sabato, Gennaio 11, 2025
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TAGLIALATELA non molla : Presentato l’ottavo esposto per la vicenda degli “Ospedali Covid”

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Avevamo annunciato proprio ieri sulle pagine di Campo Sud, l’ennesima iniziativa di denuncia alla Autorità Giudiziaria, presentata dall’On. Marcello Taglialatela, in ordine alle presunte irregolarità nella predisposizione ed esecuzione delle gare d’appalto per la realizzazione dei tre cosiddetti Ospedali Covid, voluti e commissionati dalla Regione Campania, dall’ ASL NA1 di Napoli e dalle ASL di Salerno e Caserta e tutt’ora inutilizzati. (solo quello di Napoli risulta, allo stato, impiegato parzialmente e non certo come presidio di terapia intensiva e rianimazione per i soggetti contagiati dal coronavirus, in quanto ancora carente delle attrezzature medicali necessarie o carente degli indispensabili collaudi strutturali sull’edificio prefabbricato e sulle stesse attrezzature medicali, tra cui i famigerati ventilatori polmonari).
Elemento questo già di per se inspiegabile, se non inquietante, se si pensa alle motivazioni che mossero Regione Campania ed ASL all’acquisto, con le modalità dell’urgenza, dei moduli prefabbricati necessari alla realizzazione dei presidi ospedalieri anti-covid. Tanto per fronteggiare adeguatamente la pandemia di Coronavirus sul territorio. Acquisto che veniva disposto in tutta fretta già nel mese di Marzo in piena emergenza sanitaria e che vede ancora, in questi ultimi giorni di Settembre, le strutture sanitarie (?) chiuse (Salerno e Caserta) o sottoutilizzate. O, piuttosto, impiegate in modo improprio o diverso dalle pur “lodevoli intenzioni iniziali” (come nel caso dei prefabbricati installati nel parcheggio dell’Ospedale del Mare di Ponticelli). E tutto questo mentre la nostra regione subisce una recrudescenza del virus davvero preoccupante con numeri di contagiati sempre in costante aumento.
Sette diversi esposti-denuncia che hanno, in questi mesi, posto all’attenzione della Procura della Repubblica di Napoli e della Corte dei Conti (per i riflessi eventuali di danno erariale procurato all’Ente Pubblico) le procedure troppo allegre e contro ogni normativa del codice degli appalti, per l’acquisto dei prefabbricati. La presenza e l’intermediazione tra Regione e imprese fornitrici di soggetti non abilitati o autorizzati alle procedure di appalto. La modalità insolita con la quale si sarebbe sostituita o esautorata la Società Regionale (Soresa) abilitata allo svolgimento di tutte le procedure di Gara. Per non parlare della scelta davvero singolare e anch’essa inspiegabile di acquistare moduli prefabbricati per diverse decine di milioni di Euro a carico dei contribuenti, mentre potevano essere più proficuamente recuperati e rifunzionalizzati interi presidi ospedalieri dismessi di recente dalle ASL campane a seguito di provvedimenti ad hoc adottati dalla stessa Giunta Regionale. Iniziativa questa che pur era stata avviata, in particolare a Napoli, ove era stata bloccata la chiusura definitiva dell’Ospedale Loreto Mare (disposta a seguito del programmato spostamento dei reparti al nuovo Ospedale del Mare) con creazione di un presidio covid di terapia intensiva e pre-intensiva nell’Ospedale di Via Vespucci. Analoga circostanza si determinava a Salerno ove veniva disposto il recupero e l’adeguamento funzionale di un vecchio Ospedale psichiatrico ormai in disuso, per le esigenze assistenziali degli ammalati di Coronavirus. Continuare su questa strada avrebbe consentito di aumentare i posti letto di terapia intensiva, e non soltanto, in ogni provincia campana; evitare di sperperare denaro per strutture comunque precarie (i moduli prefabbricati in discorso) che hanno una vita media di 10 anni e poi vengono smantellati. Altra riflessione avanzata dall’On. Taglialatela nei precedenti esposti, riguardava anche l’attuale sotto utilizzazione dell’Ospedale del Mare di Napoli, struttura ospedaliera entrata in esercizio da pochi mesi, che presenta tutt’ora due interi piani di degenza chiusi al pubblico. Anche in questo caso risultava e risulta inspiegabile tale sotto utilizzazione a fronte della decisione di installare, proprio nel parcheggio di questo nosocomio, il nuovo prefabbricato modulare per l’emergenza covid.
Questi ed altri rilievi pertinenti e fondati sono contenuti nei sette esposti presentati dal Presidente dell’Associazione Campo Sud. Cui si è aggiunto l’ottavo, consegnato in Procura nella giornata di ieri e preceduto da una conferenza stampa tenuta dall’On Taglialatela, nel corso della quale ha avuto modo di illustrare le ulteriori problematiche emerse, che sono oggetto dell’ultimo esposto:

“In piena emergenza sanitaria in Campania da Covid 19, la ditta MED, aggiudicataria degli appalti per gli ospedali fantasma, rifila alla Regione 72 ventilatori polmonari che non funzionano e che non corrispondono alle caratteristiche tecniche previste dal bando di gara. De Luca, che sino ad ora su questo tema ha preso in giro i campani, non dice una parola”.
E’ quanto dichiara in una nota alla stampa l’On. Taglialatela, Presidente dell’Associazione Campo Sud, annunciando di aver depositato stamane l’ottavo esposto “Ospedali Covid” presso la Procura della Repubblica di Napoli.

“La ditta MED, con ben 5 mesi di ritardo -continua Taglialatela- ha fornito 72 ventilatori polmonari che non corrispondono in alcun modo a quelle che sono le specifiche previste dal bando. Tra l’altro i libretti di istruzione sul funzionamento delle attrezzature medicali pare non siano nemmeno stampate in lingua italiana. Il tutto é certificato, sin dallo scorso 8 Settembre, da mail ufficiali inviate all’ASL NA1 dall’Ente che si occupa di monitorare che gli acquisti di macchinari e attrezzature rispettino parametri di legge e di natura tecnica. Ovviamente dall’ASL nemmeno una riga di risposta”. “Il tutto -aggiunge Taglialatela- sulla pelle dei napoletani inconsapevoli”. “Come Associazione -conclude il Presidente di Campo Sud- continueremo a monitorare la vicenda che é a dir poco scandalosa!”

