“Il potere logora chi non ce l’ha”. È questo, senza alcun dubbio, l’aforisma più celebre fra quelli di Giulio Andreotti. Anche se la frase non è sua, bensì, sentenziano gli storici, del celebre politico e diplomatico francese del Settecento Charles Maurice de Tayllerand.
Questa massima si addice alla perfezione anche al sindaco Luigi de Magistris sia per i tempi che per i modi. Nella corsa per lo scranno più alto di Palazzo Santa Lucia che – ahi lui! – lo ha visto protagonista solo per la preparazione della campagna elettorale, più che altro per promuovere se stesso a tutto tondo tra liste civiche, candidature autonome, formazioni di appoggio anche verso gli “incorteggiabili”, ma che – ahi lui – non ha sortito l’effetto sperato. Giggino, senza scoraggiarsi, si ritaglia, creandolo, uno spazio nella gestione metropolitana della ripresa post lockdown. E in tv, sì come il suo omologo regionale uscente, si lascia andare a demagogiche promesse che danno almeno l’illusione di certe sinistre campagne elettorali: “un sistema di trasporto per i soli studenti”.
Snocciolando, però, il “Giggino-pensiero”, si apprende che il primo cittadino chiede al ministro De Micheli di aumentare la capienza degli autobus da utilizzare previa vestizione da parte degli utenti dell’apposita mascherina.
E se la De Micheli, unitamente alla task force di migliaia di persone, riferisce orgogliosa che ci ha lavorato a lungo arrivando a cantare vittoria per aver esteso il concetto di “congiunto” a tutti i compagni di scuola e persino a dialogare col virus a cui, da contagi a fasce orarie preferibilmente notturne, si chiede di acuire la propria carica a partire dal sedicesimo minuto di occupazione del mezzo pubblico, Giggino si supera e propone in alternativa addirittura la bicicletta!
Ebbene sì: “Stiamo predisponendo un trasporto dedicato per i ragazzi - ha detto il sindaco di Napoli intervenendo a La7 - e lavoriamo molto sull’utilizzo delle biciclette, ma per il trasporto pubblico aspettiamo le indicazioni del Governo perché ritengo che si debba aumentare la quota del 30 per cento della capienza, prevedendo l’obbligo di mascherina a bordo perché altrimenti l’impatto per le grandi città sarà molto, molto complesso”.
Resta da chiarire chi spiegherà al virus, nonostante i quindici minuti di bonus (altro concetto prediletto dagli abbonati illuminati) che è possibile imbattersi nel traffico, in un ingorgo, in un incidente e come si farà ad utilizzare la bicicletta per andare a scuola nel periodo invernale quando pioggia e freddo sono condizioni meteorologiche ordinarie? Ma questi sembrano essere dettagli trascurabili.
A meno che… Giggino non replicherà la gestione dello scorso anno quando ha chiuso le scuole del capoluogo per l’allerta pioggia, l’allerta vento ed ogni altro evento atmosferico non straordinario nel periodo invernale.
Da Palazzo San Giacomo avrebbero potuto seguire meglio la scia di questa fantozziana gestione e delle cappellate dette da coloro che, sentito gli esperti di loro fiducia, non hanno ascoltato e hanno fatto l’esatto contrario di ciò che veniva consigliato loro dai consiglieri che loro stessi si erano scelti.
Ecco che così ci siamo imbattuti nelle mascherine a fascia oraria, nella misura del “lievemente positivo”, del tampone non eseguito e che viene considerato come positivo al Covid da cui si guarirà, forse, non con il vaccino giusto, ma con il vaccino spacciato dalla persona giusta che, riconosciuto (ma da chi?) filantropo, ha pubblicamente dichiarato all’OMS – che ha a sua volta sbagliato (?) a dettare le linee guida della cura, arrivando a far scoppiare i polmoni dei contagiati che, se ancora non era troppo, sono stati letteralmente bruciati con farmaci sbagliati o non idonei. ( soprattutto gli anziani, le nostre radici.) Gli anziani,appunto, quelli tanto invisi alla Lagarde, Presidente della BCE, fino ad arrivare ad affermare che “gli anziani vivono troppo e sono pericolosi per l’economia mondiale” e che, guarda caso, sono stati la categoria più colpita da questo virus e che quindi, può essere ulteriormente dimezzata (questa categoria di persone senza particolari preoccupazioni). Ma la Lagarde dice pure che ormai in Europa si è in possesso di un vaccino salvavita disponibile per tutti. Benedetto anche dal Papa. E che quest’ultimo auspica gratis per i più poveri, quindi i soggetti più indifesi. Insomma, uno scenario davvero inquietante in cui tutti parlano di tutto per smentirsi il giorno successivo.
E, in questo guazzabuglio di “guelfi e ghibellini” e del tutto contro tutti, ove si è arrivati a stare addirittura col proprio nemico, non c’é più spazio per le corbellerie del nostro Giggino. Sovrastato dalle baggianate di personaggi ben più illustri di lui che sparlano a ruota libera a tal punto dall’annullarlo completamente, il nostro Sindaco con la bandana arancione!
Alla fine, il buon Giggino, deve arrendersi alla evidenza e confessare pubblicamente, in un barlume di lucidità, che è impensabile aumentare le corse dei mezzi pubblici in città, perché il Comune non ha i fondi per sostenere i costi delle corse supplementari. Né tanto meno quelli per acquistare nuove macchine. E queste dichiarazioni ci fanno rabbrividire se pensiamo alla Metropolitana di Napoli i cui treni vecchi ed obsoleti producono disservizi ed anche ripetuti incidenti con cadenza settimanale. Eppure, a ricordare le parole dello stesso Sindaco di solo qualche mese fa, viene da chiederci: ma il sistema di trasporto della città di Napoli non era secondo solo al Giappone??
Un sistema di trasporto solo per studenti: l’ultimo bluff di Giggino bandana arancione ??
