A Quarto di Napoli, un collettore fognario scaricava liquami con livelli di inquinanti 250 volte oltre i limiti consentiti. L’impianto, situato vicino al mare di Licola, è stato sequestrato dalle autorità giudiziarie. Gli sversamenti illegali rappresentano una grave minaccia per l’ambiente marino e la salute pubblica.
Sotto accusa ARPAC e Comune, ritenuti responsabili di negligenze nei controlli e nella gestione del sistema fognario. Secondo gli investigatori, segnalazioni di malfunzionamenti e rischi ambientali sono state ignorate per anni, contribuendo al disastro.
Le indagini hanno portato all’apertura di procedimenti legali per accertare le responsabilità e adottare misure correttive. Intanto, la popolazione locale esprime indignazione e chiede interventi immediati per bonificare l’area contaminata.
Questo caso evidenzia gravi carenze nella gestione delle infrastrutture pubbliche e la necessità di un controllo rigoroso per prevenire nuovi disastri ambientali.