venerdì, Gennaio 10, 2025
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Cassa integrazione in deroga: cento nuove richieste al giorno dalle imprese campane

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Le richieste di Cassa Integrazione in Deroga continuano ad aumentare in maniera esponenziale e preoccupante da parte delle imprese campane, sino a raggiungere, in quest’ultima fase, oltre 100 richieste giornaliere inviate alla piattaforma regionale per l’inoltro all’INPS. I settori più in difficoltà risultano essere quello dei servizi, il commercio e la consulenza aziendale. Le imprese regionali che hanno avanzato richiesta di Cassa in Deroga per i propri dipendenti sono fino a questo momento circa 20 mila. Per un totale di 115.000 lavoratori che attendono di percepire l’erogazione della Cassa Integrazione in deroga.

Cultura a Napoli: Una buona notizia, riapre Cappella Sansevero

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Dopo la chiusura di oltre tre mesi imposta dall’emergenza virus, riapre al pubblico il Museo di Cappella Sansevero, con le sue splendide opere d’arte a far da cornice alla “perla” del Cristo Velato, la scultura marmorea del Maestro Giuseppe Sammartino che ha fatto registrare ben 760 mila visitatori nel corso dell’ultimo anno e una media di mezzo milione di appassionati di ogni parte del mondo, negli ultimi cinque anni.
I visitatori potranno accedere al Museo ricavato nella Cappella del sontuoso fabbricato seicentesco che fu di proprietà Raimondo Di Sangro, Principe di Sansevero, tra i primi Illuministi e uomo di arte e di scienze, inventore e letterato, profondo conoscitore del corpo umano e dei suoi segreti, in gruppi di 35 persone per volta. A partire dalla mattina alle 10 e sino alle 19, dal Mercoledi alla Domenica compresa, previo prenotazione on line.

La vittoria dell’appartenenza. Il Napoli ha battuto ai rigori la Juventus, conquistando la sua sesta Coppa Italia.

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Finale coppa Italia Napoli juventus in foto la premiazione

Una vittoria di squadra, di società, di Gattuso. Una vittoria che può essere il viatico per una stagione che per come si erano messe le cose, sembrava oscura e non promettere nulla di buono.

Gran parte del merito va attribuita a due attori: il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, che ha avuto il coraggio di mandare via il pluridecorato Carlo Ancelotti e l’attuale allenatore Gennaro Gattuso.

Il suo spirito di sacrificio, il suo senso del lavoro, i suoi valori morali hanno condotto la squadra partenopea a una lenta ma costante risalita che ha avuto il suo apice nella conquista di questo trofeo, battendo gli avversari di sempre.

Una vittoria per la verità mai messa in discussione grazie al modo in cui era messa in campo la squadra e anche grazie alla scarsa vena di Ronaldo e compagni. Una partita che è lo specchio del tipo di intendere il calcio di Gattuso: sacrificio, attenzione e sfruttamento delle occasioni. Eccole le occasioni: per poco Milik con il suo destro a giro sparato al cielo nel secondo tempo ci ha fatto mordere le mani perché se Mertens, che ha rinnovato fino al 2022, avesse avuto quella palla chissà forse avremmo risparmiato la lotteria dei rigori.

I troppi pali (Insigne, Elmas), le eccezionali parate di Buffon (il suo canto del cigno), non hanno comunque scalfito di una virgola la certezza che il trionfo potesse non avvenire.

E cosi è stato.

Nota stonata di una splendida serata di calcio, purtroppo senza pubblico, la scelta di un cantante ai più sconosciuto, che non conosce il canto degli Italiani, lo avrei evitato.

Forza Napoli Sempre

La Polizia Locale di Napoli: Piazza Garibaldi fuori controllo. Pericoli per la incolumità degli agenti.

