Doveva essere l’Europa della transizione ecologica, della mobilità sostenibile, dell’energia pulita. E invece, l’unico “verde” su cui si investe davvero è quello militare.
Dalle fabbriche di auto elettriche ai carri armati, dagli impianti per batterie ai droni da combattimento: l’Unione Europea ha trovato il vero business del futuro. Addio incentivi per le auto a basse emissioni, benvenuti fondi miliardari per l’industria della difesa comune.
E mentre i cittadini vengono spinti a cambiare auto per salvare il pianeta, le istituzioni finanziano la produzione di mezzi blindati e sistemi d’arma all’avanguardia. Qualcuno dovrebbe spiegarci come si concilia l’idea di un’Europa pacifista con l’accelerazione verso un’economia di guerra.
Intanto, silenzio assoluto dai paladini dell’ambiente. Gli stessi che bloccavano le strade per il clima, ora ignorano la corsa agli armamenti. Forse perché la guerra, a quanto pare, è più redditizia di un mondo senza CO₂.