Gioacchino e Anna: Il Bacio Più Antico nella Storia dell’Arte Cristiana
Nella celebre Cappella degli Scrovegni, Giotto ci ha lasciato uno dei suoi capolavori più
significativi: il bacio tra Anna e Gioacchino, genitori di Maria e nonni di Gesù. A prima vista
potrebbe sembrare un semplice bacio, ma la sua storia è molto più profonda e affascinante,
provenendo direttamente da un Vangelo Apocrifo.
Secondo la narrazione, Gioacchino e Anna non riuscirono a concepire figli per oltre
vent’anni. In quell’epoca, non avere figli era visto come un segno della mancanza di
benedizione divina. Un giorno, mentre portava le sue offerte al Tempio, Gioacchino viene
ripreso da un tale Ruben, forse un sacerdote o uno scriba, che lo considera indegno di
presentare le sue offerte a causa della sua infertilità. Umiliato e sconvolto, Gioacchino si
ritira nel deserto e per quaranta giorni e quaranta notti pregando e digiunando, implorando
Dio di concedergli una discendenza. Anche Anna trascorre giorni in preghiera, chiedendo a
Dio la grazia della maternità.
Le preghiere di Gioacchino e Anna vengono esaudite; un angelo appare separatamente a
entrambi, annunciando che diventeranno genitori. Il loro incontro davanti alla porta di casa,
dopo l’annuncio, è ricco di dettagli leggendari. Il bacio che i due sposi si scambiano è stato
tramandato come avvenuto davanti alla Porta Aurea di Gerusalemme, un luogo simbolico in
cui si manifestava la presenza divina e si attendeva l’avvento del Messia. Questa porta è
anche ritenuta quella attraverso la quale Gesù avrebbe fatto il suo ingresso trionfale nella
Città Santa la Domenica delle Palme. Mesi dopo il ritorno di Gioacchino, Anna dà alla luce
Maria. Da qui, la storia che tutti conosciamo continua.
Giotto, con la sua abilità senza pari, dipinge la scena del ricongiungimento dei due sposi,
che suggellano la loro ritrovata unione con un bacio. Questo gesto semplice ma potente è
carico di significati profondi, sia religiosi che artistici.
Il concetto della concezione immacolata, ossia la nascita di Maria senza peccato originale, è
un tema di grande rilevanza nella dottrina cattolica. Secondo questa credenza, Maria fu
concepita in una condizione di grazia divina, priva del peccato originale che affligge
l’umanità. Questa dottrina, definita da Papa Pio IX nel 1854, afferma che Maria è stata
preservata dal peccato sin dal primo istante della sua esistenza.
La figura di Maria, secondo il dogma, incarna un’esenzione unica dal peccato originale,
essendo stata concepita senza macchia.
In sintesi, il bacio tra Gioacchino e Anna, rappresentato da Giotto, non è solo un gesto di
amore tra coniugi, ma un simbolo di speranza, fede e benedizione divina. Questo
capolavoro di Giotto nella Cappella degli Scrovegni continua a emozionare e a ispirare,
unendo arte e fede in un abbraccio eterno.