giovedì, Novembre 21, 2024
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Eurobond, Mes e Coronavirus: le falsità di un novello azzeccagarbugli!

Adesso si è superato ogni ragionevole limite di tolleranza e di sopportazione nei confronti di questa “banda di musica” di pericolosi improvvisatori e mistificatori che governano il nostro sempre più disorientato Paese.
Ormai non basta più a Giuseppi Conte utilizzare le reti RAI come megafono delle sue insulse Telenovelas che vanno in onda sempre con un programmato ed estenuante ritardo, al fine di suscitare pathos e far crescere l’interesse dei telespettatori sui contenuti della conferenza stampa (interesse che si sgonfia prontamente per la miserevole inconsistenza degli argomenti e delle notizie già abbondantemente diffuse).
Ora va in scena, condito da una inusuale trasmissione a rete unificate, il “turpe soliloquio” con tanto di livorosa falsità nei confronti dei Leaders dei partiti di opposizione e, segnatamente, di Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Accusati in tv, avanti a milioni di telespettatori interessati, loro malgrado, ad ascoltare le notizie sulla pandemia e la conseguente crisi economica che attanaglia il Paese, di aver approvato con tutto il Governo di Centro-Destra a suo tempo guidato da Silvio Berlusconi, il cosiddetto MES (Fondo Salva Stati), proposto e confezionato dalla Commissione Europea nel lontano 2012, quando, al contrario e più precisamente, alla guida del Governo Italiano vi era Mario Monti.
Peccato, per Conte, che nel 2012 la coalizione di Centro Destra non era più al governo del Paese da oltre un anno e che, al contrario, fu proprio il Presidente del Consiglio Monti e tutto il suo governo di cosiddetti tecnici, a promuovere e sostenere convintamente l’adesione dell’Italia allo “strumento finanziario” del MES, rigidamente controllato e sponsorizzato dal sistema bancario dei Paesi Europei più industrializzati e dalla finanza internazionale.
Fondo Salva Stati o MES, che dir si voglia, che l’attuale Governo Giallo-Rosso presieduto dal Professor Conte è chiamato a ratificare (o eventualmente a respingere o modificare, come chiedono le opposizioni) in via definitiva proprio in queste settimane, secondo il calendario di lavoro della Commissione Europea.
E questo elemento costituisce l’auspicio dei paesi del nord Europa, con a capo Olanda e Germania che in queste ore propongono con forza e spingono per una accelerazione della ratifica del MES per utilizzarla proprio in occasione degli effetti devastanti della pandemia di Coronavirus ed offrirla quale soluzione immediata per attingere ai finanziamenti capestro del MES ed imporli all’Italia, alla Spagna e alla stessa Francia, per fronteggiare adeguatamente la grave crisi sanitaria seguita alla pandemia e reperire le ingenti risorse finanziarie indispensabili per sostenere l’economia dei Paesi risultati al momento maggiormente colpiti.
Come appare chiaro, l’argomento è molto caldo e delicato. Anche all’interno delle forze di maggioranza che registrano posizioni diversificate e contrastanti. Uno scenario impervio e scivoloso che evidenzia ancor più lo stato confusionale di Conte, ormai più che consapevole della sua personale insipienza sul fronte interno e della contemporanea e scarsa considerazione dei vertici dell’Unione Europea nei suoi confronti e nei confronti dei suoi Ministri Economici, cui sono state bocciate sistematicamente le soluzioni alternative al MES avanzate dal Governo Italiano. ( Istituzione di Eurobond; applicazione dei finanziamenti del MES senza condizioni previste dal Regolamento del Fondo etc).
E’ evidente, pertanto, che l’Esecutivo Giallo-Rosso si trovi improvvisamente di fronte ad una strada che si presenta con una forte e impervia salita, ove occorrerebbe lo sforzo univoco e incondizionato di tutte le forze politiche presenti in Parlamento, per spingere tutti nella stessa direzione e raggiungere la sommità in tutta fretta.
Obiettivi auspicabili e più volte rimarcati anche dal Presidente della Repubblica, cui le opposizioni di Centro-Destra avevano aderito con convinzione e senso di responsabilità, per superare le gravi criticità prima possibile e nel migliore dei modi.
Un percorso virtuoso che, al contrario e in maniera troppo eclatante e sconsiderata, Conte ha inteso interrompere bruscamente e irrimediabilmente. Sbagliando modi e tempi della sua rozza esternazione televisiva, per altro senza contradditorio e diritto di replica per i due leaders del Centro-Destra.
Denigrare e colpire avversari politici facendo ricorso a palesi falsità e menzogne gratuite, costituisce un metodo francamente meschino che non può essere tollerato ne tantomeno giustificato dalla frustrazione e dalla gravità del momento.
La scomposta reazione di Conte, a nostro avviso, testimonia con tutta evidenza la fragilità e l’insipienza dell’uomo e più ancora e più gravemente, la palese inadeguatezza dello Statista.
E tutti coloro che hanno a cuore le sorti dell’Italia sono consapevoli che con tali lacune non si può governare un grande Paese. Per di più, gravemente ammalato!

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