venerdì, Gennaio 10, 2025
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Esposito (Campo Sud): “scarcerazione Zagaria decisione irresponsabile del Governo”

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“La scarcerazione “causa coronavirus” di boss mafiosi e, nella nostra regione, di uno dei più pericolosi capi dei Casalesi é una decisione irresponsabile del Governo, molto pericolosa per la riorganizzazione dei clan ed offensiva per le vittime delle mafie, per i loro parenti per le forze dell’ordine e dei magistrati che le combattono, un pessimo ed incomprensibile segnale di debolezza” É quanto afferma in una nota Bruno Esposito storico esponente della destra napoletana e tra i fondatori della associazione Campo Sud, solidarizzando con l’Associazione Vittime del dovere che in un loro comunicato avevano stigmatizzato il provvedimento di liberazione dei boss che ha visto in Campania la scarcerazione del boss dei Casalesi Pasquale Zagaria.

Taglialatela (Campo Sud): “nostre donazioni deliberate ufficialmente dal Cardarelli”

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“Con atto ufficiale n. 342 del 20 aprile 2020 del Direttore Generale dell’azienda ospedaliera Cardarelli di Napoli, l’ufficio Patrimonio dello stesso ospedale ha formalmente accettato le erogazioni liberali raccolte in queste settimane dalle associazioni Campo Sud e Solid Onlus.
Con quei fondi, ricordiamo, saranno acquistate tute antivirali certificate, da destinare agli operatori sanitari della struttura”.
È quanto fa sapere in una nota l’on. Marcello Taglialatela a margine dell’atto ufficiale con cui il Cardarelli ha recepito le donazioni.

Taglialatela (Campo Sud): “nella tradizione della destra sociale meridionale inviato documento a De Luca per il rilancio e la difesa del Sud”

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“L’associazione Campo Sud ha inviato al Presidente della Regione un documento articolato in una serie di proposte finalizzate a realizzare in Campania migliori condizioni per la ripresa sanitaria, sociale, economica ed occupazionale.
Nella tradizione politica della destra sociale meridionale offriamo il nostro contributo per il rilancio e la difesa del Sud.

Le proposte toccano i seguenti temi:

1) DIFFUSIONE dei dispositivi di sicurezza per tutto il personale medico e sanitario;

2) ADDESTRAMENTO personale ARPAC;

3) RIAPERTURA degli ambulatori ospedalieri;

4) POTENZIAMENTO della rete pediatrica;

5) DISTRIBUZIONE voucher per attività sportive;

6) SOSPENSIONE del Patto di Stabilità per aumentare la spesa;

7) ELIMINAZIONE dei vincoli per uso fondi UE;

8) EROGAZIONE contributi in conto esercizio per lavoratori autonomi e piccole imprese;

9) CREAZIONE voucher turistici per cittadini stranieri;

10) ANTICIPAZIONE fondi per Aziende Termali”.

E’ quanto fa sapere in una nota il Presidente della associazione culturale Campo Sud, on. Marcello Taglialatela.

Si allega documento inviato al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.

DOCUMENTO ASSOCIAZIONE CampoSud

CampoSud: “Raccolti 30.000 € per Ospedale Cardarelli. Acquistiamo 2.500 tute antivirali”

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“La campagna di solidarietà avviata dalle Associazioni CampoSud e Solid Onlus, in favore dell’Ospedale Cardarelli, ha raggiunto la cifra di circa 30.000 con la quale saranno acquistate 2.500 tute antivirali”.
Lo fa sapere in una nota l’associazione culturale per voce del proprio Presidente on. Marcello Taglialatela.
“Da napoletani e da rappresentanti della Destra Sociale vogliamo esprimere un sincero grazie a quanti hanno contribuito alla nostra iniziativa a favore dell’azienda ospedaliera Cardarelli.
Siamo concretamente al fianco dei medici, degli infermieri, dei volontari e di tutti gli operatori del comparto sanità che combattono in prima fila per salvare vite umane.
La raccolta fondi continua e le modalità per aderirvi sono indicate sulla nostra pagina facebook al link: https://www.facebook.com/CampoSud/”.
Conclude la nota dell’on. Taglialatela.

