Per gli amici, “gli addetti ai lavori” e i tanti telespettatori affezionati, era semplicemente Bisteccone. Quel gigante buono e sempre sorridente che é entrato nelle nostre case per tantissimi anni per raccontarci le storie più appassionanti, le conquiste sportive più emozionanti, la gioia immensa dei protagonisti di eventi sportivi popolari, o anche meno conosciuti. Eventi che sapeva esaltare e glorificare da par suo. Lasciando tracce indelebili nella mente e nei cuori di tanti italiani. Ben oltre i più accaniti sportivi.
Gianpiero era unico e sicuramente inimitabile. Con la sua voce un po’ roca, il suo accento simpaticamente romanesco, i suoi modi gentili e il portamento signorile, nonostante una notevole stazza fisica che tradiva il suo passato da sportivo nel canottaggio capitolino degli anni 60.
Era entrato molto giovane in RAI e si era fatto immediatamente notare per la sua competenza giornalistica e la sua passione un pò per tutti gli sport agonistici. Dal canottaggio al tennis, dalla pallanuoto al calcio, dalla canoa al Rugby. Galeazzi era professionalmente ecclettico e innamorato del suo lavoro e di quel mondo spettacolare che circondava gli eventi sportivi più significativi che lo hanno visto sempre presente, ma soprattutto, protagonista assoluto. Legando in maniera indissolubile il suo nome, la sua immagine rassicurante, la sua voce inconfondibile ai momenti più esaltanti dello sport azzurro.
E nella mente e nei cuori di noi napoletani resteranno indelebili le immagini, i sorrisi e la passione con la quale raccontò, da bordo campo del San Paolo, i minuti interminabili e le emozioni indicibili del primo scudetto del Napoli, il 10 Maggio del 1987. Con le sue lunghe e appassionate interviste a Diego Armando Maradona, il Capitano di quel Napoli stupefacente, e al Presidente Ferlaino.
E poi la festa negli spogliatoi con tutti i calciatori impazziti di gioia che lo coinvolsero in una doccia di champagne collettiva che accettò di buon grado, partecipando e condividendo quell’impazzimento generale che di lì a poco avrebbe coinvolto una città intera in un tripudio inenarrabile ed emozionante che solo Napoli e i napoletani sanno vivere e regalare al mondo intero.
Grazie Gianpiero. Napoli e i napoletani non ti dimenticheranno mai!