Campo Sud esprime viva solidarietà ad Emilio Borrelli per l’ aggressione subita. Ma ora il Governo proceda, senza ulteriori tentennamenti, allo scioglimento dell’ASL Na 1 !
L’aggressione vile e proditoria subita dal Consigliere Regionale Emilio Borrelli nella mattinata di Venerdì all’interno dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Napoli, conferma, purtroppo ed in maniera inequivocabile , la presenza della criminalità organizzata in buona parte delle strutture sanitarie dell’ASL Na 1, per la quale esiste già da alcuni mesi una precisa e argomentata richiesta di scioglimento per infiltrazioni camorristiche, disposta dall’attuale Ministro degli Interni Lamorgese e che attende tutt’ora di essere esaminata, ed eventualmente sottoscritta e resa efficace, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il Comitato di Redazione di Campo Sud e tutti i collaboratori del quotidiano non si sottraggono ad esprimere la solidarietà al malcapitato consigliere, ma si domandano anche a cosa può servire la solidarietà di tutti i cittadini napoletani degni di questo nome, se il Consiglio dei Ministri su un accadimento così grave e certo neanche isolato, continua a tergiversare e a far passare il tempo, nonostante la Commissione di Accesso abbia relazionato al Governo efficacemente e documentato senza appello, le infiltrazioni malavitose nella gestione dell’Ospedale napoletano.
Il mancato scioglimento dell’Azienda Sanitaria napoletana, potrebbe essere ricondotto alla volontà di confezionare un “gentile omaggio” del Governo nazionale all’attuale Presidente della Regione De Luca. Per altro ricandidato nel ruolo di Governatore nelle prossime elezioni di Settembre. Ricordiamo, tra l’altro, che il Direttore Generale della ASL cittadina è già rinviato a giudizio per diverse e molteplici inchieste della Magistratura napoletana. E risulta anche destinatario di un recente Avviso di Garanzia emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli, in ordine alle indagini sullo sperpero di danaro pubblico per l’acquisto dei moduli prefabbricati degli Ospedali Covid di Napoli, Salerno e Caserta.
Buon senso e necessità di trasparenza nella Pubblica Amministrazione imporrebbero, a partire dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, tempi rapidi e certi in decisioni che attengono anche solo al sospetto di infiltrazioni malavitose in strutture pubbliche essenziali, quali le strutture Ospedaliere e il loro funzionamento. E questo in periodo di emergenza sanitaria, acquisisce ancor più rilevanza e priorità assoluta!
Regione Sicilia: Musumeci costretto allo scontro duro con il governo per difendere la salute dei Siciliani
Il TAR della Sicilia sospende temporaneamente ed in attesa di pronuncia definitiva (prevista presumibilmente per il prossimo 17 Settembre) l’efficacia dell’Ordinanza del Presidente della Regione Siciliana, a seguito del ricorso presentato dal Governo Italiano per il tramite della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’Ordinanza Contingibile e Urgente predisposta dal Presidente Nino Musumeci, relativa all’Ordine immediato di sgombero dei Centri di accoglienza per migranti, con divieto di ingresso, transito e sosta nel territorio della Regione Sicilia, era maturata a seguito della recrudescenza dei contagi da Coronavirus sull’Isola e, in generale su tutto il territorio nazionale, a partire dalle prime settimane di Agosto. Una situazione fortemente delicata e preoccupante in quanto in Sicilia, proprio in questo periodo estivo, veniva registrata una sensibile impennata degli sbarchi di clandestini tanto a Lampedusa, quanto in altri porti e su tutte le coste siciliane. Sbarchi molto spesso incontrollati e sfuggiti di fatto alle statistiche ufficiali della Protezione Civile e del Ministero degli Interni. Ma la circostanza più grave si sarebbe determinata subito dopo, con l’arrivo di numerosissimi soggetti contagiati dal Covid 19 che, una volta sbarcati, venivano “stipati” negli stessi Centri di Accoglienza o HotSpot degli altri migranti sani, pur se isolati in ambienti esclusivamente predisposti. Soggetti ai quali non veniva prestata nessuna assistenza sanitaria se non il tampone per l’accertamento della malattia. Una situazione davvero drammatica e di grande apprensione vissuta dalla popolazione isolana, al punto che lo stesso Ministero si era “preoccupato” di noleggiare delle navi di linea per ospitare i portatori di Covid 19 ed isolarli dagli altri clandestini ospitati sulla terraferma. Ma nel frattempo i flussi degli sbarchi si sono susseguiti con cadenze sempre più ravvicinate, arrivando a punte di quasi diciottomila presenze di immigrati clandestini dall’inizio dell’anno. (Dati ufficiali Viminale: 17.985 da gennaio ad Agosto 2020, contro i 4.878 migranti clandestini sbarcati nello stesso periodo dell’anno 2019). Seguivano preoccupati appelli del Presidente Musumeci nel bel mezzo del mese di Agosto, all’indirizzo del Viminale e della stessa Ministra degli Interni Lamorgese che, forse perché disturbata nel suo periodo di vacanza, rispondeva con evidente sufficienza che la situazione era assolutamente sotto controllo. E che erano circoscritti adeguatamente i rischi di contagi della popolazione locale.
In questo contesto di fibrillazione continua, di proteste legittime della popolazione isolana e, nello stesso tempo, con un Ministro sordo ad ogni appello dell’Esecutivo Regionale Siciliano, Nello Musumeci, si é visto costretto a decretare l’Ordinanza in discorso, al fine di evitare il proliferare dei contagi da Covid 19 dei migranti clandestini, avviati ed ospitati nei Centri di Accoglienza presenti in quasi tutte le province siciliane. Ma anche e soprattutto per contenere al massimo il fenomeno altrettanto preoccupante delle evasioni di massa dagli Hotspot di quei migranti che si disperdono sul territorio senza alcun controllo e senza aver effettuato gli accertamenti sanitari di rito. Con ciò mettendo seriamente a rischio la salute dei residenti; creando ulteriori preoccupazioni nella popolazione, con possibili risvolti di turbativa dell’ordine pubblico.