Per dovere di cronaca, aggiungiamo che nei primi giorni del mese di Agosto scorso si apprendeva dell’apertura di una indagine della Procura della Repubblica di Napoli sugli appalti per gli ospedali covid, con sequestro di documentazione, telefonini degli indagati e PC presso gli uffici della Regione Campania e dell’ASL NA 1 da parte dei Carabinieri del Ros. Successivamente veniva diffusa la notizia della notifica di Avvisi di Garanzia per il Consigliere Regionale Luca Cascone (Salernitano, eletto Consigliere Regionale nella lista De Luca nel 2015 e recentemente confermato nel ruolo di Consigliere Regionale, sempre nella nella lista De Luca alle elezioni regionali di metà settembre!); per Ciro Verdoliva, Direttore Generale dell’ASL NA 1; per Corrado Cuccurullo, Presidente della Società Regionale Soresa; per Roberta Santaniello, Dirigente dell’Ufficio di Gabinetto del Presidente della Regione Campania, che é anche componente della Direzione nazionale del Partito Democratico. Qualche giorno più tardi anche il Presidente dell’Istituto zooprofilattico di Portici, Dott. Antonio Limone, sarà raggiunto da un Avviso di Garanzia nell’ambito di altri filoni della medesima inchiesta.

Continua la “battaglia”dell’On. Taglialatela sugli sperperi degli Ospedali Covid in Campania: In mattinata conferenza stampa per la presentazione dell’ottavo esposto in Procura della Repubblica.

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Ad una settimana dal termine della Campagna Elettorale per le Elezioni Regionali in Campania, l’On.le Marcello Taglialatela, Presidente dell’Associazione Campo Sud, torna all’attacco degli sperperi di danaro pubblico e delle presunte irregolarità nelle procedure di gara per l’appalto di fornitura e posa in opera dei cosiddetti Ospedali Covid, sistemati nei parcheggi dell’Ospedale del Mare di Ponticelli (Napoli), nell’Ospedale San Anna di Caserta e Ruggi di Aragona di Salerno. Si tratta di strutture modulari prefabbricate acquistate dalla Regione Campania durante la fase più acuta della pandemia, per ospitarvi posti letto di terapia intensiva per i soggetti contagiati dal Covid 19. Strutture ancora chiuse e completamente inutilizzate ( in particolare le struuture Covid di Caserta e Salerno) per qualsivoglia esigenza di natura assistenziale di tipo ospedaliero, in quanto carente ancora dei macchinari di rianimazione e delle attrezzature sanitarie indispensabili per il loro regolare funzionamento. Ciò senza considerare la mancata esecuzione dei collaudi delle strutture e degli impianti, così come previsto dalle normative di Legge. Collaudi che, allo stato, risulterebbero ancora non eseguiti.
Questa, in breve sintesi, la vicenda particolarmente controversa e con risvolti davvero unici e per molti versi sconcertanti ed oscuri, che ha indotto l’On. Taglialatela alla presentazione di diversi esposti documentati e circostanziati, all’Autorità Giudiziaria. Esposti sui quali sta lavorando la Procura della Repubblica di Napoli che, nella scorsa estate, procedeva anche alla formalizzazione di avvisi di garanzia nei confronti di diversi funzionari pubblici, a vario titolo coinvolti in questa vicenda degli Ospedali prefabbricati.
E’ lecito, a questo punto, aspettarsi una accelerazione o piuttosto un approfondimento della materia, se é vero come é vero che l’On . Taglialatela ha convocato per questa mattina una conferenza stampa in città, annunciando la presentazione di un ennesimo esposto alla Procura della Repubblica ( l’ottavo per la precisione) corredato di nuovi documenti ed elementi inediti e gravi in ordine alla vicenda Ospedali Covid.

Metropolitana di Napoli : crolli e dissesti nelle stazioni dell’arte!

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Ormai dissesti e disservizi non si contano più sul percorso accidentato della Metropolitana di Napoli. Qualche mese fa ci occupammo del guasto ad un treno che tenne ostaggio per diverso tempo decine e decine di viaggiatori spaventati. Riusciti a tornare “alla luce” grazie ad una marcia forzata naturalmente a piedi, nella grotta (tra l’altro oscura per il guasto anche delle lampade di emergenza) della linea ferroviaria metropolitana. Una esperienza drammatica e non augurabile nemmeno al peggiore nemico! Solo dopo pochi giorni ancora dei guasti alle motrici dei convogli bloccavano il servizio di trasporto pubblico per diversi giorni continuativi. E poi ancora diversi altri stop al servizio ad intervalli davvero estenuanti. Molti i napoletani che si son chiesti e ripetutamente, perchè costruire stazioni d’arte costose e impegnative per i tempi biblici di realizzazione, quando poi i collegamenti sono così scadenti, improbabili e insicuri! La risposta non é tardata ad arrivare. E’ di queste ore la notizia di un crollo di parte della volta della stazione di Via Salvator Rosa, nel centro cittadino. Con relativa chiusura al pubblico dell’impianto. Insomma, possiamo dire, senza timore di smentite, che la metropolitana di Napoli fa acqua da tutte le parti! E che da qualche tempo anche le stazioni dell’arte cadono a pezzi. Sarà solo colpa dei mancati interventi di manutenzione e dalla cronica carenza di risorse dedicate a questa indispensabile e improcrastinabile attività tecnica? Sarà perché si é lasciato depauperare progressivamente impianti fissi e materiale rotabile? Sarà semplice incuria o pura strafottenza degli addetti ai lavori, a partire dal Sindaco di Napoli e dagli Assessori al ramo? In attesa di una risposta esauriente e pertinente, Campo Sud registra l’ennesima opera (tra l’altro ancora in via di completamento!) pericolosa e inadeguata per una città capoluogo che necessita come il pane di servizi di trasporto efficienti ed affidabili. Ove la certezza dei tempi di percorrenza e, soprattutto, la sicurezza dei passeggeri non sia affidata esclusivamente alla benevolenza di San Gennaro!!!

……. Ed ora rimbocchiamoci le maniche !!

