La prima traccia nelle cronache del castello, risale al 1191. Nonostante ciò, si presuppone
che la sua fondazione sia antecedente di due o tre secoli, durante le invasioni longobarde e franche di questi territori.
L’edificio è stato ampliato e ristrutturato a partire dal 1274 per volontà del conte Simone Guidi e di suo figlio Guido.
L’aspetto odierno non è quello originale. La torre doveva essere molto più alta e dotata di
un apparato sporgente con beccatelli. Si dice che sia stata presa ad esempio da Arnolfo di
Cambio per la costruzione di quella di Palazzo Vecchio a Firenze. Tre-quattro metri della
base sono attualmente interrati.
Il complesso era dotato di due sole porte, una più grande rivolta a valle verso Ponte a
Poppi con una ripida rampa di accesso, e una più piccola sul lato opposto verso la piazza d’armi.
Dopo l’ultima grande ristrutturazione del castello nel 1470 fu quest’ultima, con il nome di
Porta del Leone, a diventarne l’accesso principale.
Il Castello fu ampliato con la costruzione del blocco rettangolare posto sulla destra della torre.
Questo era il primitivo cassero, adibito dai piani bassi basso verso l’alto rispettivamente a
carcere, deposito ed abitazione. Originariamente le due costruzioni erano staccate e
collegate solo da ponti levatoi ai piani alti, per essere ognuna indipendente e eventualmente a difesa dell’altra. Quasi contemporaneamente fu iniziata anche la costruzione dell’altra ala del castello, dal lato opposto della torre.
dal lato opposto della torre.
Questa era costruita solo fino al primo piano quando fu terminato il cassero. Ma già così
si era creato il cortile interno, ricco di stemmi in pietra. Sul lato verso Ponte
a Poppi il cortile è chiuso dalla Cappella.
È Incerta la paternità dell’edificio: la parte più antica è attribuita non univocamente a Lapo
di Cambio, mentre la più recente, databile alla fine del XIII secolo, sarebbe di Arnolfo di Cambio.