Sordo o poco comprensivo rispetto alle preoccupazioni espresse dalla Regione Sicilia, almeno in questa prima fase ed in attesa della pronuncia definitiva ( cui é possibile comunque appellarsi al Consiglio di Stato), é apparso anche il TAR della Sicilia che, al netto delle polemiche suscitate dal Giudice che ha disposto la sospensione temporanea dell’Ordinanza Regionale, (precedentemente impegnato quale esperto giuridico del Presidente della Regione Lazio, Zingaretti) ha ritenuto la chiusura dei Centri di Accoglienza ed il divieto di ingresso e transito sul territorio della Sicilia dei migranti, materia di competenza esclusiva dello Stato. In tal modo rendendo, al momento, inefficace l’Ordinanza Regionale!
Sin qui la cronologia degli eventi e la posizione contrapposta delle parti Istituzionali in conflitto.
Tuttavia non possiamo esimerci dal ritenere che il Presidente Musumeci abbia agito con palese buon senso e animato esclusivamente dalla necessità di tutelare la salute dei propri concittadini siciliani, cui il governo centrale ha regalato in questo periodo solo disagi inauditi, preoccupazioni e paure fondate. E, del resto, appare legittimo e di buon senso per un Amministratore Pubblico essere particolarmente preoccupato in presenza di una recrudescenza così perniciosa dell’epidemia di Covid 19. Soprattutto se la regione che amministri é quella che accoglie, praticamente da sola, numeri impressionanti di stranieri in fuga da altri paesi del mondo, in piena emergenza sanitaria. E tutto ciò mentre in ogni altra parte d’Italia, proprio per contenere l’epidemia di Covid 19, si combatte una battaglia epocale per evitare che cittadini di alcuni paesi europei ed extra europei entrino in Italia per evitare la diffusione del virus. E che questa battaglia si combatte chiudendo porti ed aeroporti o bloccando i voli delle linee aeree dei paesi sotto osservazione. E c’é da dire che la stessa cosa accade anche ai nostri connazionali di rientro dalle vacanze estive nelle zone particolarmente colpite dalla pandemia (Spagna ed isole Baleari, Croazia, Malta,Grecia e anche dalla nostra Sardegna) laddove ogni cittadino viene sottoposto obbligatoriamente ai tamponi, agli esami sierologici ed avviati alla quarantena nei casi sospetti o nei casi di ammalati asintomatici. Due pesi e due misure, dunque. Due diversi approcci che il governo impone o consente. Una attenzione giusta e doverosa sul continente per evitare il propagarsi dei contagi. Una strafottenza ed una intolleranza irragionevole e colposa verso la popolazione siciliana che assiste impotente all’invasione costante e massiccia di immigrati clandestini con un numero sempre crescente, tra loro, di contagiati da Covid 19. E tutto questo per tener fede alla presunta ed ipocrita “politica dell’accoglienza” che non riesce ad offrire alcunchè a questi esseri umani. Men che meno adeguata assistenza sanitaria in presenza di una epidemia così perniciosa ed oscura.
In conclusione del nostro ragionamento ed in attesa della pronuncia definitiva del TAR, va detto che noi di Campo Sud siamo fortemente convinti che questa “disputa istituzionale” condotta in punto di diritto, possa essere vinta dal Presidente Musumeci se si saprà dimostrare che, dal punto di vista rigorosamente scientifico, medico e soprattutto epidemiologico, la presenza di un numero di contagiati rilevante e sempre crescente, ospitati in strutture inadeguate e sovraffollate e per di più sul territorio circoscritto di un’isola, può costituire, di fatto, elemento scatenante di nuovi focolai di contagio, ricomprendendo e non escludendo la popolazione residente. E ciò tenendo in debito conto anche il numero sempre crescente di soggetti incontrollabili e incontrollati dispersi sul territorio siciliano in seguito alle ripetute evasioni dai Centri di Accoglienza. Fenomeno questo che equivale ad una bomba epidemica pronta ad esplodere dalle campagne alle città siciliane con velocità e virulenza impressionante.
A questo punto non ci rimane che congedarci dai nostri lettori con una significativa dichiarazione del Presidente Nino Musumeci, rivolta al Governo centrale : “Roma lo sappia: se ne sono capaci vincano questa battaglia. Ma la vincano con la forza della ragione, non con la ragione della forza”.
Salvini in Campania tra giornalisti e sondaggisti “odiatori seriali” : gufi e teorici di scenari apocalittici non fermano il grande successo della Lega in Cilento!
Siamo alle solite! Non sanno proprio cosa dire o cosa inventarsi. I giornali locali, “Il Mattino” in prima fila, lasciano intendere ai propri lettori che Matteo Salvini a stento sia riuscito ad uscire dalla vettura che lo portava nei luoghi fissati per i suoi comizi, tanto era assediato e bersagliato dalla popolazione. Commenti al vetriolo della stampa, tumulti annunciati, tafferugli, fischi e chi più ne ha più ne inventi. In realtà un pò di facinorosi Salvini li ha trovati (come spesso accade dalle nostre parti) ma si é sempre trattato di non più di quattro gatti dei Centri Sociali inveleniti e fuori di senno, che non hanno certo impedito il regolare svolgimento delle iniziative elettorali della Lega e dei suoi candidati locali.
L’unico furbone di solida “cultura” democristiana é stato Clemente Mastella che, pur di far parlare di se, non ha esitato a sguinzagliare la Polizia Municipale di Benevento per sanzionare il buon Matteo da Milano, reo di intervenire in pubblico comizio e di parlare dal palco ai suoi concittadini sanniti, niente meno che senza la mascherina! Comminandogli una contravvenzione di 400 Euro per inosservanza alle norme anticovid. Peccato che tutto intorno al palco del comizio fossero assiepati, anzi “assembrati” i contestatori di Salvini (tra cui innumerevoli giovani di colore), tutti rigorosamente senza mascherina. Altrimenti come avrebbero potuto urlare contro il Segretario della Lega ???