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Si sono appena spenti i riflettori sui risultati di questa campagna elettorale per le elezioni regionali, ed ancora rimbombano nelle nostre menti le analisi, i commenti e le valutazioni sull’esito di questa competizione elettorale di fine estate che ha visto giornalisti e opinionisti, commentatori politici e analisti, statistici e politologi tra i nomi più altisonanti e accreditati della “nomenclatura progressista” impegnati o, piuttosto, affannati a dimostrare come il Centro Destra abbia fallito la sua “missione di conquista” delle Regioni al voto. E di come sia stato abilmente e fieramente respinto il “nero nemico, truce e spaventevole” del Centro Destra.
Certo, qualunque elettore di Centro Destra aveva fortemente sperato che una ennesima e definitiva spallata alla composita e rissosa maggioranza di governo avrebbe potuto far maturare ancor prima la decomposizione di questa insipiente esperienza di governo giallo-rossa. Tenendo conto, tra l’altro, dell’evidente mutamento del quadro politico per la diversa sensibilità emersa nell’elettorato e il conseguente orientamento espresso dal corpo elettorale, dalle ultime elezioni politiche del 2018, sino alle due tornate elettorali amministrative di febbraio e Settembre del 2020.
Qualcuno potrebbe obiettare che la presunta sconfitta di Salvini e compagni, tanto magnificata dai media, abbia fatto saltare questa opportunità di cambiamento del quadro politico con conseguente congelamento degli attuali equilibri di governo.
Nulla di più falso e fuorviante! Basta analizzare con obiettività i dati di queste ultime elezioni:
L’esito definitivo delle regionali 2020 ha registrato un sostanziale pareggio tra le coalizioni di Centro Destra e Centro Sinistra.
Quest’ultimo é riuscito a confermare le tre Regioni che amministrava precedentemente e precisamente la Campania, la Toscana e la Puglia.
Il Centro Destra, per parte sua, é riuscito a prevalere nelle due Regioni che governava precedentemente, segnatamente, la Liguria e il Veneto e, in più, ha strappato alla sinistra la Regione Marche. Roccaforte, anzi feudo indiscusso della sinistra da oltre quarant’anni.
Ma c’è di più : le due forze politiche predominanti della compagine attuale di governo (PD e Movimento 5 Stelle) arretrano paurosamente in termini percentuali e di voti assoluti in tutte le regioni ove si é votato. Anche in quelle aggiudicate al centrosinistra. Analizziamo come:
In Puglia il PD arretra dal 19,8% al 17,2%
In Campania arretra dal 19.4% al 16,9%
In Toscana arretra dal 45.9% al 34,7%
Tanto per rimanere nelle regioni in cui il Centro Sinistra é prevalso sulla coalizione di Centro Destra.
In Liguria il PD arretra dal 25,6% al 19,9%
In Veneto arretra dal 16,6% al 11,9%
Nelle Marche arretra dal 35,1% al 25,1% (dati di Ministero degli Interni- Servizio Elettorale)
E con questi dati sconfortanti ma fin troppo emblematici raccolti dal PD, che delineano una costante e inarrestabile tendenza alla flessione dei consensi per il partito di Zingaretti, ci corre l’obbligo di completare il quadro d’insieme governativo, dando un’occhiata ai dati elettorali del Movimento 5 Stelle nelle ultime consultazioni regionali.
In questo caso i risultati sono ancora più impietosi, tant’é che i grillini crollano letteralmente ovunque:
In Campania il M5S arretra dal 17% al 10%
In Puglia arretra dal 17,2% al 9,9%
In Toscana arretra dal 15% al 7%
Questi i dati raccolti nelle regioni in cui il centro sinistra é prevalso sul Centro Destra.
In Liguria il M5S arretra dal 24,9% al 7,8%
In Veneto arretra dal 11,9% al 3,2%
Nelle Marche arretra dal 21,8% al 8,6% (dati Ministero degli Interni-Ufficio Elettorale)
Non c’é che dire ……..una vera Caporetto!
Eppure qualcuno, solo una settimana fa, si dimenava oltre misura per inneggiare alla storica vittoria del Movimento 5 Stelle. Riferendosi probabilmente all’esito del Referendum, pur se condiviso con diverse forze politiche. (elemento non trascurabile e probabilmente dimenticato troppo frettolosamente!)
Eppure qualcuno ancora si dimena negli studi televisivi e su taluni giornali, inventandosi artificiosamente la “bufala” della sconfitta del Centro Destra. E omettendo di sottolineare, per correttezza e completezza dell’informazione, un dato fin troppo eloquente ma duro da digerire per questi santoni dell’informazione (drogata!): Il Centro Destra in Italia governa ben 15 Regioni (tra Nord, Sud ed isole) e sono solo 5 le Regioni amministrate dal Centro Sinistra. E fra queste rientrano l’Emilia Romagna e la Toscana, che rappresentano il vero “forziere” di voti, l’autentico zoccolo duro della sinistra nostrana che, per svariati e antichi motivi di ordine storico e politico, amministra questi territori ininterrottamente da 50 anni ed oltre. E dove il tessuto sociale, economico-imprenditoriale, sindacale e chi più ne ha più ne metta, é fortemente compromesso, intrecciato e bloccato a doppia mandata dal monopolio del potere politico locale.
Ma chi “La dura la vince” ammonisce un vecchio proverbio popolare. E alle forze politiche del Centro Destra non é mai mancata la capacità di perseverare nella politica di “sfiancamento” dell’avversario che sempre più spesso ha bisogno di aggrapparsi alle corde del ring per evitare di crollare al tappeto. Negli ultimi due anni, infatti, l’azione politica del Centro Destra é stata costante e martellante. Efficace e determinata. Tanto da conquistare, come abbiamo detto, una ad una ben 15 Regioni e tanti comuni importanti del nostro Paese. Un po’ ovunque! Ma é proprio questa la fase più importante sul cammino verso nuove elezioni politiche. E’ questo il momento di rimboccarsi le maniche per una ripartenza veloce e determinata del Centro Destra. Occorre innanzitutto e prioritariamente evitare recriminazioni, polemiche inutili, accuse ed egoismi di parte. Occorre evitare fughe in avanti e comprendere che le elezioni si vincono tutti insieme. Che possibilmente va ampliata la coalizione e aperta a tante realtà della società civile che stanno alla finestra. E che al contrario vanno incoraggiate e motivate a sostenere le battaglie di civiltà e di libertà che rappresentano l’autentico presupposto ed il collante dello schieramento di centro destra. Occorre aprirsi al mondo del volontariato coinvolgendolo e rendendolo protagonista delle scelte e dei programmi del Centro destra. Occorre guardare con occhi attenti ed interessati al comparto dell’Associazionismo laico e cattolico. Discutere ed elaborare tesi comuni. Occorre ascoltare, incoraggiare e sostenere le battaglie delle Associazioni Ambientaliste per un pianeta più pulito, più sostenibile, a misura d’uomo e degli altri esseri viventi che lo popolano. Occorre, per intenderci, coinvolgere nella politica attiva tutte queste realtà “pulsanti e pensanti”, anche per evitare che esse trovino albergo tra le diverse anime della sinistra che brillano nelle operazioni di fagocitazione strumentale di queste realtà positive.
Rimboccarsi le maniche significa proprio tutto questo!