I tecnici di Conte: roba da piangere

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I tecnici che dovrebbero governare la “ fase due”: ci sarebbe da ridere se non fosse drammatico
Sembra ancora una volta che si stia operando con grande artigianalità senza una strategia a breve, medio e lungo termine. Quali imprese devono partire e con quali modalità, sono tutti elementi di quello che i tecnici conoscono bene e che si chiama PROGETTO.
Il progetto non si fa quando cominciano i lavori ma prima, molto prima.
Farlo prima serviva a poter programmare l’avvio e consentire alle imprese, piccole e grandi, di adeguarsi e capire anche loro come farlo, con quali mezzi e con quali risorse.
Il progetto poteva e doveva essere avviato da subito perché un politico con una strategia deve affrontare l’emergenza e contemporaneamente pianificare la ripresa.
Invece apprendiamo dall’avvocato Conte che ovviamente di progetti, di strategia ed in senso più ampio (di politica capisce poco, tranne la furbizia di saper galleggiare ), che ha costituito il 10 Aprile 20 “un team” per studiare.
Abbiamo un paese di professionisti in pigiama che avrebbero potuto e dovuto gratuitamente e nell’interesse comune lavorare ad un progetto ed invece…..abbiamo fatto un team di professori universitari ,i soliti professori universitari,mediamente gente scollegata dalla realtà e dal mondo che potrà fare solo altri danni.
Ahi serva Italia ….

Eurobond, Mes e Coronavirus: le falsità di un novello azzeccagarbugli!