Ma Mastella aveva bisogno di sanzionare Salvini, altrimenti sul giornale chi volete che ce lo metteva? Dunque il padano multato e i suoi contestatori urlanti e assembrati (ma non é anche questo un reato da sanzionare?) tutti a casa. Ma con la coda fra le gambe per non essere riusciti ad impedire a Salvini di tenere regolarmente il suo comizio a Benevento!
E che dire di quell’altro primo cittadino di Sapri, altro scienziato della comunicazione e dell’ azione faziosa che aveva tentato in ogni modo di impedire a Salvini di parlare dal Lungomare della cittadina cilentana, argomentando ipocritamente che proprio il lungomare fosse inadatto ad ospitare e contenere un numero di partecipanti ritenuto rilevante. E che dopo le opposizioni e le contestazioni degli organizzatori della manifestazione leghista, giunte sino al Prefetto di Salerno, autorizzava il comizio in una località alternativa ma altrettanto centrale della citta’. Quella Piazza S. Giovanni che si é subito riempita di sostenitori della lega e del suo “Capitano” accompagnato dai candidati locali della lista della Lega per le prossime elezioni regionali campane. Sindaco particolarmente sfortunato, se é vero come é vero che grazie ai suoi dinieghi e ai tentativi di far saltare la manifestazione della lega, equamente condivisi con il codazzo di contestatori armati di striscioni e fischietti accuratamente predisposti nelle giornate precedenti, riusciva piuttosto e più “efficacemente” a determinare il più che auspicabile successo della serata cilentana della Lega.
E così era accaduto anche qualche ora prima ad Agropoli e prima ancora a Caserta, ove Salvini aveva visitato l’Ospedale prefabbricato fantasma, voluto da De Luca e i suoi amichetti di merenda, che neanche la nuova recrudescenza del coronavirus riuscirà mai a mettere
in funzione, stante e perdurando l’assenza di presidi sanitari di rianimazione e i mancati collaudi delle infrastrutture previsti dalla Legge.
Insomma,come dicevamo, siamo alle solite. E mentre scriviamo le agenzie di stampa ci informano che i contagi da coronavirus sono arrivati a 180 in un sol giorno. (28 Agosto) Più 50 casi da ieri. Mai così tanti dal periodo più buio dell’Aprile scorso. E l’interesse degli organizzatori della campagna elettorale dello schieramento di sinistra, in Campania come altrove, sembra orientato esclusivamente a contestare Salvini e impedirne, per altro senza alcun successo, un contatto diretto e sereno con gli elettori. E questo vale in particolare qui da noi in Campania. Ma forse c’é un pò di paura nello schieramento di De Luca? Costoro ritengono davvero che che spaventando la gente e allontanando la popolazione dai comizi di Salvini o degli altri leader politici del Centro Destra possano sentirsi al sicuro rispetto all’esito delle prossime elezioni regionali?
Costoro sono davvero convinti che lo sceriffo salernitano abbia fatto tutto il necessario per fronteggiare la pandemia in Campania? Compreso quegli ospedali fantasma costati fior di milioni ai contribuenti campani? Ed oggi che si é di nuovo impegnati a fronteggiare le nuove minacce del Covid 19, cosa ne dice il grande Presidente-candidato di attivare finalmente i presidi sanitari anticovid nei porti campani per monitorare le ondate di rientri con le navi dalla Sardegna, da Malta, dalla Spagna? Cosa accadrà se si ritarda ancora, così come accaduto nell’Aeroporto di Capodichino? Chiameremo a raccolta i contestatori di Salvini, notoriamente senza lavoro se il Segretario della Lega non alberga in Campania e gli affideremo il ruolo di infermieri volontari?
Cerchiamo di essere seri! Basta con la facile propaganda che campeggia anche sulle pareti dei palazzi delle città campane. Meno demagogia, meno falsità e maggiore concretezza delle cose da fare sul territorio fin troppo martoriato della nostra regione. Un territorio che vede aumentare pericolosamente i nuovi contagi da covid 19 anche tra i giovanissimi. Ma tutti noi campani sappiamo bene che in queste ore, pur drammatiche, l’interesse dello Sceriffo é rivolto esclusivamente ai sondaggi elettorali.
Al covid penseremo ad Ottobre……. Auguri ai nostri concittadini!!
Il Papa in giro per Roma senza mascherina: Mastella ha avvertito la Raggi per le opportune sanzioni??
Questo pomeriggio Papa Bergoglio ha deciso di lasciare per qualche ora la sua residenza abituale di Santa Marta, in Roma, per far visita in auto e con i suoi stretti collaboratori, alla Basilica Rinascimentale di Santo Agostino in Campo Marzio, nel cuore della Capitale. Il Santo Padre ha inteso raccogliersi in preghiera in questo storico edificio che conserva opere d’arte di notevolissimo valore storico e artistico. Dalla Madonna dei Pellegrini, stupendo affresco di Caravaggio, al Profeta Isaia di Raffaello Sanzio, la scultura del Sansovino della Madonna del Parto, un altare realizzato dal Bernini, una pala del Guercino raffigurante S. Agostino e Giovanni Evangelista e ancora tante altre opere d’arte di notevole pregio. Una Chiesa molto cara ai devoti e ai cittadini romani, ove Papa Bergoglio é solito intrattenersi in preghiera. Ma la visita di quest’oggi giunge in piena recrudescenza dei fenomeni pandemici del Covid 19 e la sua presenza in Chiesa, rigorosamente senza mascherina protettiva, ha suscitato tanta curiosità e qualche clamore. In realtà il Papa non é nuovo a questo rifiuto di indossare lo strumento di protezione individuale in pubblico. Probabilmente perchè una vecchia patologia respiratoria sofferta da giovane, gli crea non pochi problemi di respirazione indossando la mascherina. Non vorremmo che la notizia giungesse al simpatico Sindaco di Benevento, Clemente Mastella, fustigatore di personaggi celebri, che ha recentemente fatto multare dalla Polizia Municipale, Salvini che svolgeva un comizio elettorale nella città Sannita, senza mascherina. Non avendo il buon Mastella competenza territoriale sul Comune di Roma, al Sindaco fustigatore rimarrebbe solo la “delazione”. Cioè avvertire, di soppiatto, la sua collega romana Raggi dell’imperdonabile leggerezza compiuta dal Santo Padre e fargli elevare regolare contravvenzione per inosservanza alle regole anti covid che impongono l’uso delle mascherine in luogo pubblico.