Anche in Campania e a Napoli in particolare, ove il risultato elettorale del Centro Destra é stato, contrariamente alle altre Regioni, poco lusinghiero. Ma dove, proprio per questi motivi, i margini di una veloce risalita ci sono tutti e sono molto ampi. A partire dall’impegno senza tentennamenti dei prossimi mesi. Quelli che ci dividono dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale di Napoli. Occorre lavorare sin da subito sulla individuazione di un candidato Sindaco di alto profilo. Non necessariamente espressione di uno dei partiti della coalizione di Centro Destra. Occorrerà metter mano ad un programma di sviluppo sociale ed economico di ampio respiro per la città. Uno strumento che non tralasci nulla delle delle attuali criticità che affliggono la capitale del mezzogiorno. Trasporti, urbanistica, edilizia popolare e scolastica, viabilità, opere pubbliche, porto ed aeroporto, turismo e ambiente, scuola e Università, efficienza della macchina comunale, tutela del verde e dei parchi urbani, ristrutturazione e nuova funzione della Villa comunale borbonica, recupero degli edifici di pregio o di valore storico ed edilizio degli immobili comunali, rilancio e nuove funzioni della Mostra d’Oltremare, delle Terme di Agnano, E poi Bagnoli e Coroglio, per recuperare il tempo perduto e gli sperperi miliardari. Nulla dovrà essere dimenticato o tralasciato in un progetto dinamico, ambizioso e soprattutto indispensabile per la città, che possa coinvolgere e appassionare tutti i napoletani. Dai giovani studenti ai pensionati, dagli imprenditori ai lavoratori precari, dai padri di famiglia agli intellettuali, dai cattolici agli uomini e donne di altre religioni e culture diverse che vivono la nostra città con l’amore e la passione che Napoli merita!
Un progetto cui anche il nostro quotidiano “Campo Sud” sarà lieto di poter offrire il proprio contributo di idee e proposte. Con la partecipazione di tutti i rappresentanti dei partiti di Centro Destra e le migliori energie della città. Per la città.

Veneto e Campania: le due strategie contrapposte per un successo scontato !

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Veneto e Campania sono lo specchio di due risultati molto simili nei numeri ed apparentemente opposti per significato politico.
Zaia e De Luca con le loro liste hanno determinato un successo che chiaramente va molto oltre la collocazione politica degli elettori.
In entrambe le regioni i candidati presidenti possono vantare un successo personale straordinario ma, a ben vedere,il primo ha puntato esclusivamente sul proprio carisma personale mentre il secondo, sopratutto sulla moltiplicazione delle liste e dei candidati che lo sostenevano.
Il motivo principale di tale sostanziale differenza sta nel fatto che Zaia era già, ante COVID, in grandissimo vantaggio su qualsiasi candidato del centrosinistra, mentre De Luca sul finire del 2019 era dato per sfavorito e quindi, per evitare la sconfitta, aveva puntato sulle clientele tipiche di una gestione spregiudicata del potere amministrativo.
Prima del COVID e della paura collettiva che ha “scatenato” De Luca, in chiaro ed evidente ritardo nella soluzione dei principali problemi che affliggono la Campania, il “nostro” aveva puntato esclusivamente sulla “vecchia” pratica del ricatto nei confronti di sindaci, amministratori, rappresentanti di categoria, per evitare una sconfitta, se non addirittura una mancata ricandidatura.
Poi è arrivato il virus ed il campo di battaglia è improvvisamente cambiato.
L’emergenza ambientale è stata dimenticata insieme ai milioni di ecoballe che ancora infestano la nostra regione. La sanità pubblica, con i suoi disservizi e le incredibili liste di attesa, non ha più scandalizzato i cittadini.
La paralisi urbanistica che per cinque anni ha condannato i territori alle mancate scelte sul tema dell’ abusivismo ed al recupero delle tante ex aree industriali dismesse, non ha più colpito i campani. Il sostanziale fallimento nella politica dei trasporti pubblici è stata dimenticata.
Il COVID ha azzerato tutto ed i campani hanno creduto alla favola del governatore con il lanciafiamme che fermava il contagio.
Il povero Caldoro, dopo mesi di indecisioni sulla sua riconferma, si è ritrovato candidato in uno scenario completamente diverso. Tanto vero che molti suoi alleati avevano già scelto la pratica del tradimento nella sola speranza di salvare la propria poltrona.
Caldoro non ha avuto colpe per la conduzione della campagna elettorale. Ma, piuttosto, per la totale assenza di opposizione durante i precedenti cinque anni, durante i quali non vi è traccia di una sola battaglia politica portata avanti in modo deciso per contrastare l’arroganza e la incompetenza di De Luca.

Associazione Campo Sud : due giorni di presidio militante in due Ospedali cittadini !!

