giovedì, Novembre 21, 2024
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IL CASO SPALLETTI: DALLA GIOIA PER LO SCUDETTO, AL DISAPPUNTO PER L’ABBANDONO! E’ sempre la solita “tarantella” di ogni anno…….

Napoli: quale nome per il nuovo allenatore dei Campioni d’Italia?
Il 4 giugno termina il campionato ma il presidente del Napoli Aurelio de Laurentiis avrebbe già cominciato il casting per la scelta del nuovo allenatore del Napoli campione d’Italia.
I nomi ci sono tutti e spaziano per tutti i gusti. Si parte da Antonio Conte e Roberto Mancini, due profili troppo costosi per la linea scelta dal presidente, ma mentre il primo lo escludo perché lui vuole solo vincere e non va troppo per il sottile, il secondo vuole togliersi di dosso la macchia dell’esclusione dall’ultimo mondiale qatariota, ma non sappiamo più quanto sia valido per squadre di Club.
Antonio Conte non ha un gioco divertente, è diretto e punta al risultato, un po’ come un altro allenatore spuntato sulla cronaca recentemente, il Cholo Simeone, papà del nostro attaccante Giovanni. Allenatori che non predicano il bel gioco.
Luis Enrique, ex ct della nazionale spagnola ha un curriculum di tutto rispetto, ma i risultati ottenuti si fermano alle annate 2015 e 2016, con il triplete in Spagna con il Barcelona. Un nome che stuzzica il palato fine dei supporter partenopei è quello di Rafa Benitez che ha il vantaggio di avere buoni rapporti con De Laurentiis, è un fine conoscitore del pallone ed è anche un bravo manager, come dimostrano i nomi arrivati a Napoli sotto la sua gestione, Higuain, Callejon, Raul Albiol, Mertens, Koulibaly, Ghoulam e Jorginho, solo per citarne alcuni. È un allenatore da dentro o fuori, come dimostra la Champions League contro il Milan, quando allenava il Liverpool, a Napoli ha vinto Coppa Italia e Supercoppa italiana ed è giunto in semifinale di Europa League, eliminato dal Dnipro, anche a causa di un gol in fuorigioco della squadra ucraina al San Paolo all’andata.
Sempre tra i fautori del bel gioco troviamo Roberto De Zerbi, da poco incoronato da Pep Guardiola come colui che cambierà il calcio dei prossimi venti anni, ma apparentemente interessato alla Premier League. Poi si é fatto il nome di Italiano, prima scelta di De Laurentiis nel 2021, prima di virare su Spalletti, che ha il vantaggio di costar poco. E ancora Thiago Motta, che non ha un pedigree all’altezza di una squadra campione d’Italia e Palladino, reduce dai buoni risultati con il Monza, inserito nella lista dei papabili perché napoletano.
Nome da scartare è quello di Gasperini, voce ciclica quando si tratta di cambiare allenatore.  E poi ancora sono stati fatti i nomi di Nagelsmann ex del Bayern, legato da una clausola milionaria, mentre sarebbe molto gradito Jurgen Klopp con il suo gegenpressing e per i risultati conseguiti con il Liverpool.
Il sogno, che nessuno ha osato rilevare è quello di Pep Guardiola. Sarebbe una sfida esaltante per lui vincere la Champions League in Italia, con una squadra non miliardaria, al contrario di quelle allenate negli ultimi anni. Avrebbe la possibilità di dimostrare tutto il suo valore ed entrerebbe nella storia se ripetesse solo in parte i risultati raggiunti in passato.
Resta l’amaro in bocca per l’epilogo della storia di Luciano Spalletti che avrebbe meritato le chiavi della SSC Napoli, tappeti rossi, ma dalle sue dichiarazioni traspare uno svuotamento mentale, come colui che ha sacrificato se stesso alla causa e ora appare pago. Tuttavia Spalletti ha la squadra alle spalle e merita tutto il nostro rispetto e ammirazione per essere riuscito a centrare mirabilmente quell’obiettivo tanto inseguito nella sua carriera. Ma soprattutto sarà sempre ricordato per aver regalato un sogno meraviglioso alla città intera. E i napoletani sotto, sotto, continuano a sognare che il tecnico toscano possa ripensarci…..!

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