Elezioni Regionali in Campania: Maurizio Esposito, candidato della Lega, subito all’attacco di De Luca!
Maurizio Esposito, Medico Odontoiatra, Consigliere Provinciale di Napoli, sul finire degli anni 90 ed oggi ritornato con ancora maggiore convinzione ed entusiasmo nella competizione politica Regionale di fine Settembre candidandosi nella lista della LEGA, esprime attraverso un comunicato diffuso alle Agenzie di Stampa l’auspicio che la Magistratura napoletana (penale e della Corte dei Conti ) voglia al più presto precisare la posizione dei quattro strettissimi collaboratori del Presidente e nuovamente candidato De Luca, sotto inchiesta per gravissimi reati fra i quali la frode in fornitura e la turbativa d’asta in riferimento agli Ospedali Covid, al loro mancato funzionamento, alle modalità di affidamento dei lavori e tante altre ipotesi di reato contestate recentemente ai quattro stretti collaboratori del De Luca.
Bisogna anche accertare, afferma l’esponente della lega, le responsabilità del Presidente De Luca stesso, che non poteva certo ignorare ciò che facevano i suoi più stretti collaboratori in un “affare” di oltre 20 milioni di euro. I numerosi dettagliati esposti dell’onorevole Marcello Taglialatela, le centinaia di documenti sequestrati dalle Forze dell’Ordine insieme a tablet, smartphone, personal computer, sono più che sufficienti per individuare responsabilità e procedere per quanto di loro competenza, conclude il dottor Maurizio Esposito.
De Luca non si azzardi a toccare i nostri bambini !!
Ora sì, ora riconosciamo il pdino insito nel governatore uscente De Luca.
Non è bastato il caravan pre-elettorale, i “panciuti” scandali delle strutture Covid affidate ad amici e compagni, il terrorismo mediatico, il personaggio grottesco e per nulla comico – per camuffare e continuare ad arruffare – cucito addosso a quello che ha fallito nella gestione della Campania, regione strategica per l’intero Meridione.
Nel consueto (e ormai stancante e ripetitivo) rendez-vous, performance che non gli fa onore se non per dar prova di obbedienza ai comandi di quelle personalità invasate che muovono i fili della marionetta che è, Vincenzo De Luca, sembra finalmente essersi allineato ai “dettami” ufficiali di quel Pd che solo pochi mesi fa non lo voleva nemmeno candidato e dà a bere al suo pubblico il risultato di un “fantomatico” studio condotto in una non meglio precisata università del Massachusetts (crede! cit. dunque nemmeno sa di cosa parla) secondo cui i bambini sono portatori di un’altissima carica virale. Delle vere e proprie bombe silenti e apparentemente innocue, ma pronte all’unzione da Covid 19.
Eccoli là, il loro chiodo fisso, il loro connubio indissolubile, la mascher(in)a è calata ed il re è nudo: I BAMBINI.
Ancora loro. Sempre loro. Dopo la Legge Lorenzin che esclude dall’obbligo (!) scolastico i bambini non in regola con i vaccini, dopo che in piena “pandemia” Zingaretti propinava sfacciatamente centri estivi per bambini, dopo gli scandali del Forteto, dopo i crimini di Bibbiano dove veniva applicato il “metodo Cirinnà”, senatrice ancora accomodata nel Senato di questa malsana repubblica, volto a rieducare secondo i loro metodi (gay, LGB, LGBT, omotransfobia) i fanciulli sottratti alla famiglia tradizionale, ancora resistono.
Durante la sua ultima (speriamo davvero!) “piece”, lo sceriffo non solo non cita il nome dell’ateneo americano, ma nemmeno il capo dell’equipe che ha condotto lo studio sconosciuto dai risultati nuovi e agli antipodi dello scibile Covid e di cui egli sembra essere l’unico depositario e il solo destinatario, o meglio intermediario a (s)vantaggio di un pubblico che, attraverso lui, ride non sapendo di autoderidersi.
Dal Massachusetts all’ammassa-ciuccis sembra voler proclamare Vincenzino il subliminale.
Immediata e reprimente la risposta di alcuni medici e biologi napoletani che fanno riferimento alla cultura nozionistica accessibile a tutti (ma evidentemente no!) dell’antologia medica, all’ABC, ai principi fondanti e fondamentali dell’immunologia classica e persino alla banale ed elementare logica secondo cui “a fronte di una bassa carica virale – anche in un infante – non può considerarsi malato un soggetto che, in quanto possessore di tale entità di carica virale, è sano”; vieppiù in assenza di sintomi o addirittura immune, quindi san(at)o. Quasi vaccinato, ma naturalmente.
Di contro, la carica virale alta porta nel soggetto interessato la comparsa di sintomi che fanno di lui, appunto, un malato. In assenza di sintomi, dunque, il contagiato non è un malato.