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Mercoledi 16 e giovedi 17 Settembre, l’Associazione Campo Sud organizza due manifestazioni di “Impegno Militante” di alto valore simbolico, presidiando il piazzale antistante l’ingresso dell’Ospedale del Mare in via Enrico Longo a Ponticelli (mercoledi ore 10.00) e il piazzale d’ingresso dell’Ospedale San Giovanni Bosco (giovedi 17 ore 10.00) in via Filippo Maria Briganti, fronte ingresso Aeroporto militare di Capodichino.
Le due manifestazioni di protesta e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica cittadina rappresentano il risultato di battaglie incisive e determinate di Campo Sud in questi ultimi mesi di emergenza sanitaria e, non soltanto, in ordine ai disastri della sanità in città e in tutto il territorio della nostra regione. Dalla chiusura indiscriminata di ospedali con conseguente taglio arbitrario e scellerato di posti letto, alle mancate assunzioni di personale medico e infermieristico nelle ASL, dai tagli di servizi di assistenza specialistica, alla soppressione di servizi domiciliari per pazienti allettati, alle condizioni precarie e insopportabili di natura igienico sanitarie dei nosocomi regionali. Una situazione gravissima che Campo Sud ha sempre denunciato a gran voce e che é esplosa nella recente e squallida vicenda ( da settimane all’attenzione dell’Autorità Giudiziaria) dell’acquisto dei tre ospedali prefabbricati anti-covid costati decine di milioni di Euro e tutt’ora chiusi (Salerno e Caserta) per mancanza di attrezzature di rianimazione e per l’assenza dei collaudi di legge. Senza tener conto che il nuovo Ospedale Policlinico di Caserta,approvato nel 1992 (Governo Andreotti), deliberato nel 1995 e i cui lavori sono iniziati nel 2005 sono, ad oggi, ancora ben lontani dall’auspicato completamento.
Campo Sud chiama a raccolta i suoi iscritti e i cittadini che vogliono far sentire la propria voce per rivendicare il diritto alla salute nella nostra regione e il rispetto della legalità mortificata dalle iniziative (Ospedali Covid) inutili e di mera propaganda elettorale, poste in essere dalla Giunta regionale guidata dallo sceriffo De Luca.

Arek Milik sta per concludere la sua avventura a Napoli. Finalmente.

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Il calcio moderno non conosce la parola “rispetto”.Arek Milik era venuto a Napoli per sostituire Higuain.
I suoi atteggiamenti, il suo comportamento e la riconoscenza nei confronti della società, squadra, città e tifosi sono la conferma alle nostre aspettative: ha per davvero sostituito il pipita, con la sua totale indifferenza verso i colori azzurri.
A Milik, come alla maggioranza dei calciatori “moderni” interessa il verde, il colore dei soldi. È un professionista,si dirà! Ma un professionista si comporta così fino in fondo, non voltando le spalle.
Milik partì alla grande con una serie di doppiette poi, sfortuna volle, che si ruppe i legamenti in un match con la sua nazionale. Lo abbiamo atteso per un anno. Ma il destino cinico e baro ha voluto che s’infortunasse subito dopo il lungo periodo di convalescenza. Due
gravi infortuni, due anni persi, ma pagati ugualmente, perché i contratti si rispettano La malattia non cambia nulla. Lo abbiamo atteso, abbiamo ammirato i suoi goal, qualche sua punizione, i suoi momenti di apatia, i goal incredibilmente mangiati e le sue mani in faccia ad imprecare. Milik non ha voluto la concorrenza in attacco, si è sentito offeso. Forse è stato attratto dalle sirene bianconere, forse andrà alla Roma. Ma le sirene esistono solo nelle favole. Jose Mourinho ha dichiarato di recente che “ i giocatori che non amano la concorrenza non fanno per me”.
Arek Milik non sarai mai un giocatore con gli attributi. Non sarai mai un vero campione. Buon viaggio da tutti noi!

Il tragico omicidio del giovane Willy : si scatenano i “soliti ignoti” della sinistra ipocrita e manipolatrice!

