Dire che lo sapevamo già é come dire che domani é un altro giorno! Nessuno degli addetti ai lavori, in campagna elettorale, credeva possibile che il governo ripianasse cinque miliardi di Euro per rimpolpare le casse esangui del Comune di Napoli, dopo la devastazione compiuta in dieci tormentati anni (per la città e i suoi residenti) della Gestione De Magistris. Neanche Manfredi, sicuramente. Ma tuttavia questa bufala elettorale andava raccontata per darla in pasto ad un elettorato speranzoso e credulone. Tutta la sinistra a contrabbandare un intervento di Draghi e del suo Governo per fare uscire Napoli dalla crisi finanziaria. Tutti ad attaccare De Magistris e la sua Giunta di incompetenti per le castronerie realizzate, o per meglio dire, la inconcludenza amministrativa oltre che politica. Salvo poi ad imbarcare nelle liste del candidato Manfredi tutti i soggetti (Assessori e Consiglieri comunali che per dieci anni hanno sostenuto De Magistris) responsabili di quello sfascio in concorso con l’ex Magistrato con la bandana! Che s’adda fà pe’ campà ….. avrà sussurrato Manfredi, preoccupato di non vincere le elezioni, nonostante le follìe e gli autogol dello schieramento di centro destra in campagna elettorale.
Ma torniamo alla bufala del Patto per Napoli che PD e Cinquestelle avevano sbandierato ai quattro venti. Dei cinque miliardi necessari, il Governo Draghi ha assegnato nella attuale Legge di Bilancio a tutti comuni in dissesto o pre dissesto la cifra complessiva di 300 milioni di Euro, di cui solo 120 per la nostra città . Briciole ben lontane dalle effettive necessità del Comune. Una mancetta o poco più, rispetto a quanto dichiarato in pompa magna ai napoletani in campagna elettorale da Manfredi e necessari a risolvere il problema dei trasporti (Settore in agonia) alla riqualificazione delle periferie abbandonate, alla gestione sempre più deficitaria e scadente dei rifiuti urbani, alla manutenzione di parchi e giardini, le strade colabrodo, le infrastrutture fatiscenti (vedi tunnel della Vittoria e Quattro Giornate). Insomma, tutte problematiche antiche e inevase dalla precedente Giunta comunale. Problemi con cui tutti i napoletani si confrontano tutt’ora e giornalmente.
Rispetto a questa triste ma fin troppo nota realtà , e terminata l’epoca dei proclami elettorali, al neo Sindaco di Napoli (ma Nolano di nascita) non rimane che “abbaiare alla luna” e, magari, consolarsi con l’aumento dello stipendio per i primi cittadini che il Governo Draghi ha previsto nella manovra di bilancio appena approvata dal Consiglio dei Ministri.
Sarà troppo poco per la città ? Indiscutibilmente si! Ma almeno Sindaco e Assessori comunali appena insediati, già si fregano le mani per il robusto e magnanimo regalo di Draghi, trasformatosi nottetempo in Babbo Natale! E tanti saluti alla speranza di veder risolti un po’ di problemi di questa martoriata città .