E non serve nemmeno andare negli States, ma è sufficiente farsi un giro (tour forse fa più campagna elettorale) in quegli ospedali che hanno resistito ai tagli alla sanità del De Luca presidente e commissario straordinario, eccellendo addirittura e arrivando ad essere il vero MODELLO ITALIA e non solo quello regalmente millantato, per vedere che i reparti non sono in affanno e le terapie intensive risultano essere pressoché vuote. Nonostante questo governo consenta sbarchi indiscriminati su ogni costa. Nonostante questa amministrazione a guida De Luca approvi il rientro indiscriminato di turisti all’aeroporto Capodichino e senza nemmeno la misurazione della temperatura corporea .O lo disponga in grave ritardo!
Però – c’è sempre un però – l’inquilino di Palazzo Santa Lucia annuncia contromisure a partire da una data non meglio indicata, forse il 31 agosto. Correttivi tanto postumi quanto inefficaci. Come se non si sapesse che agosto e l’estate in generale favoriscono gli spostamenti e sono periodi di vacanze.
Un ritardo che sa di beffa, una ghiotta occasione per continuare sciacallamente a proporre un copione uniformato e già visto, anche nella sua finzione ed inefficienza. Non disdegnando questa volta di andare a toccare, e forse persino a ledere, ciò che le persone di sani principi e non deviati da un disegno sinistro hanno di più caro: i bambini. I nostri figli e nipoti.
Perché se questo è il modo di terrorizzare la gente che non è far politica, eccezion fatta per loro e per i loro simili, in guerra e in amore ogni arma è lecita, soprattutto se in gioco c’è la difesa dei nostri figli, del nostro sangue.
Adesso basta! Invece dei soliloqui monòtoni e monotòni, De Luca si confronti civilmente raccogliendo l’invito proposto da esperti in campo medico, biomedico e genetico che si sono detti disponibili alle delucidazione per chi, come il Governat(t)ore, è ignorante su un tema che è sensibile a tutti e la smetta con questo suo terrorismo che sconfina nel campo delle minacce svanite con lo scambio di qualche preferenza in più. Provi, almeno questa volta che sarà l’ultima per ovvie ragioni anagrafiche, a far politica in modo lecito e serio. Se ci riesce!
Coronavirus e nuove alleanze politiche nella sinistra nostrana: Le due minacce per la “salute” degli italiani!!
La preoccupazione di tutti noi, normali cittadini, verso la nuova ondata di contagi da Coronavirus, che dal Sud del Paese risale lo stivale anche grazie al “comodo approdo” di migliaia di clandestini sfuggiti al controllo dei Centri di Accoglienza o, peggio ancora, sbarcati indisturbati sulle coste meridionali e poi dispersi in mille rivoli sino ai nostri paesi e alle città; per non parlare delle inconsistenti, ripetitive e sempre tardive iniziative di contenimento dei fenomeni di contagio da Covid 19 che ruotano intorno al problema dei rientri dall’estero dei nostri connazionali in vacanza o degli ingressi in Italia di cittadini stranieri di ritorno nel nostro Paese per motivi di lavoro. Basti pensare ai nostri porti o aeroporti tutt’ora carenti o addirittura privi di postazioni mediche per il monitoraggio sanitario dei passeggeri in transito. Con ciò denotando, ove ve ne fosse ancora bisogno, una improvvisazione e una inadeguatezza della Sanità Pubblica, ma anche della Protezione Civile risalendo, sulla scala delle responsabilità, sino al Ministero dell’Interno, a quello della Salute e al Consiglio dei Ministri. Tutto ciò senza trascurare la maggiore facilità di contagio tra i giovani che cercano, come é naturale che sia, proprio in estate, maggiori occasioni di incontro e di divertimento, magari all’aperto o sulle spiagge affollate.
Ebbene, questi nuovi pensieri che tornano angoscianti e le legittime preoccupazioni per una nuova diffusione dell’epidemia, sta allontanando dall’attenzione generale ciò che la politica nostrana ci presenterà al nostro rientro in città, al termine di questa calda e singolare stagione estiva. A partire dagli appuntamenti elettorali in alcune Regioni d’Italia per il rinnovo dei Consigli Regionali in scadenza. Anzi già scaduti nella scorsa primavera. Un appuntamento certo importante, ma altrettanto snobbato e senza “appeal” per gli elettori chiamati al voto se é vero, come é vero che un recente sondaggio ha evidenziato una larga propensione allo slittamento della tornata elettorale, alla prossima primavera. Tanto per scongiurare le preoccupazioni di contagio nei seggi elettorali e le possibili contaminazioni delle aule scolastiche. Elemento questo che già desta enormi preoccupazioni nei vertici del Ministero dell’Istruzione, alle prese con l’ ancora incerto avvio delle attività didattiche del prossimo anno scolastico.
Ma la notizia più importante, pur se accolta con sufficienza e tra il disinteresse generale, é certamente quella della Prima Cittadina di Roma, la ineffabile Virginia Raggi che, nonostante i propri fallimenti politici e gestionali e i disastri prodotti alla Capitale d’Italia, ha annunciato di volersi ricandidare alla guida della città di Roma. Per la sua terza esperienza nell’Assemblea Capitolina. Il primo mandato consumato quale Consigliere Comunale. Il secondo mandato come Sindaco della Città (ancora in carica per la delizia dei Romani). Ed il terzo, sempre che trovi il consenso dei partiti e l’improbabile soddisfacimento dei cittadini amministrati, ancora come candidato Sindaco.
Questa notizia, tuttavia, ha del sensazionale perché va ben oltre la personale decisione della Raggi di ricandidarsi nel ruolo di Sindaco della Capitale d’Italia (malgrado le figuracce e l’arretramento complessivo della città). La decisione annunciata alla stampa agli inizi di Agosto é, al contrario, dirompente e funge da “grimaldello” o, se volete, da testa di ariete per sfondare un tabù regolamentare antico e caratterizzante degli amici a 5 Stelle: superare il limite imposto del doppio mandato per i candidati e i rappresentanti nelle istituzioni del Movimento fondato da Beppe Grillo.
