domenica, Gennaio 12, 2025
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La nostra Rubrica SPAZIO APERTO SCUOLA ospita un nuovo disegno di un bambino delle elementari :

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La nostra Rubrica SPAZIO APERTO SCUOLA ospita un nuovo disegnino di un bimbo delle scuole elementari. Si tratta di Pietro, 10 anni, alunno di 5 elementare di un Istituto Scolastico  di Pianura.

Il disegno rappresenta proprio l’autore che dorme.

E perchè Pierto ha voluto rappresentare se stesso mentre sta dormendo? Il bambino ce lo spiega proprio con una frase in calce al disegno. La traduzione fedele, per la leggibilità é la seguente:

“Questo disegno rappresenta io che dormo perché io prima del Covid facevo tutto quello che adesso non posso fare, tipo come andare a mangiare con i miei amici e non posso più andare a giocare al calcio”

 

 

La protesta pacifica contro il “lockdown” dilaga anche al Vomero.

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Una serata tiepida e godibile ha visto scivolare per le vie del Vomero un lungo e chiassoso corteo di napoletani giunti liberamente nel quartiere collinare della città per protestare contro le nuove misure governative di “contenimento” dell’epidemia da Covid 19. L’ennesima manifestazione di commercianti, ristoratori professionisti, “partite iva”, studenti, operatori turistici e di tanta altra gente esasperata e terrorizzata dall’incubo di una nuova chiusura delle proprie attività economiche e lavorative. Un nuovo blocco che si aggiunge al lungo periodo a cavallo tra l’inverno e la tarda primavera di questo funesto anno bisestile, che ha visto la chiusura forzata di migliaia di attività economiche nella sola città di Napoli (soprattutto del settore turistico-alberghiero, della ristorazione, dell’artigianato, del commercio e dei servizi). Imprese per lo più a carattere familiare che non hanno trovato la forza di riaprire i battenti, lasciando “per strada” un gran numero di disoccupati e tante serrande abbassate un po’ovunque.

La manifestazione pacifica e composta di domenica sera, si svolgeva proprio in contemporanea alla trasmissione televisiva “Il tempo che fa” di Fabio Fazio, che aveva, come ospite, in collegamento dagli studi televisivi di rai 3, nientemeno che il Governatore della Regione Campania De Luca. Il quale, animato della solita “verve” pseudo spiritosa e alternata al tradizionale e irrefrenabile turpiloquio da mercato del pesce,  si lasciava andare in commenti disdicevoli sui napoletani che avevano partecipato alle manifestazioni di protesta dello scorso fine settimana, contro i suoi annunciati e minacciosi provvedimenti restrittivi: un nuovo Lockdown ipotizzato dal De Luca per la sola Regione Campania. Con chiusura di tutte le attività economiche, sociali, sportive e chi più ne ha più ne metta e con la sola esclusione dell’industria alimentare, delle fabbriche e i  complessi industriali (qualora ve ne fossero ancora in Campania……!) e dei trasporti su gomma dei generi alimentari. Questi ultimi, tanto per rifornire di viveri i campani chiusi in gabbia nelle proprie case!

De Luca si dichiarava convinto, in trasmissione da Fazio, che quelle manifestazioni del venerdi precedente fossero dettate e organizzate da tre diverse componenti in concorso tra loro: pezzi della camorra napoletana; pezzi dell’estremismo della sinistra e dei centri sociali;  pezzi di neofascisti. Ai quali si sarebbero aggiunti, secondo De Luca, anche tanti pezzi  di  me..a !! Una affermazione, quest’ultima, volgare e irrispettosa, rivolta ai tantissimi manifestanti napoletani, visti come oppositori tenaci delle sue manie di protagonismo e del sedicente decisionismo gestionale.

