Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato il cimitero di Casal di Principe per rendere omaggio a Don Giuseppe Diana, ucciso dalla camorra 29 anni fa. Dopo la visita privata alla sua tomba il Presidente si è recato presso l’Istituto Tecnico Guido Carli di Casal di Principe. Il sindaco Renato Natale ha dichiarato che la venuta del Presidente è un riconoscimento del cammino del popolo della cittadina campana. Nel suo messaggio da Casal di Principe, Mattarella ha avuto modo di affermare che la mafia è violenza ma anche e soprattutto vigliaccheria e che i mafiosi non hanno né senso dell’onore né coraggio.
Il Presidente parlando davanti a una platea di studenti e docenti ha esortato al riscatto di questa terra, affermando che le Istituzioni devono abbattere le barriere che impediscono ai giovani di realizzare i propri sogni e ha citato il magistrato Antonino Caponnetto, ricordando ciò che quest’ultimo soleva ripetere: “sono certo che i mafiosi temono la scuola più dei giudici”.
Il Presidente ha, pertanto, portato l’apprezzamento e l’incoraggiamento della Repubblica agli studenti, affermando che l’Italia li guarda con attenzione, solidarietà , simpatia e fiducia.
Sergio Mattarella ha poi dichiarato che la lotta alle mafie riguarda tutti e non si può restare indifferenti. Ha citato inoltre Giovanni Falcone ricordando le sue convinte considerazioni che ripeteva in ogni occasione pubblica: “sconfiggere la mafia è possibile”. Il Presidente ha anche affermato che la Repubblica italiana considera la lotta contro tutte le mafie una priorità e che, grazie all’impegno della Magistratura e delle forze dell’ordine, sono state recentemente e brillantemente smantellate potenti organizzazioni criminali e assicurato alla giustizia pericolosi uomini di mafia.
Nel giorno della commemorazione delle vittime innocenti delle mafie, il Presidente ha celebrato don Peppino Diana, nella sua terra d’origine, come un uomo coraggioso e un eroe dei nostri tempi, ricordandone il sacrificio e il suo infinito amore per la giustizia.