Andare oltre, proseguire senza limiti di mandato la propria attività politica nei 5 Stelle; evitare di tornare a casa anzitempo a badare alle precedenti occupazioni; “lavorare nottetempo con l’atteggiamento dei carbonari” per smantellare quella norma capestro e sin ora insormontabile del Regolamento fondativo del Movimento, divenuta troppo ingombrante e limitativa per tutti i 5 Stelle, é stata l’occupazione primaria e totalizzante degli ultimi mesi di attività dei pentastellati. L’iniziativa della Raggi é stato il toccasana tanto atteso e gradito. Il sasso nello stagno lanciato al momento opportuno. In pieno Agosto e con l’attenzione pari a zero per le vicende politiche nazionali.
Poco importa se insieme a quella norma si cancella un elemento distintivo e originale della identità politica del Movimento che li aveva proiettati ad essere il primo partito nelle ultime elezioni politiche nazionali. Ma da oggi é già tutto cambiato.La gestione del potere é un collante troppo forte anche per i duri e puri del Movimento. Anche i più ortodossi si sono immediatamente adeguati. Forti del “consenso virtuale” della base degli iscritti (ma quante centinaia sono per davvero?) conferito loro dall’ultima “chiamata ad esprimersi” attraverso la piattaforma Rousseau. Una chiamata veicolata e pressoché imposta dai manovratori occulti del blog del duo Grillo- Casaleggio. Insomma: Signori si cambia! E’ lo slogan ferroviario adottato dai 5 Stelle che aveva già fatto capolino in occasione dell’alleanza governativa dell’ultimo momento con il PD, tanto vituperato e oltraggiato nei lunghi anni passati in parlamento. E con il superamento del vincolo del doppio mandato, ecco che a valanga viene giù anche un altro baluardo regolamentare: Il divieto di alleanze politico-elettorali del Movimento 5 Stelle con altre forze politiche. Una vera liberazione! Oserei dire, in pieno stile Doroteo. In un tratto i 5 Stelle diventano ago della bilancia di tutto lo schieramento politico della sinistra, collocandosi al centro dello scacchiere ove si sceglie, si dirige, si determinano i prossimi appuntamenti elettorali locali e nazionali. E così anche il PD torna a rifiatare, dopo essere stato per lungo tempo attaccato alla cannula del gas. Deriso e sbeffeggiato dal suo stesso elettorato, il vecchio PCI e i suoi antichi mestieranti (tutti ancora lì alla faccia del rinnovamento) vedono riaprirsi uno spiraglio nuovo e allettante grazie alla ennesima alleanza della sinistra nostrana offerta, questa volta, dai vertici dei 5 Stelle e dalle loro decisioni (o per meglio dire, stravolgimenti) delle ultime ore. Una alleanza spuria e da sempre negata e osteggiata che oggi diventa salvifica e irrinunciabile. E poco importa se il PD diventa una costola dei Stelle o se questi ultimi si faranno fagocitare dai “marpioni” del PD che ne faranno una colonia da spolpare. Mai sapremo con precisione chi perde o chi ci guadagna in una alleanza così raccapricciante e raffazzonata. Ma la nuova alleanza salva tutti……. e Amen!
Salva l’enfant prodige Di Maio, che grazie al PD potrà ancora saltellare da un Ministero all’altro per far sempre più danni. Salva Zingaretti che come Segretario dei Democratici risulta più impalpabile e inconcludente del suo predecessore Martina. Salva anche Renzi che può contare su nuovi scenari politici nei quali sguazzare e destabilizzare. Allontanando lo spettro di elezioni politiche anticipate che lo vedrebbero sicuramente fuori dal Parlamento. E’ questo dunque lo scenario politico alla ripresa delle attività di ciascuno di noi, dopo questa estate bollente. Uno scenario squallido e preoccupante, ripetitivo e delirante, inconcludente e dilettantesco, che affonda le sue radici nel vecchio e vomitevole stile democristiano delle capovolte, dei ribaltoni, delle furbate, dei tradimenti e dei nuovi amori sbocciati per il più classico dei matrimoni di interesse.
Ancora un colpo per De Luca e i suoi amici di merenda: Taglialatela (Campo Sud) presenta il suo Settimo Esposto in Procura!!
Ancora un Esposto-Denuncia dell’On. Marcello Taglialatela sulla vicenda dei presunti illeciti compiuti negli acquisti dei moduli prefabbricati per la installazione dei presidi anti-covid nei parcheggi degli ospedali Campani (Ospedale del Mare di Napoli; Ospedale di S.Anna a Caserta e Ospedale Ruggi d’Aragona a Salerno. Questi ultimi due mai aperti per mancanza di collaudi e dotazione di macchinari di rianimazione). Con quest’ultima articolata denunzia del Presidente dell’Associazione Campo Sud, L’esponente storico della Destra Sociale Napoletana ha portato a 7 i suoi esposti in ordine alle procedure allegre adottate e che dovrebbero evidenziare in maniera sin troppo documentata ed evidente, gli illeciti comportamenti posti in essere da ben 4 diversi soggetti, molto vicini al Presidente De Luca, che hanno avuto un ruolo specifico o titolo esclusivo nella gestione degli acquisti dei prefabbricati Covid. Con questo settimo esposto all’Autorità Giudiziaria si evidenziano ancora numerosi elementi oscuri nella trattativa privata che ha visto affidata ad una impresa specializzata (Siram s.p.a) numerose gare per la fornitura di sofisticate apparecchiature sanitarie, in concorso con altre aziende consorziate. Una sorta di sistema delle scatole cinesi che ruotava intorno alla citata Società, non nuova a queste procedure. Se é vero, come é vero che il suo Procuratore Speciale (ora rimosso dall’incarico) Ing. Crescenzo De Stasio é tutt’ora in regime di detenzione per presunte tangenti contestate allo stesso De Stasio, nell’ambito di una indagine giudiziaria della Procura della Repubblica di Palermo su un giro di Commesse relative all’emergenza Covid in Sicilia.