Al Governatore bisognerebbe ricordare, o forse meglio insegnare, che estremisti di destra e di sinistra non potrebbero mai collaborare in nessuna iniziativa di qualsivoglia natura. Tanto per antichi e consolidati fattori ideologici che li vede storicamente e politicamente contrapposti. E che gli uni e gli altri, a loro volta, risultano essere, in vero, feroci antagonisti e tenaci nemici della  camorra e della criminalità organizzata. Così come è noto anche alle Forze dell’Ordine e ampiamente documentato dai trattati di Storia dei movimenti politici in Italia, dal dopoguerra ai giorni nostri. Ma si potrebbe anche ricordare al nostro distratto Governatore-sceriffo che pure la sua Salerno ( sua solo di adozione, perché il nostro é Lucano di nascita!) gli ha riservato e confezionato una chiassosa e per nulla amichevole manifestazione di protesta (con migliaia di partecipanti non proprio plaudenti né concilianti, che si erano spinti sino alla abitazione del Governatore, ma poi prontamente allontanati dalle forze dell’ordine in assetto antisommossa!) contro le misure restrittive da lui immaginate e minacciate in materia di “lockdown” . E poi stranamente ritrattate.

E a tal proposito, Signor Governatore, come mai poi le ha ritrattate queste Ordinanze Regionali così ampiamente pubblicizzate e “orgogliosamente” annunciate in pieno stile Presidente del Consiglio Conte? Non crediamo affatto che Lei sia tanto ingenuo dal volerci far credere per davvero che la decisione di ritrattare le Sue decisioni in merito al “lockdown” campano siano scaturite dalla vaghezza dei provvedimenti di “ristoro” (finanziamenti e rimborso dei danni economici prodotti alle categorie di lavoratori danneggiati dall’eventuale e  nuovo blocco delle attività) che il governo centrale avrebbe dovuto erogare agli aventi diritto? No, non può proprio passare una simile bugia. Neanche i suoi più affezionati sostenitori Le crederebbero mai!

Noi, al contrario, siamo certi che la protesta legittima, civile e sacrosanta dei cittadini e dei lavoratori napoletani contro l’ipotesi scellerata di un nuovo blocco in regione Campania delle attività economiche e delle stesse libertà individuali dei residenti, sia frutto esclusivo delle proteste, anche dure e veementi, di tanti napoletani, Salernitani, Torresi, Stabiesi e chi più ne sa più ne aggiunga di città campane che han raccolto il grido di dolore della città capoluogo e dei suoi esasperati manifestanti.

Manifestanti che si moltiplicano di ora in ora, dalla Campania in ogni parte d’Italia. Per rivendicare il diritto alla salute, le libertà individuali compromesse, il diritto al lavoro e alla libera impresa. In una parola: il diritto sacrosanto alla sopravvivenza !!

 

 

L’esasperazione della città accende la fiamma della protesta!

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Napoli fà ò pacco e lancia la DAB : la scuola d’èlite in strada!

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Prosegue la “Crociata” dell.On. Marcello Taglialatela (Campo Sud) contro le iniziative folli della Regione per l’Emergenza Covid 19.

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Per redazione Avellino. Avellino 21-12-2011 Comune e Regione firmano l'accordo per il PRU, nella foto Marcello Taglialatela ed il sindaco Galasso. Foto Carmine Bellabona

E con quest’ultimo siamo ormai giunti al nono esposto presentato alla Procura della Repubblica di Napoli dal Presidente dell’Associazione “Campo Sud”, On. Marcello Taglialatela, in ordine a presunte iniziative illegittime assunte dalla Giunta Regionale della Campania in questi mesi di Emergenza sanitaria per l’epidemia di Coronavirus.

Anche questa volta l’esposto-denuncia arriva puntuale su un aspetto davvero singolare ed oltremodo inquietante, che rischia di compromettere irrimediabilmente la salute di tantissimi cittadini campani: il divieto di ricoveri presso le strutture ospedaliere pubbliche e il contemporaneo divieto di effettuare visite mediche specialistiche ambulatoriali presso Ospedali o Distretti Sanitari Territoriali della Campania, in ragione della recrudescenza e della moltiplicazione dei contagi da Covid 19.