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Adesso si è superato ogni ragionevole limite di tolleranza e di sopportazione nei confronti di questa “banda di musica” di pericolosi improvvisatori e mistificatori che governano il nostro sempre più disorientato Paese.
Ormai non basta più a Giuseppi Conte utilizzare le reti RAI come megafono delle sue insulse Telenovelas che vanno in onda sempre con un programmato ed estenuante ritardo, al fine di suscitare pathos e far crescere l’interesse dei telespettatori sui contenuti della conferenza stampa (interesse che si sgonfia prontamente per la miserevole inconsistenza degli argomenti e delle notizie già abbondantemente diffuse).
Ora va in scena, condito da una inusuale trasmissione a rete unificate, il “turpe soliloquio” con tanto di livorosa falsità nei confronti dei Leaders dei partiti di opposizione e, segnatamente, di Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Accusati in tv, avanti a milioni di telespettatori interessati, loro malgrado, ad ascoltare le notizie sulla pandemia e la conseguente crisi economica che attanaglia il Paese, di aver approvato con tutto il Governo di Centro-Destra a suo tempo guidato da Silvio Berlusconi, il cosiddetto MES (Fondo Salva Stati), proposto e confezionato dalla Commissione Europea nel lontano 2012, quando, al contrario e più precisamente, alla guida del Governo Italiano vi era Mario Monti.
Peccato, per Conte, che nel 2012 la coalizione di Centro Destra non era più al governo del Paese da oltre un anno e che, al contrario, fu proprio il Presidente del Consiglio Monti e tutto il suo governo di cosiddetti tecnici, a promuovere e sostenere convintamente l’adesione dell’Italia allo “strumento finanziario” del MES, rigidamente controllato e sponsorizzato dal sistema bancario dei Paesi Europei più industrializzati e dalla finanza internazionale.
Fondo Salva Stati o MES, che dir si voglia, che l’attuale Governo Giallo-Rosso presieduto dal Professor Conte è chiamato a ratificare (o eventualmente a respingere o modificare, come chiedono le opposizioni) in via definitiva proprio in queste settimane, secondo il calendario di lavoro della Commissione Europea.
E questo elemento costituisce l’auspicio dei paesi del nord Europa, con a capo Olanda e Germania che in queste ore propongono con forza e spingono per una accelerazione della ratifica del MES per utilizzarla proprio in occasione degli effetti devastanti della pandemia di Coronavirus ed offrirla quale soluzione immediata per attingere ai finanziamenti capestro del MES ed imporli all’Italia, alla Spagna e alla stessa Francia, per fronteggiare adeguatamente la grave crisi sanitaria seguita alla pandemia e reperire le ingenti risorse finanziarie indispensabili per sostenere l’economia dei Paesi risultati al momento maggiormente colpiti.
Come appare chiaro, l’argomento è molto caldo e delicato. Anche all’interno delle forze di maggioranza che registrano posizioni diversificate e contrastanti. Uno scenario impervio e scivoloso che evidenzia ancor più lo stato confusionale di Conte, ormai più che consapevole della sua personale insipienza sul fronte interno e della contemporanea e scarsa considerazione dei vertici dell’Unione Europea nei suoi confronti e nei confronti dei suoi Ministri Economici, cui sono state bocciate sistematicamente le soluzioni alternative al MES avanzate dal Governo Italiano. ( Istituzione di Eurobond; applicazione dei finanziamenti del MES senza condizioni previste dal Regolamento del Fondo etc).
E’ evidente, pertanto, che l’Esecutivo Giallo-Rosso si trovi improvvisamente di fronte ad una strada che si presenta con una forte e impervia salita, ove occorrerebbe lo sforzo univoco e incondizionato di tutte le forze politiche presenti in Parlamento, per spingere tutti nella stessa direzione e raggiungere la sommità in tutta fretta.
Obiettivi auspicabili e più volte rimarcati anche dal Presidente della Repubblica, cui le opposizioni di Centro-Destra avevano aderito con convinzione e senso di responsabilità, per superare le gravi criticità prima possibile e nel migliore dei modi.
Un percorso virtuoso che, al contrario e in maniera troppo eclatante e sconsiderata, Conte ha inteso interrompere bruscamente e irrimediabilmente. Sbagliando modi e tempi della sua rozza esternazione televisiva, per altro senza contradditorio e diritto di replica per i due leaders del Centro-Destra.
Denigrare e colpire avversari politici facendo ricorso a palesi falsità e menzogne gratuite, costituisce un metodo francamente meschino che non può essere tollerato ne tantomeno giustificato dalla frustrazione e dalla gravità del momento.
La scomposta reazione di Conte, a nostro avviso, testimonia con tutta evidenza la fragilità e l’insipienza dell’uomo e più ancora e più gravemente, la palese inadeguatezza dello Statista.
E tutti coloro che hanno a cuore le sorti dell’Italia sono consapevoli che con tali lacune non si può governare un grande Paese. Per di più, gravemente ammalato!