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Una denunzia forte e accorata della Polizia Locale del capoluogo campano in ordine alla situazione di grave degrado urbano e di pericolo costante che vivono i residenti di Piazza Garibaldi e le aree adiacenti del quartiere Vasto, per la presenza incontrollabile di decine di migliaia di extracomunitari provenienti da oltre 20 paesi diversi e dediti ad ogni tipo di attività illegale con obiettive difficoltà di gestione e contrasto dei fenomeni criminosi,registrati in continuo  e pericoloso aumento esponenziale dalle forze dell’Ordine. Continue le minacce ai residenti che provano a ribellarsi a questa presenza massiccia, feroce e incontrollabile; diverse e ripetute le aggressioni che si registrano anche a danno delle forze di Polizia   chiamate ad intervenire per il contrasto di reati perpetrati anche in pieno giorno e in pubblico, tra il terrore generale. Sono  molti mesi che si rappresenta la situazione ormai ingovernabile e fuori controllo ai vertici dell’Amministrazione comunale, Prefettura e Questura di Napoli. Occorrono interventi straordinari con l’impiego, a supporto, di reparti speciali dell’Esercito. Ma occorre soprattutto identificare i soggetti più pericolosi e rispedirli nei paesi di origine. Cio’ perchè si tratta prevalentemente di soggetti privi qualsivoglia permesso di soggiorno, dediti a traffici illeciti quali  sfruttamento della prostituzione,  spaccio di stupefacenti furti, rapine e  borseggi e ogni genere di reato contro il patrimonio. Per non parlare della violenza inaudita che sono capaci di manifestare in ripetute zuffe tra diverse etnie presenti nella zona del Vasto, per il controllo delle attività illecite. E’ una situazione inaudita e paradossale che, probabilmente e inspiegabilmente, nessuno ha voglia e interesse a contrastare. E la popolazione residente è letteralmente in balia di criminali incalliti fra il disinteresse generale degli Enti preposti. E’ una situazione gravissima che non riusciamo più a sostenere. Anche fisicamente e psicologicamente siamo fortemente provati e sotto pressione. Quanto potrà durare questa ipocrisia diffusa e questo schifo di falso buonismo? Ci domandano allontanandosi i caschi bianchi della Polizia Locale.

Manifestazione di solidarietà dei sindacati agli Agenti Polizia Penitenziaria del carcere di Santa Maria Capua Vetere.

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Venerdi 19 Giugno sarà tenuta una manifestazione di solidarietà agli Agenti della Polizia Penitenziaria di Santa Maria Capua Vetere (CE) indetta dalle sigle sindacali unite per stigmatizzare le condizioni di lavoro precario dei lavoratori per la cronica carenza di personale, le condizioni di sicurezza inadeguate con aggressioni ripetute da parte dei detenuti, l’inadeguatezza delle misure di sicurezza e protezione del personale dipendente.

La manifestazione avrà luogo Venerdi 19 Giugno presso il Piazzale antistante la Casa Circondariale di S. Maria Capua Vetere a partire dalle ore 10.

sondaggi ultim’ora: crescono la lega e m.5 stelle. in flessione pd e fratelli d’Italia.

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Torna a crescere la Lega nei sondaggi. Per la seconda settimana consecutiva il carroccio rafforza il proprio trend di crescita attestandosi al 26.7 %. (+0.5)

Perde consensi il PD che si attesta al 20.1% (-0.5%), così come Forza Italia che scende al 7% (-0.1). Piu’ forte la discesa di Fratelli d’Italia che si attesta al 14.3% (-0.7)

Positivo il dato dei 5 stelle che raggiungono il 15,8% (+03%)

Sostanzialmente stabili gli altri partiti minori con tendenza a perdere qualche decimale.

Napoli città in balia dei centri sociali. Una anomalia non più tollerabile !!!

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Terminata la terribile fase 2, con la progressiva ripresa delle attività e il ritorno alla sostanziale normalità, si é prodotto quasi all’unisono nelle città italiane, una sorta di “grande impazzimento”che ha letteralmente investito soprattutto le giovani generazioni, con pericolosi atteggiamenti di rifiuto delle normative anti contagio emanate dal Governo centrale o dagli Enti Locali attraverso il gran numero di Ordinanze prodotte, spesso contraddittorie o sovrapponibili.

Era del resto prevedibile questa voglia irrefrenabile di ritorno alle consuete e tradizionali abitudini “socializzanti,” soprattutto nei giovani e dopo circa tre mesi di “clausura” forzata.

Tuttavia il buonsenso é prevalso un pò ovunque e i comportamenti troppo rilassati, gli assembramenti sconsiderati e senza senso, soprattutto nei fine settimana e sino alle prime luci del nuovo giorno, sono rientrati nell’alveo del comprensibile e necessario rispetto delle norme e dei comportamenti di contrasto del contagio da coronavirus.

