Un importante pacchetto di proposte presentato dal ministro
dell’Istruzione Valditara è stato di recente approvato in Consiglio dei
Ministri, ma ha avuto poca eco sulla cosiddetta grande stampa.
Eppure si tratta di una serie di provvedimenti che tendono a
migliorare la condizione della scuola italiana.
In primo luogo viene affrontato il problema degli alunni stranieri,
sempre più numerosi in alcune zone della nazione.
Nessuna preclusione, nessuna ghettizzazione, anzi vengono prese
delle misure per la loro integrazione. Nelle classi infatti nelle quali il
numero degli alunni di origine straniera supera il venticinque percento ed
i ragazzi mostrano notevoli carenze nella conoscenza della lingua verrà
assegnato un docente adeguatamente formato che avrà il compito di
fungere da supporto per i colleghi con lezioni ed attività di
potenziamento.
In questo quadro viene prevista quindi anche una operazione di
rimodulazione degli organici.
Altro argomento affrontato dal ministro è quello relativo al
sostegno. Troppo speso arrivano nelle scuole insegnanti di sostegno non
adeguatamente formati o con specializzazioni vaghe e non coerenti con i
bisogni di alcuni alunni portatori di handicap.
Sono circa ottantacinquemila i docenti di sostegno precari e tutti
hanno bisogno di specializzazione. Per loro ad integrazione dell’offerta
formativa delle università verranno istituiti percorsi organizzati dall’Indire,
un ente finalizzato per statuto e per costituzione alla formazione del
personale docente.
Sempre in riferimento alla necessità di assicurare una doverosa e
funzionale assistenza all’alunno portatore di handicap si potrà poi
prescindere dalle logiche dell’organico per garantire la conferma del docente in servizio nel precedente anno scolastico, qualora fosse richiesto dalla famiglia dell’alunno.
Come si vede l’impegno del ministro è notevole nei due settori dove la
scuola ha finora mostrato più carenze e più difficoltà: minori di origine
straniera, alunni con problemi di handicap.