campania, lungi dal giustificare l’adozione della misura sospensiva, dimostra piuttosto la carente previsioneĀ di misure adeguate e preordinate a scongiurare il rischio prevedibile di collasso anche del sistema trasporti della regione”. Con cio’ sottolineando la inerzia della Giunta regionale su tematiche di assoluta urgenza (la predisposizione di idonei distanziamenti e di un numero ridotto di viaggiatori sui mezzi pubblici) e fortemente correlate al mancato ed efficace contrasto dei contagi sul territorio.
Fin qui i fatti e le circostanze cosƬ come avvenute e sviluppatesi in questi pochi giorni. Rimane solo la valutazione di un comportamento e di una azione politica proditoria ed effimera, posta in essere dal nostro sceriffo al solo scopo di far parlare di se, ma assolutamente noncurante del diritto sacrosanto alla educazione e all’insegnamento per centinaia di migliaia di giovani allievi delle scuole campane. Un diritto, al contrario, riconosciuto dal TAR a dei semplici cittadini (i ricorrenti) nonchĆ© genitori di questi giovani alunni, che hanno avuto la fermezza e il coraggio di contrastare un provvedimento regionale iniquo e delirante, illegittimo e “cautelativo” esclusivamente delle deficienze e delle manchevolezze di un governo regionale ai limiti del ridicolo e della improvvisazione piĆ¹ totale e perniciosa.
Un governo regionale che “incassa” la sconfitta sul terreno giudiziario da parte dei cittadini, ma anche dello Stato, anch’esso solerte nell’impugnare avanti al TAR la improvvida Ordinanza. Uno Stato che ha risposto in maniera eloquente nell’ultima conferenza stampa del Premier Draghi di martedi scorso, evitando accuratamente di citare la iniziativa della Regione Campania e, soprattutto, commentare l’esito scontatamente favorevole del ricorso. Un modo elegante per ridicolizzare e ridimensionare un Presidente sceriffo con il lanciafiamme sempre piĆ¹ in panne !!