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La tremenda e inaccettabile fine del ventunenne Willy Duarte ha colpito cuori e coscienze di un intero Paese. Il sorriso schietto e amabile di un giovane emigrato assolutamente integrato e felice di aver trovato una nuova Patria ove poter vivere in pace con la propria famiglia, resterà sempre nelle nostre menti indelebilmente. Un crimine gravissimo perpetrato da tre o forse quattro belve assassine che hanno agito con freddezza e premeditazione e forti di uno status di pseudo atleti dediti a tecniche sportive e di allenamento improbabili, tendenti esclusivamente a formare dei cosiddetti “palestrati”. Quei qiovani che “curano” il corpo con esercizi fisici che mirano ad incrementare la massa muscolare, dal torace alle braccia, alle gambe. Una moda di questi ultimi anni. Una forma di allenamento intensivo (come i polli di allevamento!) che nulla ha a che fare con le arti marziali tradizionali e, men che meno, con l’attività agonistica. Insomma dei veri e propri bulli, consapevoli della loro forza fisica. Personaggi inquietanti che non hanno esitato ad intervenire in una rissa, nella quale non erano coinvolti, per “sedare” a modo loro i bollenti spiriti dei contendenti. Ma la violenza brutale di cui erano capaci ha preso il sopravvento, coinvolgendo anche il povero Willy, che era lì, in quel momento drammatico, proprio per evitare che un suo amico fosse travolto da quella rissa. E rimanendo egli stesso malauguratamente coinvolto e successivamente investito di calci e pugni dai quattro criminali sopraggiunti. Così, improvvisamente e senza potersi in alcun modo sottrarre a quella aggressione brutale e gratuita.
Una follìa omicida davvero raccapricciante. Un crimine efferato compiuto da soggetti che meritano esclusivamente l’ergastolo. E non un giorno di meno! Anche la cittadinanza dei paesi della provincia di Roma, ove si é consumato il delitto, hanno manifestato la loro incredulità, lo sdegno e lo sconcerto per la sorte del povero Willy, partecipando a fiaccolate di solidarietà per la famiglia della giovane vittima e di protesta per la mancanza di sicurezza e controlli periodici di prevenzione da parte delle forze dell’Ordine in una zona fortemente urbanizzata, ove spaccio di droga e microcriminalità sono in preoccupante espansione.
Questo é l’ultimo episodio agghiacciante di violenza consumato nel nostro Paese a danno di un giovane. Episodi posti in essere da altri giovani, molto spesso coetanei della vittima. Una escalation senza precedenti che ha motivazioni e ragioni profonde.
E che affonda le sue radici nel degrado morale, istituzionale e politico di una società contemporanea dedita esclusivamente al profitto, alle speculazioni finanziarie, al mercato. Una democrazia malata che non ha il tempo e nemmeno l’interesse di seguire e provvedere ai bisogni e alle aspettative dei giovani, sempre più soli. Sempre più disperati! E’ in questo “humus” sociale e culturale dai contorni sfilacciati e fortemente degradati che le “belve umane” assorbono i veleni della nostra quotidianità, ormai resa insopportabile. Formano il loro istinto di riottosi, intolleranti e pericolosi bulletti di periferia. Ed “esplodono” la loro violenza cieca e brutale sui malcapitati di turno. Sempre giovanissimi, sempre fuori dal coro. Lontani anni luce dalle crescenti e pericolosissime “Baby Gang” che infestano indisturbate le nostre città.
Basti ricordare gli episodi forse più eclatanti e per fortuna conclusi in maniera meno drammatica di quella del povero Willy. Mi riferisco al caso della sparatoria nel quartiere di Axa, alla periferia sud di Roma, ove un giovane atleta ventenne, promessa del nuoto nazionale, Manuel Bertuzzo, veniva raggiunto alla schiena da proiettili di pistola che si conficcavano nella schiena del malcapitato. Procurandogli una lesione midollare completa che, allo stato, non consente più a Manuel di camminare ne, tanto meno,di continuare a nuotare a livello agonistico. Anche in questo caso gli autori del raid omicida risultavano essere due coetanei della vittima, che sparavano all’impazzata e in tutte le direzioni per dimostrare la loro freddezza, la loro presunta “maestria” con le armi, il loro rifiuto delle regole e il disprezzo della vita umana. O potremmo ricordare il caso del nostro giovane concittadino, Arturo Ruoto, che nelle feste di Natale del 2017 fu raggiunto da ben 14 coltellate sferrate da un “branco” di 4 minorenni nella centrale via Foria a Napoli. Alle 8 di sera, con una strada zeppa di gente impegnata nello shopping natalizio. E procurando al giovane studente ferite profonde in tutto il corpo, sino alla gola e sul collo. E potremmo continuare per giorni a ricordare episodi di violenza bestiali, di cui sono piene le cronache dei giornali e che insanguinano le nostre città con frequenza impressionante. Episodi tutti gravissimi e oltremodo futili nella loro genesi e nelle motivazioni. Non più dunque, il “bisogno” di compiere un atto delittuoso per procurarsi denaro. Non più le classiche rapine un tempo privilegiate e opzionate dai giovanissimi criminali. Ma il gesto delinquenziale per contrastare la noia. Per la necessità di “evadere”. Di delinquere per ricavarne sensazioni forti. Scariche di adrenalina per piacersi e compiacersi. Per dimostrare di essere più forti , capaci di ogni azione violenta e solo per il gusto di contravvenire alle regole del buon senso e alle leggi dello Stato. Una situazione inquietante che dovrebbe far riflettere tutti e correre ai ripari, mettendo in campo nuovi modelli virtuosi ed efficaci di socializzazione e di cultura della legalità per i nostri giovani e che, al contrario, diventano l’occasione di squallida propaganda e di odio politico gratuito e strumentale della solita sinistra ipocrita e invelenita dalla retorica dell’antifascismo militante. Si, perché, udite udite, cosa si inventano questi teorici del teorema a tutti i costi? Cosa son capaci di affermare a cuor leggero, pur di non ammettere il decadimento morale cui proprio la sinistra ufficiale ha costretto il nostro Paese negli ultimi vent’anni e forse più?
L’ondata di odio e di violenza gratuita che ha generato il deprecabile e intollerabile accadimento di Colleferro sarebbe frutto, secondo il parere “raffinato e autorevole” dei soliti manipolatori della verità che si annidano dentro e fuori la sinistra parlamentare, della ideologia Fascista. O quanto meno di una sorta di mentalità fascista che alberga nei nostri adolescenti. Roba da non credere!!
In Italia ormai viene trascinato sul banco degli imputati il Fascismo per qualsiasi cosa. Per giustificare ogni magagna e ogni grave accadimento o fatto deprecabile causato dal sistema marcio e dalla democrazia malata che ci ritroviamo. Una vera idiozia. Forse più pericolosa che idiota, se é vero come é vero che si rischia, nel nostro caso, di deresponsabilizzare gli stessi assassini di Willy, perché traviati, loro malgrado, da una ideologia criminale e, pertanto, meritevoli di comprensione. Se non di compassione!
E invece no! Questi assassini vanno puniti in maniera esemplare perché il loro delitto é scaturito da una libera scelta. Studiata, voluta, applicata con ferocia tutta interiore. Personale. Frutto di una sub cultura che al massimo può tendere ad emulare la violenza dei film di Gomorra. E cosa ne sanno del Fascismo questi prodotti del nostro orticello democratico? Cosa ne sanno di fascismo e antifascismo ragazzotti che a scuola, magari, non ci hanno mai messo piede? Come e dove avrebbero acquisito questo turpe atteggiamento di squadristi fascisti? Quando e dove avrebbero vestito l’orbace prima di partire per la loro missione punitiva? E non li ha visti nessuno? Neppure i genitori, probabilmente perché regolarmente iscritti al PNF e dunque complici!
Ma cerchiamo di essere seri! Ma quale imbecille imbevuto di ideologia marxista e massimalista può arrivare a scrivere simili idiozie sui nostri giornali? Non sarà piuttosto questa società allo sbando e senza più punti di riferimento sicuri, senza prospettive e idealità forti, che ha insinuato a poco a poco nella mente di questi giovani, poco più che adolescenti, il seme dell’odio e della violenza fine a se stessa?? Non sarà per caso il “vuoto cosmico” che alberga nei loro cervelli e che cresce a dismisura ogni qualvolta la nostra scuola compie un passo indietro, perdendo autorevolezza, identità e dignità ?? E vogliamo parlare del teatrino della politica e dei segnali poco edificanti che giungono a questi giovani proprio dal Parlamento e dalle forze politiche, lasciando scie di disgusto e disappunto in ogni angolo del nostro Paese. Così come nella politica di tutti i giorni, ove il dibattito tra i partiti é sceso al livello dei mercatini rionali. Basta seguire la campagna elettorale in corso. Laddove viene letteralmente e sistematicamente negata la possibilità di esprimere le proprie idee e i programmi elettorali di alcune forze politiche. Ma questa volta l’ostracismo non si manifesta con il silenzio complice dei media. O non soltanto. La novità di questa campagna elettorale é data dall’impedimento fisico a tenere comizi. Orde barbariche di “soliti noti” ingaggiati o incoraggiati dalla sinistra ufficiale, tentano in ogni modo il “silenziamento” degli avversari politici. Penso a quel tale Salvini e alla sua Lega. Ma il discorso vale, analogamente, per gli altri leader dello schieramento di Centro Destra. E’ forse un atteggiamento scaturito dalla paura della forza elettorale di questi partiti e dei loro leader? E’ odio per costoro? O é semplicemente discriminazione politica e ottusità morale?
Noi crediamo si tratti piuttosto di un malinteso senso delle parole libertà e democrazia! Sostituite facilmente e con gran soddisfazione da costoro, con l’ipocrisia più bieca e irresponsabile di una sinistra ormai alla frutta! Una sinistra sempre più consapevole del proprio fallimento e dello scollamento sempre più profondo con la società civile di questo Paese e alla quale non rimane che avvelenare i pozzi! Di qui le sceneggiate antidemocratiche a danno di Salvini o il pericolo fascista e la diffusione del “Virus nero” tra gli adolescenti delle nostre città.Tanto per trovare false giustificazioni morali che possano assolvere se stessa ( la sinistra) e il regime attuale del quale sono parte ancora preponderante e responsabile!