Vera Pasqua all’Italia

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Tutto è compiuto. Il Coronavirus di cui nulla sapevamo e poco siamo riusciti a sapere sembra volere farci andare oltre. Ci sono ancora contagi, altre morti, i positivi asintomatici continuano a portare in corpo ed in giro questo nemico ma non ci è dato sapere perché un asintomatico non ha diritto al tampone. Così come ancora non abbiamo saputo – se mai sapremo – per quanto tempo questo nemico è in grado di nuocere e di contagiare.
Ma il Governo ha detto che la paralisi della Nazione non può essere prolungata oltre, che bisogna ripartire, anche se non sappiamo bene per andare dove e soprattutto con chi. La morte non fa più notizia, non deve, ma si continua a morire in centinaia, anche senza coronavirus. O chissà cos’altro. Non lo sapremo mai: ai morti non si fa tampone, né autopsia. Si nega loro persino l’ultimo saluto. La curva “poi” scende, ma non si canta vittoria, “poi” si ordinano le mascherine che si sarebbero dovute ordinare prima – rigorosamente tramite la bluffata Consip – anche se gli esperti non sono riusciti a stabilire se e quali servono davvero e senza curarsi di provvedere prima a reperire respiratori destinati a coloro che “poi” avrebbero dovuto indossare le famose, o famigerate, mascherine. Questa è l’ora del “poi”, divenuto ormai tempo di governo, intanto che si chiamano “eroi” – forse pesano di meno sulla coscienza qualora se ne possedesse una – i cento medici trovatisi a combattere, o meglio, improvvisati(si) lottatori contro questo nemico ufficialmente annunciato e istituzionalmente ignorato.
Intanto che si programma la fase 2, sembra che Covid-19, col quale – dicono – dobbiamo imparare a convivere, si adegui ai nostri modi e ai nostri tempi: tutti chiusi in casa e lui ci ha dato tregua, ha colpito quel capellone unico e “fuoriuscito” di Boris Jhonson che da subito ha avuto le idee chiare al riguardo, forse folli, ma se l’immunità di gregge dovesse funzionare lui potrà dire di aver dato il buon esempio e pure di essere stato tra i primi. Se gli anziani, mascherati da portatori di patologie pregresse e immunodepressi, sono di gran lunga meno numerosi dal 31 gennaio, la fase 2 prevede anche l’incentivazione dell’aborto chirurgico. Ma a voler ricordare il discorso di Rockefeller all’assemblea dell’ONU circa il dimezzamento della popolazione mondiale si passa per complottisti. Lo stesso dicasi per Emma Bonino, ieri “interrutrice” volontaria di involontarie gravidanze con pompe di biciletta e oggi senatrice della Repubblica Italiana, ultimamente annoverata tra i “grandi d’Italia” finanche da Papa Francesco. Recluso anch’egli, come sempre, tra le mura del Vaticano, silenziato e silente come tutti. Colui che non proferisce parola sulla chiusura delle chiese e sulla sospensione dei riti ecclesiastici, compresi quelle della Pasqua che è rinascita autentica e vittoria vera sulla morte. Un Vicario che si adegua ai decreti, non alle leggi, di uno Stato che non è suo e che ci regala la spettacolarizzazione della preghiera in una Piazza San Pietro insolitamente vuota, davanti al Crocefisso ligneo miracoloso che nulla ha potuto contro la consueta mancata genuflessione del Pontefice, legno che ha resistito a incendi, ha sconfitto pesti, ma stavolta non ha retto alla romana pioggia scrosciante. E per la Chiesa allora come per i Cristiani ora simbologia e semiotica sono pilastri e scienze significative.
Chissà quale il significato del religioso silenzio circa la chiusura dei porti: non perché si fomenta il commercio di essere umani e si rischia di importare “bombe umane” provenienti da angoli della Terra dove si perde la vita per malattie da noi completamente debellate, ma perché l’Italia, terra appestata e contagiata, può essere terra di morte per i nuovi arrivati. Come se si potesse morire solo fisicamente. Da questa Italia uccisa ed ammazzata persino dai sui figli facenti funzioni di padri putativi, ma che stenta a morire si alza forte il grido di reazione di chi resiste per continuare ad esistere, di chi lotta e non si arrende, di quella parte d’Italia obiettivo privilegiato della pandemia e di quella parte restante capro espiatorio e accusatorio che nonostante tutto lavora e si ingegna, studia e raggiunge i risultati, solidarizza e fraternizza e inventa la spesa sospesa in questa Nazione dalla vita sospesa ed il panaro della solidarietà, essenza vera ed autentica del fare bene il bene, che nessun accademico o cattedratico potrebbe pensare mai. Per cui auguri di una Pasqua autentica, come quella di Cristo che ha sconfitto la morte e ci ha liberato dalle oscure tenebre, dagli Iscariota traditori di madre e Patria, quelli della Risurrezione vera perché possa l’Italia, come Gesù Cristo, continuare a vivere in eterno.