Notevole e oltremodo delicato, in questa fase, il dispendio di energie profuso dalle Forze dell’Ordine chiamate a far rispettare le norme di sicurezza igienico-sanitarie e gli orari di chiusura degli esercizi pubblici (bar, pub e locali notturni) nonché i divieti di assembramento e gli atteggiamenti di promiscuità e contatti ravvicinati tra gli appassionati della “movida” notturna.

Questa sostanziale condivisione (magari con qualche mugugno) e la consapevole osservanza delle norme di comportamento anti covid 19 si é registrata un pò ovunque nel nostro Paese, tranne che a Napoli. Città nella quale l’improvvisa euforia del dopo “Lockdown” sembra non essere affatto rientrata o mitigata adeguatamente. Anzi, al contrario. Crescono in maniera esponenziale le manifestazioni di rifiuto delle Ordinanze con le scrupolose norme di comportamento da seguire tassativamente nel corso dei fine settimana e nel tempo libero. Si é addirittura arrivati allo scontro corpo a corpo con le Forze di Polizia in diverse zone della città, con i centri sociali impegnati in manifestazioni plateali di insofferenza e contrasto attivo delle normative vigenti. E con il netto rifiuto di ottemperare alle contestazioni dell’Autorità di Pubblica Sicurezza, così come accaduto Domenica scorsa in Piazza Bellini, ove si è passati rapidamente dalle ingiurie alle minacce e quindi all’aggressione fisica nei confronti degli Agenti di Polizia. Con la difesa ad oltranza di tre esagitati che avevano rifiutato di fornire le proprie generalità, nonostante fossero stati individuati come i maggiori responsabili degli illeciti comportamenti. Risultato della zuffa: 11 Agenti di Polizia contusi con traumi significativi e  prognosi di guarigione dai 3 ai 20 giorni. Oltre a cinque autovetture del 113 seriamente e visibilmente danneggiate dai manifestanti dei centri sociali.

il grave accadimento può esser fatto risalire ad un episodio isolato? Si è trattato di un caso fortuito e sperabilmente prodotto da una voglia irrefrenabile di trasgressione? A detta dei cittadini residenti in Piazza Bellini e zone limitrofe, certamente no! E’ purtroppo prassi comune e abitudine antica quella di prendere letteralmente “in ostaggio”e occupare manu-militari quelle aree del Centro Storico di Napoli, con tutti i malcapitati che vi abitano, e sottrarre loro ogni minima garanzia di libertà individuale, con intere notti passate necessariamente insonni o prudentemente tappati nelle proprie abitazioni. E’ questa una vecchia storia di disagio e di sopruso vissuta dai residenti che, in periodo di post  emergenza sanitaria, con un virus ancora non completamente debellato, riveste un carattere ancora più inquietante e drammatico. Per tutti!

Ma é altrettanto pericolosa la piega autoritaria e violenta di questi centri sociali che agiscono nel più completo disinteresse delle norme di civile convivenza. Protetti irresponsabilmente da una Amministrazione Civica compiacente e silente. Come dimostra eloquentemente la presenza di personaggi politici di primo piano dell’Amministrazione Comunale, postisi ineffabilmente  al capo dei cortei dei centri sociali e protestando contro il presunto atteggiamento ostile e prevaricatore delle Forze di Polizia.

A Napoli diremmo: “Cornuti e mazziati”. Ma nel frattempo la città é in agonia. Ed é sempre  ostaggio della delinquenza più aggressiva. Come dimostrano altre  gravi situazioni ormai non più sotto controllo delle Forze dell’Ordine. Dal Centro Storico alla casba di Piazza Garibaldi; dal Vasto al centro del Vomero; da  via Aniello Falcone ai baretti di Chiaia; a Mergellina.

Finale Coppa Italia 2020 : Napoli e il Napoli ad un passo dalla felicità !!

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Superata non senza qualche comprensibile affanno la semifinale di Coppa Italia, il Napoli si appresta a giocare la partita dell’anno con La Juventus, la sua rivale di sempre.