N, la nuova lettera scarlatta.

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Ultimamente e sempre più spesso non solo le spiagge, ma anche le piazze sono tornate a riempirsi, eccezion fatte per le Feste dell’Unità, ma chissà che non sia proprio questo il motivo del loro nome, ovvero la partecipazione di simpatizzanti che va da un numero da zero a nove. Le uniche manifestazioni covid-free, le sole ad essere autorizzate.
Sarà per via della campagna elettorale in sei delle venti regioni, questo fenomeno ha interessato – e in maniera decuplicata ed esponenziale – la capitale e gran parte dell’Europa: da Berlino a Parigi, da Varsavia, sino a Londra.
Tali manifestazioni hanno attirato l’attenzione, le ire e le maledizioni di quelli che, negando l’esistenza di ogni altra teoria da loro conosciuta – definiscono negazionisti questi popolatori di piazze. Che secondo le conoscenze dei negazionisti dei negazionisti avrebbero dovuto essere tutti morti, le città popolate di salme e gli abitanti sterminati.
E se a Roma non si può cantar (ancora) vittoria perché la manifestazione è stata organizzata solo il 5 settembre e dunque il virus è ancora in fase di incubazione che, almeno in Italia e contro le direttive europee, dura ancora di 14 giorni, non si può certo dire lo stesso per il resto d’Europa: a Berlino senza distanziamento sociale, senza mascherina, senza alcun DPI un milione e mezzo di persone si è dato appuntamento per ribellarsi alla dittatura sanitaria imposta e ai soprusi in genere, in nome della libertà e contro le menzogne. Seguono a ruota le principali capitali europee dove, non solo i casi di Covid non registrano l’impennata stimata, temuta e forse pure sperata, ma non vi sono nemmeno episodi gravi da terapia intensiva, magari da iperventilare – come da direttiva OMS – che pare essere stata la causa di tante morti per bruciatura dei polmoni la cui conseguenza è stata la cremazione. Strano modo di agire per un virus sconosciuto (?) e che tutti avrebbero avuto interesse a studiare.
Così i negazionisti dei negazionisti, pronti a denunciare in nome di un atto amministrativo, tale è il DPCM mai convertito in legge nemmeno trascorsi i canonici 60 giorni, chi non indossa la mascherina, chi non rispetta il distanziamento sociale e tutto ciò che è stato imposto, si affannano a proporre anche di non curare attraverso il Servizio Sanitario Nazionale chi dovesse mai ammalarsi e in nome del loro (discutibile) concetto di libertà sono favorevoli all’obbligatorietà del vaccino. Nonostante non vi sia una correlazione provata tra partecipanti e contagiati. Manca solamente che propongano anche una “N” da negazionista, magari da appuntare sul petto, una nuova lettera scarlatta, oppure una nuova stella di Davide, gialla come per gli ebrei. Eh sì, perché queste piazze di negazionisti, non si sa bene per quale oscuro motivo, sono diventate piazze populiste popolate da fascio-nazisti.
In realtà quelle piazze sono state una fusione di gente di ogni estrazione sociale, di vari colori politici, di molteplici credi religiosi: magari di sola gente che ancora ragiona con la propria testa – nonostante non sia più esercizio di certa scuola. Gente comune che benedice il dubbio, che si pone delle domande ed è alla ricerca delle varie risposte. Di quelle non confezionate e globalmente spacciate. Non negano l’esistenza del virus, ma si interrogano sul perché una crisi sanitaria sia sfociata in crisi economica, sul motivo per cui una malattia possa mettere in crisi un sistema sanitario fino al punto di paralizzarlo, se il Coronavirus non sia stata innanzitutto una emergenza organizzativa. Costoro si domandano il perché, se il virus era finora sconosciuto, i kit di rilevanza erano già in distribuzione nel 2018, sulla ragione per cui, se bisogna evitare il contatto anche solo una microparticella di saliva, il tampone viene ficcato dal naso fino a raggiungere le meningi.
Se finanche l’OMS ha dato le direttive sbagliate, che sono state fatali a milioni di persone che – guarda caso – rientrano nella fascia d’età che uno dei principali finanziatori di questo Ente dice di volere ridurre (dichiarazioni di George Soros all’assemblea dell’ONU), allora qualche riflessione è lecita e persino obbligatoria: questo benefattore è lo stesso finanziatore che ha ruoli anche nella BCE la cui presidente – tale Christine Lagarde – ce l’ha con gli anziani perché vivono troppo, dunque sono un peso (morto) per il fisco e il sistema pensionistico europeo e che sempre lui – guarda ancora una volta il caso – è in possesso di un vaccino che potrebbe salvare tutti al punto che i nostri governanti hanno espresso il loro placet all’adozione persino senza sperimentazione. Addirittura, benedetto dal Papa. Gli stessi governatori che solo l’anno scorso leccavano il moccolo a Greta Thumberg “figlioccia” di Soros e quest’anno commissionano, secretando anche l’appalto come i verbali di gestione dell’emergenza, bilioni di banchi in plastica, che favoriranno scoliosi e lordosi e penalizzeranno i mancini; che per scongiurare l’ingolfo del rientro del lavoro in sede, elargiscono bonus monopattino come un reddito di cittadinanza qualsiasi manco si dovesse inseguire il virus. Ove il problema della saturazione del trasporto pubblico locale si può risolvere chiedendo al Covid di attaccare e attecchire a partire dal sedicesimo minuto di permanenza e magari nel contempo può studiare ingorghi, traffico e sinistri – quelli stradali! – ovvero viaggiare a pieno carico ma rigorosamente con la faccia rivolta al finestrino che deve essere completamente aperto. Anche in inverno! In modo da contrarre una bronchite, una polmonite che possa essere spacciata per Covid che Covid non è, così il Sistema Sanitario Nazionale consiglierà agli infetti di rimanere a casa perché, in questa Nazione ormai allo scatafascio, i malati sono stati fatti rimanere a casa e gli ospedali saranno a disposizione dei tristemente famosi asintomatici che, in piena pandemia, sono da ricercare col lumicino. Conviene! Ma non per la salute pubblica, ma per le casse di chi amministra la nostra Sanità visto che un contagiato vale molti zeri (presidente De Luca, ne sa qualcosa?).
Ecco perché la piazza è negativa, nel senso da evitare, da aborrire, La gente deve indossare la mascherina e deve tenere il distanziamento: per diventare asociale, per non potersi confrontare e vivere così nell’eterna paura, perché deve essere controllata e controllabile, per non arrivare a scoprire la verità, magari un pezzetto ciascuno. Perché ancora oggi il numero è potenza!

