In una nostra precedente nota, pubblicata da Campo Sud, avevamo amaramente riportato i risultati delle rilevazioni nelle scuole italiane con le prove INVALSI.
Avevamo anche rilevato come, accanto al decadimento generalizzato della scuola, si
doveva purtroppo registrare una Italia nettamente spaccata in due con la netta
differenza dell’offerta formativa tra i ragazzi del Nord e quelli del Sud del paese.
Questi dati hanno immediatamente provocato la opportuna reazione del Ministro
della Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
Gli indicatori INVALSI hanno individuato 240 scuole, indicate come aree critiche.
Il Ministro ha pertanto annunciato la creazione di un piano per porre un immediato rimedio.
Si chiamerà AGENDA SUD e partirà il prossimo mese di settembre.
Le materie critiche individuate, italiano, inglese e matematica, saranno oggetto di
una attenzione e di uno studio approfonditi. Verranno utilizzati docenti altamente
qualificati dopo la frequenza di uno specifico corso di formazione.
A questi docenti verrà anche corrisposto un compenso per le attività
extracurriculari.
Sempre le scuole individuate dovranno prevedere non solo una estensione del
tempo scuola ma anche una serie di incontri con le famiglie da coinvolgere nel
processo educativo.
E’ un notevole passo avanti. E’ il tentativo di superare le disparità territoriali e quindi
le differenze formative.
Sarà un esperimento di notevole portata ed anche di notevole impegno economico.
Ma per la scuola non deve essere un problema incrementare la spesa.
D’altra parte il governo, sempre su proposta del Ministro Valditara, si è già
impegnato per un consistente aumento salariale per docenti e personale ATA.
Non si potranno raggiungere i livelli delle altre nazioni ma, tuttavia, si tratta del più grande aumento realizzato finora.
Basti pensare che perfino la CGIL, notoriamente polemica nei confronti del governo
di centrodestra, ha manifestato il suo apprezzamento.
Non possiamo che plaudire a queste iniziative.
La scuola deve rappresentare una priorità. Ne va del futuro delle nostre generazioni.