L’Ans(i)a ci riprova. Dopo le favolette propinate agli italiani (https://www.camposud.it/il-qu
Il luogo comune di bassa lega è subito servito: Napoli non è città sicura perché, mentre ci si impegna con una sottoscrizione per la sicurezza – che poi le sottoscrizioni servono da sempre solo ed esclusivamente a contarsi – firmata da anziani e mamme con bambini al seguito – il che fa molto tragedia: prima anziani, donne e bambini – gli fregano lo scooter. Questa zona (via Firenze, zona stazione, quartiere Vasto) è diventata invivibile, protesta il promotore della petizione. Il che è verissimo, solo che da tempo il Vasto è zona dove un napoletano non lo trovi manco a pagarlo. È un quartiere di immigrati, principalmente africani, dove non esiste ordine né legge, se non quella della Giungla, probabilmente. Almeno a vedere ciò che vediamo. Ma quando “altri” protestavano, vedendo avanti già decenni addietro, e richiamando l’attenzione sul degrado a cui si condannava il quartiere, innanzitutto col silenzio, gli “altri” erano cattivi perché ben poco moderati. Un ritardo di qualche decennio che fa molto “politica”. La stessa contro cui ci si scaglia nel comunicato accusandola di essere troppo impegnata a stare dietro le scrivanie e a burocratizzare la vita della città. Un po’ di vittimismo sale & pepe quanto basta, visto che, leggendo la notizia, si apprende che lo scooter, di cui si cita anche marca e modello, è stato trafugato in zona Via De Gasperi, dove l’avvocato ha lo studio – per chi non lo sapesse – in prossimità della caserma della Guardia di Finanza. Incredibile a leggersi, Noi moderati, nella persona dell’avvocato Guarino, dichiara testualmente all’Ansa “[…] Ci vogliono mezzi straordinari, leggi ad hoc, esercito per strada e l’intervento più convinto di chi occupa ruoli apicali”. Esercito per strada dopo che si sono fottuti il Beverly sotto la caserma? E rincara la dose: “Chi non è in grado di affrontare queste sfide, deve farsi da parte”. Sicuri dopo il ritardo di qualche decennio per accorgersi sulla situazione del Vasto e l’esercito per strada che scongiurerà la delinquenza davanti alla caserma, ma solo perché i militari erano chiusi dentro a lavorare? Più che una notizia che dovrebbe comunicare non si sa che cosa, non era meglio annunciare a mezzo stampa che il tale giorno, alla tale ora, in tale parte della città si teneva il banchetto di “…” per “…”? Perché sputare sul nome della città, sparlare di Napoli per poterne tratte un vantaggio dalla stessa città? È questo l’amore per il capoluogo campano? È questo il modo di fare politica, ridotta sempre più ad un termine che non le fa onore?
Un grazie all’Ansa, però, va detto perché, se è vero quanto è riportato (https://www.ansa.it/amp/campa
San Gennaro, aiutaci tu!
BASTA SPARLARE DI NAPOLI SE CON NAPOLI CI VOLETE MANGIARE!
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