Se vogliamo attenerci alle sole sfide della stagione in corso, il bilancio tra le due squadre pende sostanzialmente a favore del Napoli. Con la gara del girone di andata giocata a Torino e persa rocambolescamente e solo in pieno recupero, causa una sfortunata autorete di Kalidou Koulibaly , dopo una entusiasmante rimonta degli azzurri dal 3 a 0 per la Juve al 3 a 3. Risultato sorprendente che aveva annichilito l’undici zebrato, con reti di Manolas, Lozano e Di Lorenzo.

Il ritorno poi, certamente più soddisfacente per i colori azzurri, vedeva la squadra di Sarri soccombere per due reti ad una, con reti di Piotr Zielinski e Insigne.

Dunque risultato complessivo di tutto rispetto, pur se brucia ancora tanto quell’autorete dell’ultimo minuto del difensore senegalese all’andata, circostanza sfortunata che, in qualche modo, ha condizionato negativamente l’andamento della squadra del Napoli nel campionato in corso.

Ma contro ogni valutazione statistica o di merito assoluto tra le due squadre, va detto che una sfida di Coppa, con turno unico, rappresenta una storia a se stante. E che il Napoli dovrebbe possedere ben più forti motivazioni degli avversari per vincere questa sfida stellare. A questo punto della stagione, obiettivamente, la Juve ha ancora davanti due appuntamenti sportivi molto più prestigiosi. Dalla finale di Coppia Campioni al rush al cardiopalma  con la Lazio per la conquista dello scudetto 2019/2020.

A queste considerazioni dobbiamo aggiungere doverosamente la lucidità e prolificità di Ciro Mertens e la rinnovata determinazione di Lorenzo Insigne. oltre, naturalmente, alla cattiveria agonistica di Ringhio Gattuso che trasferisce ai suoi calciatori come se giocasse ancora lui in mezzo al campo. Un allenatore giovane e fortemente motivato che ha tantissima fame di risultati prestigiosi. Un trittico che lascia ben sperare, anche i tifosi meno ottimisti.

E allora, godiamoci questa ennesima finale tra due regine del calcio italiano, adoperando tutti gli scongiuri del caso,che da buoni napoletani saremo capaci di “mettere in campo”.

Riprende il calcio giocato. Napoli – Inter al San Paolo per un posto in finale di Coppa Italia

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Ci siamo, finalmente. Il San Paolo riapre i suoi cancelli, anche se solo a qualche centinaia di addetti ai lavori accreditati e alle squadre in campo, per assistere ad un appuntamento importante della stagione calcistica 2019/2020. La semifinale di ritorno della Coppa Italia. Chi vince incontra la Juve nella sfida dell’Olimpico di Roma,  prevista per mercoledì della prossima settimana.

Un clima nuovamente frizzante e festoso si avverte a Fuorigrotta. In ogni angolo del quartiere si respira una  frenesia dal sapore antico e gradevole. Non c’é certamente   l’afflusso massiccio dei tifosi proveniente da ogni angolo della città e dalla provincia. Non ci sono le file  per accedere allo stadio. Non c’é il solito tourbillon di auto e motocicli, di forze di Polizia dispiegate per l’ordine pubblico, di bancarelle con le magliette e sciarpe delle squadre del cuore…………. eppure l’atmosfera é quella delle grandi occasioni. Delle sfide calcistiche più emozionanti. Dopo tanto tempo di fermo delle attività per l’epidemia di Covid 19, inconsapevolmente o meno, c’é voglia di godersi questo spettacolo, anche se solo nell’atmosfera complessiva di un quartiere improvvisamente rinato e pur se non ancora e direttamente dagli spalti gremiti del San Paolo. Almeno per un altro po’ di tempo. E poi sarà normalità.  Fuorigrotta lo spera. E, nel frattempo, ognuno a casa propria ad assistere alla sfida con lo squadrone nerazzurro, davanti alla televisione e con i balconi aperti. Pronti ad esplodere una gioia incontenibile al primo gol di Mertens o di Insigne. Per celebrare anche il ritorno alle passioni autentiche e ai piccoli piaceri della vita e la sconfitta di un morbo assassino che ci ha tenuto in ostaggio per troppo tempo.

