Riceviamo e volentieri pubblichiamo l’intervista del collega Rosario Lavorgna al rappresentante del settore orafi del CNA Campania, Romualdo Pettorino, in ordine alla attuale e incoraggiante ripresa economica della filiera dell’artigianato d’eccellenza.
Nonostante il Covid sia ancora la spina nel fianco del nostro Paese, l’economia è in ripresa, ed in alcuni settori, addirittura in accelerazione, grazie anche alla ritrovata fiducia dei consumatori come anche dei mercati nazionali ed internazionali. L’Italia, in questo, è in pole position con il Made in Italy in grande spolvero, compreso quei settori fondamentali per il Sistema Italia tra cui, la filiera dei preziosi con il settore orafo, vanto tricolore nel mondo. A dettare le regole del rilancio della filiera, il lavoro certosino di migliaia di artigiani che rimboccandosi le maniche sono andati oltre l’ostacolo pandemia sanitaria, consegnando al Paese un’area produttiva viva e propositiva. In Campania, terra del Borgo Orefici, del Tarì di Marcianise, e del prestigioso Polo di Oromare, la grande tradizione orafa, e della lavorazione dei preziosi, si è intrecciata con la lungimiranza imprenditoriale delle varie realtà produttive tanto da creare il primo volano di rilancio reale del settore partendo dalle idee e dalle nuove generazioni. In questo un ruolo importante è stato svolto dalla Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa che in Campania ha gettato le basi per la rinascita post covid dei vari settori. “Il settore orafo è e resta il portabandiera del Sistema Italia, la cosiddetta punta di diamante, tanto per restare in tema, del Made in Italy – ha esordito Romualdo Pettorino, coordinatore del settore orafo CNA Campania – e che in Campania rappresenta una fetta importante di Pil considerando i vari Poli orafi”. Pettorino, che tra le altre cose è un gemmologo di fama e Consigliere dell’associazione di categoria OroItaly, ha poi continuato: “Insieme al presidente regionale Oliviero ci stiamo battendo per il rilancio dell’artigianato nella sua globalità, individuando strategie che possano supportare una ripresa reale dei vari settori”. “Stessa cosa dicasi per i corsi di formazione, per i quali puntiamo ad un rafforzamento strutturale anche mediante l’utilizzo di misure già in essere come Bottega Scuola a Apprendistato finalizzate a percorsi reali di inserimento dei giovani nel mercato del lavoro”. Pettorino ha poi sottolineato: “L’Artigianato campano, la grande tradizione orafa napoletana, la genialità e manualità dei grandi maestri rappresentano i veri gioielli da esportare nel mondo. E’ prioritario ricominciare a parlare stabilmente di internazionalizzazione, anche in considerazione del grande successo avuto negli ultimi mesi dal nostro artigianato a Dubai. Bisogna rendere strutturale il discorso sui mercati esteri, anche con l’individuazione di percorsi diplomatici atti a concentrare con cognizione di causa i vari brand nei mercati di riferimento, con la finalità di raggiungere quei Paesi attualmente troppo distanti dalle nostre realtà produttive. Il noto imprenditore ha poi concluso: “Ciò che manca non è certo il coraggio o la volontà delle imprese di mettersi in gioco, ma la risoluzione di nodi strategici come quello infrastrutturale che continua a limitare le velleità di web commerce di tante aziende soprattutto nelle aree interne della nostra regione. Per una reale rinascita economica si parta col garantire a tutte le aree del Paese le migliori condizioni di promozione del made in Italy che è e resta un bene comune”.