Ma leggiamo direttamente il testo della nota diffusa alla stampa dal Presidente dell’Associazione Campo Sud, a margine della presentazione del nono esposto all’Autorità Giudiziaria:

“Ho presentato stamane presso la Procura della Repubblica di Napoli un nuovo esposto per Interruzione di Pubblico Servizio, ai sensi dell’Art. 331 del Codice Penale, relativamente alla decisione adottata dal Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nella Sua qualità di Presidente della Unità di Crisi in tema di Covid 19, di vietare le visite ambulatoriali sia ospedaliere e sia presso i Distretti Sanitari del territorio, in violazione palese del Diritto alla Salute dei cittadini”. “La Campania -aggiunge Taglialatela- é l’unica Regione in Italia a vietare contemporaneamente i ricoveri, se non per motivi di urgenza e le visite ambulatoriali presso strutture sanitarie pubbliche. Tutto ciò in palese violazione del diritto che hanno i cittadini di curare le proprie patologie ed in violazione del diritto alla prevenzione delle malattie”. “Una vergogna -conclude Taglialatela- che non ha eguali, un vero attentato alla salute di chi abita la nostra Regione”.

Cio’ che appare ancora più drammatico, in questa fase di disorientamento generale della popolazione (soprattutto della terza età) e di impazzimento complessivo di coloro che dovrebbero avere la responsabilità delle scelte all’interno della cosiddetta “Unità di Crisi,” é senz’altro la contemporanea comunicazione degli uffici regionali preposti, del superamento dei limiti di budget contabile per la spesa sanitaria dei Centri Medici Accreditati. E cioè, quegli ambulatori specialistici, Centri diagnostici, laboratori di analisi cliniche convenzionati con il Servizio Sanitario della nostra regione che, in virtù del blocco annunciato delle prestazioni in regime di accreditamento, hanno sospeso le prestazioni diagnostiche per i cittadini. Spargendo benzina sul fuoco di una situazione già esasperante che vede gli assistiti della regione Campania bisognevoli di cure, impossibilitati a rivolgersi al Servizio pubblico, in virtù delle ultime e contestuali decisioni assunte dalla regione di blocco dei ricoveri in ospedale o il divieto di effettuare  visite specialistiche presso le strutture territoriali delle ASL (con la improbabile speranza di contenere i contagi da Covid 19). Circostanza davvero scellerata quest’ultima, che costringe gli ammalati a non avere altre alternative se non quella di pagare per intero le prestazioni sanitarie necessarie nei centri medici privati. Una situazione paradossale se si pensa che proprio in questo momento di emergenza sanitaria, le esigenze di tutela della salute pubblica dovrebbero consentire un approccio quanto meno facilitato, libero e meno traumatico verso i presidi sanitari, in specie pubblici.

Ed invece si gioca sulla pelle dei cittadini rendendo assolutamente impossibile un contatto anche solo informativo con la Sanità Pubblica. Come se ci si ammalasse solo di Covid e, d’un tratto, non esistessero più pazienti oncologici, nefropatici, cardiopatici e chi più ne ha più ne metta di soggetti con patologie gravi e bisognevoli di assistenza medica e infermieristica continuativa.

Una situazione ormai senza più controllo. Una sanità allo sfascio. Funzionari e Dirigenti Amministrativi sprovveduti e piegati alla volontà dei politici. Senza dignità e senza professionalità adeguata ai compiti delicatissimi che li attendono. Basterebbe ricordare gli argomenti sollevati dalle altre otto precedenti denunce-esposti presentati all’Autorità Giudiziaria su tematiche connesse all’emergenza sanitaria di questi mesi. Dall’acquisto dei tre ospedali prefabbricati Covid, piazzati nei parcheggi degli Ospedali di Napoli, Salerno e Caserta e ancora chiusi o parzialmente/diversamente utilizzati. Con risorse pubbliche andate in fumo e diversi funzionari e amministratori pubblici già inquisiti per procedure di gara ai limiti della decenza e della formale legittimità degli atti; per passare alle forniture di apparecchiature medicali per la rianimazione non rispondenti alle caratteristiche richieste e quindi non utilizzabili e tante altre questioni sollevate, di pessima gestione della sanità pubblica e di sperperi ripetuti di risorse finanziarie.