I media di sinistra all’assalto della Regione Lombardia

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ATTILIO FONTANA PRESIDENTE REGIONE LOMBARDIA

Le televisioni comuniste Rai 3 e La 7 sostenute dal loro giornale di riferimento La Repubblica e dal sindaco Sala stanno scatenando la magistratura guidata da Gherardo Colombo contro la regione Lombardia. Ora io non sono nella condizione di entrare nel merito del problema ma mi chiedo dove sono le televisioni di destra (Berlusconi batti un colpo) ovvero i giornalisti di destra delle testate pubbliche, ovvero i medici dell’ordine dei Medici dei capoluoghi della Lombardia per rispondere a quello di Milano che sta scatenando il caso. Come al solito un ben oleato meccanismo sta muovendo i primi passi per infangare e delegittimare gli amministratori di destra nel silenzio della politica di sinistra: ecco spiegato come poi ci vogliono 50 anni per incarcerare un Battisti qualunque. Come al solito siamo messi male.

Coronavirus. La Fifa interviene su contratti e mercato

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Saranno prorogati i contratti dei calciatori in scadenza fino al termine effettivo della stagione e la Fifa porrà in essere gli interventi divenuti necessari in mancanza di accordi condivisi sugli stipendi dei calciatori.
Inoltre sarà prevista flessibilità sulle finestre di calciomercato.
Sono queste le decisioni prese nelle scorse ore dalla “Federazione internazionale di calcio” allo scopo di far fronte ai disagi provocati dal coronavirus in tutto il mondo.

CampoSud: “De Luca kapò, solo in Campania vietata la vendita di pizze a domicilio. Avviata raccolta firme”

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“Abbiamo avviato una campagna di raccolta firme sulla piattaforma change.org “Liberiamo la Pizza! Consegne a domicilio a prezzi popolari” per chiedere al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca di consentire nella nostra Regione la riapertura delle pizzerie esclusivamente per la consegna a domicilio.

Ci siamo fatti portavoce, in questo, delle associazioni di categoria, del mondo civico, dei cittadini e delle istituzioni che chiedono che questo processo sia avviato. In questo modo resterebbe inalterato il “movimento” dei cittadini e le relative condizioni di sicurezza, ma si garantirebbe la ripresa economica ed occupazionale per migliaia di persone. Siamo sicuri che questa proposta di buon senso sarà accettata e diverrà operativa”.

E’ quanto dichiara in una nota il Presidente della associazione Campo Sud on. Marcello Taglialatela.

Di seguito il testo della petizione che può essere sottoscritta al link http://chng.it/jnv5R7Spqm

Caro presidente De Luca,

La regione Campania è stata l’unica su tutto il territorio nazionale ad aver vietato la possibilità di consegna a domicilio di pasti. Questa decisione, probabilmente presa nell’obiettivo di frenare il contagio del Covid-19, ha determinato una crisi profonda in un settore che nelle altre regioni continua a funzionare ed a garantire lavoro. L’associazione Campo Sud si è fatta promotrice di una iniziativa che coinvolga civismo, cittadini, istituzioni, operatori del settore e consumatori. Siamo ben consci che non si possano dare pericolosi segnali di “allentamento” delle misure prese. Ci poniamo però l’interrogativo della gestione del “dopo” e della necessità di fare ripartire gradualmente un intero settore. Da qui nasce la nostra proposta. Dopo aver consultato gli organismi rappresentativi dei pizzaioli Le chiediamo di voler riconsiderare le precedenti decisioni e di consentire in Campania la riapertura delle pizzerie esclusivamente per la consegna a domicilio. In questo modo resterebbe inalterato il “movimento” dei cittadini e le relative condizioni di sicurezza, ma si garantirebbe la ripresa economica ed occupazionale per migliaia di persone. La pizza, riconosciuta dall’UNESCO come bene immateriale dell’umanità, non solo rappresenta Napoli nel mondo, ma costituisce un tipico alimento economico. Per questo motivo abbiamo anche suggerito alle associazioni di praticare prezzi ancora più popolari del solito. Proprio per venire incontro alle difficoltà economiche del momento. Speriamo che questa nostra proposta venga da Lei accolta e che alla stessa si possa dar seguito operativamente.