 

Degrado e passaporto per la politica: il teatrino di una parte della giustizia italiana

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E diciamola proprio tutta, senza infingimenti o cautele di sorta: l’imbarbarimento e lo scadimento del sistema giudiziario italiano ha raggiunto livelli non più tollerabili e oltremodo pericolosi: dal mancato incarico proposto dal Ministro della Giustizia al Giudice Nino Di Matteo, nel prestigioso e delicatissimo ruolo di Capo dell’Ufficio DAP (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria); alla vergognosa vicenda del Giudice Palamara e del suo “Sistema” di favori e raccomandazioni per magistrati in odore di nuovi e importanti incarichi professionali o per “traffici di influenze” per amici (Togati o non togati) in difficoltà; dalle improvvise e cruente rivolte nelle carceri italiane dei primi giorni del mese di Aprile scorso, fomentate da detenuti “presumibilmente” terrorizzati dalla diffusione del contagio da Covid 19 tra le mura delle prigioni nostrane (rivolte che hanno causato morti e feriti tra i detenuti, numerosi feriti fra le Forze dell’Ordine e danni incalcolabili alle strutture penitenziarie di tutta Italia, oltre che evasioni a go-go’ di molte decine di detenuti favoriti dal caos procurato) ; alle scarcerazioni eccellenti e scellerate dei boss della mafia detenuti con il regime del cosiddetto 41 BIS, con la labile e traballante motivazione di evitare il contagio da Coronavirus per gli ospiti del “carcere duro”;  dall’incomprensibile e deprecabile risvolto della medaglia costituito dalla recente azione giudiziaria promossa dai Giudici della Procura di Santa Maria Capua Vetere contro ben 57 Agenti della Polizia Penitenziaria per presunti atti di violenza e tortura inflitti ai detenuti in rivolta nella locale Casa Circondariale nei giorni 5 e 6 Aprile scorsi. Cioè a dire, in piena emergenza sanitaria per l’epidemia di Coronavirus, a seguito di Denuncia-Esposto presentato dal Garante Regionale dei detenuti; all’ultimo (in ordine di tempo) deprecabile tentativo di intimidazione e delegittimazione del Giudice Maria Cristina Rota, che avrebbe avuto l’ardire di convocare il Presidente del Consiglio Conte per sentirlo sulla delicata questione dell’indagine promossa dalla Procura di Bergamo sui ritardi nella adozione della “zona rossa” nei comuni di Alzano Lombardo e Nembro, in Provincia di Bergamo; sulla individuazione del soggetto istituzionale preposto a tale adempimento (Stato o Regione); sui motivi del ritardo e gli incomprensibili tentennamenti riscontrati intorno a queste circostanze; sulle possibili ricadute della omissione, in relazione alla diffusione così virulenta e repentina del contagio, con le eventuali responsabilità degli Organismi Istituzionali o di altri soggetti. Un attacco duro che una parte della politica ha inteso riservare e indirizzare al Giudice bergamasco, reo di aver compiuto un vero e proprio reato di lesa maestà nel convocare, come persona informata sui fatti, il Presidente Conte. Un tentativo volgare e controproducente per lo stesso Presidente del Consiglio, perché condotto in maniera scomposta e pretestuosa e alimentata da quei politici di nuova leva che avevano individuato proprio nelle indagini della Magistratura contro la corruzione partitocratica, il loro cavallo di Troia per entrare in Parlamento.
Per dirla senza peli sulla lingua : Un vero e proprio verminaio!
Trattato dalla stampa e dall’opinione pubblica con lenti di osservazione diametralmente opposti, ma che con tutta evidenza, non può che convenire sulla valutazione obiettiva e palese di degrado etico, umano e professionale degli “attori” del teatrino della giustizia del nostro Paese. E di buona parte della politica nostrana che questo teatrino alimenta e incoraggia per un miserevole tornaconto personale.

Rimaniamo in attesa degli sviluppi di cotanto marciume, non prima di aver espresso a nome della Redazione di Campo Sud, la più convinta solidarietà agli Agenti della Polizia Penitenziaria di Santa Maria Capua Vetere e a tutto il Corpo di Polizia Penitenziaria. Uomini e donne in divisa che svolgono un lavoro di particolare importanza sociale. Un lavoro duro e pericoloso portato avanti tra mille difficoltà, con dignità e professionalità encomiabili. Lavoratori che non meritano certamente di essere offesi e mortificati, o più ancora, indeboliti e delegittimati agli occhi degli autentici e unici responsabili di pretestuose violenze e devastazioni intollerabili delle carceri di ogni parte d’Italia.