E tutto questo per assistere alla “Caduta degli Dei”. Coloro che si erano pavoneggiati dietro una “perfetta macchina da guerra” che aveva contrastato il peggior nemico della salute pubblica del nuovo millennio: Il Covid 19, rintuzzato, sbaragliato e messo in fuga dal territorio regionale, nella scorsa estate, con l’ausilio di un potente esercito campano di “illustri” scienziati e consulenti, guidato da uno sceriffo onnisciente e senza paura.

Lo stesso sceriffo che oggi, vinte la elezioni regionali ma in piena nuova esplosione della pandemia, (che ha portato la Campania tra le regioni più contagiate d’Italia) brancolando nel buio dell’inefficienza e del pressappochismo procede, nella sua azione testarda e dispotica, con provvedimenti sempre più discutibili ed inefficaci. Se non addirittura dannosi per la collettività. Proprio come nel caso del blocco dei ricoveri negli ospedali pubblici, piuttosto che la chiusura delle scuole primarie della regione.

Ed abbiamo ragione di temere che, a breve, altre Ordinanze emergenziali, ancora più odiose e penalizzanti saranno poste in essere con foga ossessionante e “riparatrice”. Provvedimenti che finiranno per danneggiare oltremodo le popolazioni campane. Le proprie abitudini, la vita sociale ed economica delle comunità.

Che il buon Dio ci aiuti !!

 

…….E se fosse la mascherina il vero virus?

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LE INTERVISTE DI CAMPO SUD : Tony Fabrizio intervista in esclusiva il Professor Giulio Tarro !!

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Gli asini al potere !

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Domanda: alcune regioni di sono assuefatte ai DCPM del governo mentre altre , tra cui la Campania, avendo la “fortuna” di avere dei presuntuosi, perché ciucci, al potere hanno subìto provvedimenti più restrittivi. Presumibilmente, per il bene dei malcapitati residenti. Oggi, statistiche alla mano, quali sono le differenze tra le regioni presuntuose e quelle obbedienti? In termini di contagio nessuna o quasi. Ma al costo irreparabile di aver distrutto, o lo stanno facendo in queste ore,  fette di economia portando alla fame ed alla disperazione migliaia di famiglie. Come se non bastasse, gli asini hanno individuato nella scuola un centro di contagio, a dispetto di tutte le rilevazioni in assoluto e statistiche che raccontano il contrario. Così come hanno individuato nei trasporti prima,  e dopo nel mondo nella  scuola, comportamenti inadeguati degli studenti che avrebbero causato taluni  focolai un po’ ovunque.  Così, a cuor leggero e senza giustificazioni scientifiche, hanno deciso di chiudere le scuole fino alla fine di ottobre. Qualcuno potrebbe obiettare che se il popolo li ha votati (eccome) ora si goda quelli che ha scelto! Naturalmente questo modo di pensare è certamente sbagliato ma, tuttavia,  bisogna che il governo, oltre a tutti i demeriti già accumulati, non aggiunga anche le facoltà che concede a chi non capisce quello che sta facendo di sbagliato. Tanto in omaggio alla propria smisurata vanita’ e, di fatto, annullando gli effetti delle misure governative. Mattarella ed il governo prendano atto (che è imperativo categorico) in questo momento, di liberare il paese da dannosi protagonismi sulla pelle della gente, commissariando, ove possibile, gli asini in azione. Tanto per assicurare al popolo direttive  uniche che tengano conto del quadro generale e non al proprio insignificante particolare. Liberateci dagli asini, salvateci la vita, il lavoro ed il sapere dalle scorribande fanciullesche ed ignoranti di chi è seduto su poltrone di grande responsabilità e che non gli competono. Gli asini nelle stalle ed il sapere al potere. Noi da parte nostra non crediamo di poter fare di più.  La misericordia di Dio possa illuminare le azioni e le scelte di Conte e Mattarella, liberandoli dalle alchimie politiche che frenano la rinascita del nostro Paese.