Si arroventa la campagna elettorale in Campania : Questa sera comizio di Salvini a Napoli.

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Finalmente questa strana ed insolita campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Regionale della Campania, si vivacizza d’incanto. Non più sterili e ripetitivi proclami diffusi tramite rete dal candidato sceriffo De Luca che, tra l’altro, continua a negare la possibilità di contraddittorio pubblico al suo antagonista principale, l’On Stefano Caldoro della coalizione di Centro-Destra. Non più incontri “furtivi” e per pochi intimi, organizzati dall’entourage del Presidente-candidato in ambienti “protetti” e rigorosamente lontani dalle domande indiscrete della stampa, ma un sano comizio pubblico, in una Piazza storica ed ampia della città di Napoli, con una platea auspicabilmente “distanziata” e munita dei presidi di sicurezza previsti dalla normativa anti-covid. Un comizio vero e proprio, come quelli cui eravamo abituati, per ascoltare la voce di Matteo Salvini, Leader del maggiore partito Italiano. L’uomo politico più avversato, più contestato e, recentemente, anche aggredito, viene a Napoli per sostenere e rivitalizzare la campagna elettorale dell’intero Centro Destra campano e napoletano. L’uomo politico più temuto per la franchezza e la semplicità del suo linguaggio politico non arretra di un passo rispetto a quanti, (la sinistra più becera dei centri sociali e non soltanto, sostenuta da una stampa mai benevola) in maniera meschina e ipocrita, gli confezionano premeditatamente “accoglienze” turbolente e minacciose.
E’ la cartina al tornasole della paura indiscussa per un personaggio politico e un partito che raccoglie consensi oltre ogni ragionevole aspettativa. Anche al sud del nostro stivale. E ci riesce in ragione di posizioni politiche mai strumentali, ragionevoli e trasparenti, che interpretano in maniera piena e condivisa le aspettative e il pensiero di frange sempre più ampie del popolo italiano.
Un popolo che ha compreso fin troppo bene quanto dura e pericolosa possa costituire per Salvini questa scelta scomoda e dirompente di interpretare a tutto tondo le esigenze e le istanze della gente comune. Quanto possa risultare ingombrante e minacciosa la sua azione politica per gli “apparati” politici ed economici del nostro Paese, ormai consolidati e autoreferenziali. Un “sistema” che si difende arrivando addirittura con la Magistratura a rinviare a giudizio Salvini per “Sequestro di Persona aggravato” per aver impedito lo sbarco
in Italia di migranti clandestini, in attesa di un concreto impegno dell’Europa sull’accoglienza condivisa dei migranti e, successivamente, con il Senato della Repubblica che ha espresso il voto favorevole alla richiesta di autorizzazione a procedere contro il leader della Lega, all’epoca dei fatti, Ministro degli Interni del Governo Italiano.
Una triste e lugubre rappresentazione teatrale, anzi una farsa (per la libertà e la democrazia nel nostro Paese) messa in scena nei palazzi del potere per scoraggiare o, piuttosto, abbattere Salvini e depotenziare elettoralmente la Lega. Una sceneggiatura ben nota agli italiani per averla vissuta solo qualche anno addietro con Silvio Berlusconi. Anni ed anni di falsità, di indagini pilotate o del tutto inventate da parte di servitori dello Stato politicizzati, di leggi ad hoc approvate per far fuori un altro personaggio politico ingombrante e fuori dal coro. In modo sprezzante, totalmente falso e pertanto violento e tale da determinare l’espulsione dal Parlamento dell’ex Premier e lo stravolgimento totale e arbitrario del quadro politico nazionale.
Questi sono i rischi che corre Salvini. Ma sono anche i rischi per la nostra democrazia e per la libertà nel nostro Paese.
Ecco perché questa campagna elettorale assume una importanza fondamentale e strategica per il futuro prossimo dell’Italia e del mezzogiorno in particolare. Ecco perchè dobbiamo tutti superare le legittime preoccupazioni derivanti dall’emergenza sanitaria e recarci al voto con determinazione ed entusiasmo. Dalle regioni del Sud, ancora una volta, dovrà “esplodere” la scintilla del riscatto sociale, politico ed economico dei nostri territori e delle nostre genti. E Campo Sud farà la sua parte tra di voi e con voi.