Un bel rompicapo, non c’é che dire, ed intrecci davvero preoccupanti, quelli denunziati da Taglialatela. Intrecci e rapporti poco cristallini che dovrebbero essere districati e chiariti adeguatamente dalla Procura della Repubblica di Napoli. Si spera in tempi ragionevolmente brevi.
Vengo anche io? Si, tu si! ……..disse De Luca ai nuovi adepti imbarcati sull’Arca salva tutti!!
Messa da parte, almeno temporaneamente, la tattica politica della paura – che è ben altro dall’accezione della politica intesa quale amministrazione pura – il presidente uscente De Luca si è dedicato ai grandi acquisti: dal grande magazzino, ai negozi di prossimità, ai discount non ha disdegnato un solo “prodotto” per riempire, allargare e trasbordare quel listone che è una vera accozzaglia.
Una sorta di paranza, forse più “fravamaglia” e “menozzaglia” senza distinzione di sorta, senza differenziazioni nemmeno di idee e ideali, né di passato né di presente, ma con la speranza di un comune futuro. Cosa già di per sé fuori dal comune… ma magari in Regione.
L’ex primo cittadino di Salerno, dopo aver rianimato il famigerato patto di Marano con l’ultranovantenne Ciriaco De Mita, nell’ottica della continuità “anagrafica” che dovrebbe essere il rinnovamento, rianima anche il coetaneo Paolo Cirino Pomicino, già ministro del bilancio ai tempi di Tangentopoli, aprendo persino alla “new generation” e dando il benvenuto a Riccardo Villari,(altro Democristiano della prima ora) ex consigliere regionale e senatore e attualmente Presidente di Città della Scienza, nonché all’immarcescibile e non collocabile Clemente Mastella, dimessosi dalla carica di Sindaco di Benevento per creare una sua lista satellite. Il quale ha fatto immediatamente abbandonare il gruppo Forza Italia al Senato alla moglie Sandra Lonardo a favore del gruppo misto. Che, però, non è l’unica forzista a chiedere ospitalità in casa De Luca: altro nome noto è quello di Flora Beneduce, emerso con frequenza nell’inchiesta “Antemio” sugli intrecci tra camorra e politica in provincia di Napoli.
E restando ai “nomi noti”, come non ricordare l’ex parlamentare di Alleanza Nazionale Mario Ascierto, fratello del più conosciuto virologo Paolo e di Filippo Ascierto, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia (in Veneto)?
Questo groviglio di nomi, idee e passati è stata da subito invisa alla direzione del Pd che vedeva, come vede tutt’ora, nel risuscitare i fantasmi della vecchia Dc, un pericoloso accentramento di potere in Campania nelle mani di personalità dello scomparso (?) scudo crociato. Zingaretti e Renzi i più maliziosi di tutti. Ma la politica, certa politica, per questi personaggi, è quell’arte che ad uno più uno fa fare pure tre e se “Vicienzo” fino a dopo Natale non era nemmeno candidabile a detta del “suo” stesso Pd, dopo le memorabili macchiette mediatiche che hanno contribuito a far conoscere il De Luca personaggio ad appannaggio interessato e voluto del De Luca presidente, non solo riceve la benedizione da via Sant’Andrea delle Fratte, ma ottiene la benedizione, oltre che la collaborazione elettorale, di quel Renzi fuoriuscito dal Pd, ed ancora in cerca di ruolo e spazio ulteriore ovunque faccia comodo o ove si creino le condizioni favorevoli. Da buon ex democristiano, anche lui!
Inspiegabile! O meglio, inconcepibile. Per noi. Un vero miracolo! Altro che quello operato dallo “sceriffo” per arginare il contagio da Coronoavirus, la cui gestione (e quella degli appalti pre-elezione) sono stati smascherati dal presidente di Campo Sud Marcello Taglialatela e dettagliati su questo giornale.
“Se per De Mita, Renzi non ha pensiero, per Renzi De Mita cambia partito ogni qualvolta gli tolgono un seggio. Oggi il partito di Renzi, per tenersi vivo, insieme con i demitiani corre a difesa di De Luca che definì, a sua volta, De Mita il principale problema della Campania”.
Non risulta difficile capire, dunque, come De Luca con questi personaggi abbia potuto “comprare” facile, forse persino al ribasso ed al discount, per tirare a campare, almeno politicamente. Di contro potrà essere utile ricordare il trasformismo di certi personaggi, se così vogliamo chiamare la loro bramosia di potere e la loro sete di poltrone. Persino la loro incapacità di contarsi per poter contare qualcosa.
Se il governo della Regione Campania é stato così efficace in questi cinque anni con De Luca e la gestione dell’Emergenza sanitaria da Covid è stata così esemplare, c’era bisogno davvero di prodigarsi per stilare liste elettorali a profusione, con candidati a dir poco vergognosi e improponibili?
E invece eccoli lì, tutti affannati a spolverare vecchi scheletri della politica nazionale, come se non ci fosse un domani per la Campania. Tutti dentro per salvare la baracca o, in realtà, la poltrona. O per conquistarla nuovamente in barba ad un reale rinnovamento della politica.
O le cose stanno diversamente? E se De Luca e i suoi (Nuovi e vecchi) si sentissero in grande difficoltà annusando una eventuale e sonora sconfitta? Loro stessi sanno bene che le balle propinateci da De Luca hanno una grossa eco e non sono facilmente smaltibili o digeribili!
Quel che é certo é che il calderone è colmo, senza misura, senza dignità e persino senza vergogna. E il rischio dell’eventuale ingovernabilità, dopo il 21 settembre, è altissimo. Una sorta di Conte I in salsa campana. Ove il comune denominatore é uno ed uno soltanto: L’INAFFIDABILITA’!!!