Nel cuore del monastero di Santa Chiara, nel vivace tessuto urbano di Napoli, si erge uno
dei gioielli più preziosi della città : il chiostro maiolicato. Questo straordinario capolavoro
artistico, conosciuto anche come chiostro delle Clarisse, è un esempio magistrale di fusione
tra architettura gotica e decorazioni barocche.
Commissionato nel 1739 all’abile architetto Domenico Antonio Vaccaro, il chiostro
maiolicato fu concepito come un luogo di pace e contemplazione per le monache clarisseÂ
del monastero. La sua struttura gotica originaria fu arricchita e trasformata con l’aggiuntaÂ
di dettagli decorativi elaborati e colorati, dando vita a un ambiente unico nel suo genere.
Una delle caratteristiche distintive del chiostro è la presenza di 72 pilastri di varie
dimensioni e forme ottagonali, che sorreggono archi a sesto acuto con volte a crociera.
Ogni pilastro è un’opera d’arte in sé, rivestito da “riggiole” maiolicate dipinte a mano conÂ
motivi floreali, paesaggi e scene mitologiche. I colori vibranti e luminosi delle maioliche –Â il
verde il giallo, il blu – creano un’atmosfera vivace e incantata, che cattura l’attenzione e
l’immaginazione di chiunque varchi la soglia del chiostro.
I dettagli finemente lavorati delle maioliche si estendono anche sui muretti che delimitano il
giardino interno, aggiungendo un tocco di bellezza e raffinatezza al paesaggio circostante,
diventando una cosa sola.
Il chiostro maiolicato non è solo un luogo di contemplazione religiosa, ma anche un museo
all’aperto che racconta la storia e la cultura di Napoli attraverso le sue splendide decorazioni.
Ogni angolo del chiostro offre una nuova scoperta, invitando i visitatori a immergersi nella
bellezza e nell’arte di un’epoca passata.
La magnificenza del chiostro maiolicato di Santa Chiara non sarebbe stata possibile senza il
sostegno generoso e l’impegno instancabile di numerosi benefattori, che hanno contribuitoÂ
a finanziare e arricchire questo straordinario capolavoro artistico nel cuore della città .
Le donazioni delle famiglie aristocratiche napoletane, spinte da un profondo senso di
appartenenza e devozione, hanno giocato un ruolo fondamentale nel
finanziamento dei lavori di decorazione del chiostro.
L’aiuto della regina Maria Amalia di Sassonia, moglie di Carlo di Borbone, è stato molto
importante poiché ha finanziato i lavori di rinnovamento del monastero di Santa Chiara.
Grazie al suo patrocinio e alla sua visione illuminata, il chiostro maiolicato ha potuto essere
trasformato in un’oasi di bellezza e serenità , confermando a Napoli il suo status di centro
rinomato di arte e cultura.
In particolare, la figura della badessa Ippolita di Carmignano ha svolto un ruolo cruciale nel
promuovere e coordinare gli sforzi per il restauro e l’abbellimento del chiostro maiolicato.
Le donazioni e il sostegno generoso di queste personalità illuminate hanno reso possibile la
creazione e il mantenimento di un tesoro artistico senza pari nel cuore di Napoli. Il chiostro
maiolicato di Santa Chiara rimane quindi un monumento vivente alla generosità e alla
dedizione delle persone che credono nell’importanza della conservazione e della
promozione dell’arte e della cultura.
Nonostante le sfide del tempo e gli eventi storici avversi, il chiostro maiolicato di Santa
Chiara continua a essere un simbolo di orgoglio e bellezza per la città di Napoli, un tesoro
artistico da preservare e tramandare alle generazioni future.
IL CHIOSTRO MAIOLICATO DI SANTA CHIARA : UN TESORO ARTISTICO NEL CUORE DI NAPOLI.
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