“Abbiamo avviato una campagna di raccolta firme sulla piattaforma change.org “Liberiamo la Pizza! Consegne a domicilio a prezzi popolari” per chiedere al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca di consentire nella nostra Regione la riapertura delle pizzerie esclusivamente per la consegna a domicilio.
Ci siamo fatti portavoce, in questo, delle associazioni di categoria, del mondo civico, dei cittadini e delle istituzioni che chiedono che questo processo sia avviato. In questo modo resterebbe inalterato il “movimento” dei cittadini e le relative condizioni di sicurezza, ma si garantirebbe la ripresa economica ed occupazionale per migliaia di persone. Siamo sicuri che questa proposta di buon senso sarà accettata e diverrà operativa”.
E’ quanto dichiara in una nota il Presidente della associazione Campo Sud on. Marcello Taglialatela.
Di seguito il testo della petizione che può essere sottoscritta al link http://chng.it/jnv5R7Spqm
Caro presidente De Luca,
La regione Campania è stata l’unica su tutto il territorio nazionale ad aver vietato la possibilità di consegna a domicilio di pasti. Questa decisione, probabilmente presa nell’obiettivo di frenare il contagio del Covid-19, ha determinato una crisi profonda in un settore che nelle altre regioni continua a funzionare ed a garantire lavoro. L’associazione Campo Sud si è fatta promotrice di una iniziativa che coinvolga civismo, cittadini, istituzioni, operatori del settore e consumatori. Siamo ben consci che non si possano dare pericolosi segnali di “allentamento” delle misure prese. Ci poniamo però l’interrogativo della gestione del “dopo” e della necessità di fare ripartire gradualmente un intero settore. Da qui nasce la nostra proposta. Dopo aver consultato gli organismi rappresentativi dei pizzaioli Le chiediamo di voler riconsiderare le precedenti decisioni e di consentire in Campania la riapertura delle pizzerie esclusivamente per la consegna a domicilio. In questo modo resterebbe inalterato il “movimento” dei cittadini e le relative condizioni di sicurezza, ma si garantirebbe la ripresa economica ed occupazionale per migliaia di persone. La pizza, riconosciuta dall’UNESCO come bene immateriale dell’umanità, non solo rappresenta Napoli nel mondo, ma costituisce un tipico alimento economico. Per questo motivo abbiamo anche suggerito alle associazioni di praticare prezzi ancora più popolari del solito. Proprio per venire incontro alle difficoltà economiche del momento. Speriamo che questa nostra proposta venga da Lei accolta e che alla stessa si possa dar seguito operativamente.