Non si é ancora spento l’eco della conclusione delle indagini della Procura della Repubblica di Napoli che ha indagato Ciro Verdoliva, attuale Direttore Generale dell’ASL NA 1 (oltre ad altre 23 persone tra Dirigenti regionali e titolari di imprese), per la nota e vergognosa vicenda delle strutture ospedaliere prefabbricate installate nei cortili dell’Ospedale del Mare di Napoli, del Ruggi d’Aragona di Salerno e San Sebastiano di Caserta, ufficialmente per far fronte alla emergenza Covid, (strutture modulari, per altro mai entrate in esercizio per la nota carenza delle apparecchiature sanitarie di rianimazione richieste in appalto ma mai fornite dalla ditta aggiudicataria….), che il nostro Sceriffo, uomo di azione e di legge con tanto di stella, procede, con Provvedimento ufficializzato il 21 Giugno c.a., alla nomina (o la riconferma) dei Direttori Generali delle ASL Campane. Lasciando inspiegabilmente al suo posto di Direttore Generale della più grande azienda sanitaria d’Europa quel tal Verdoliva che non meno di un mese fa, al cospetto dei magistrati che avrebbero voluto e dovuto interrogare il Manager sulla vicenda degli ospedali prefabbricati, si é avvalso della “facoltà di non rispondere”. Circostanza comune a tutti gli altri indagati della ennesima vicenda di malasanità campana.
“Le scelte effettuate da De Luca in queste ore rispetto al rinnovo dei manager delle ASL sono a dir poco grottesche. Addirittura tra i rinnovi troviamo il pluri-indagato manager dell’ASL NA1 Ciro Verdoliva”.
È quanto dichiarato in una nota dall’on. Marcello Taglialatela, Presidente della associazione Campo Sud.
“De Luca, nelle sue valutazioni, non ha tenuto nemmeno conto della Sentenza del Consiglio di Stato, sempre in ambito sanitario, che ha annullato una gara relativa al comparto pulizie proprio per via del fatto che nel procedimento amministrativo di scelta vi fosse Verdoliva, già sotto inchiesta in quel periodo per via di una gara aggiudicata sempre alla stessa azienda. Un fatto gravissimo”, ha concluso Taglialatela.
Rimane, oltre all’imbarazzo e allo stupore più assoluto che assale i cittadini di questa regione, anche la consapevolezza che il Servizio Sanitario della Campania e quindi la salute degli assistiti, sia affidata a personaggi che, nella migliore delle ipotesi, sono impegnati costantemente ed esclusivamente nella ricerca di tutt’altro obiettivo più redditizio, meno faticoso e assolutamente esentasse, piuttosto che adoperarsi per la tutela della salute pubblica, la qualità dell’assistenza sanitaria, le condizioni di degrado delle strutture sanitarie e quant’altro di loro effettiva e prioritaria competenza. Anche per tutto questo dobbiamo, da campani, “ringraziare” il nostro solerte e immarcescibile Governatore Sceriffo.