mercoledì, Dicembre 4, 2024
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TRASFORMARE IN UN RING LA CAMPAGNA ELETTORALE EUROPEA FAVORISCE L’ASTENSIONE DALLE URNE DEGLI ITALIANI.

Nell’editoriale del 25 Aprile pubblicato dal nostro giornale (Le grandi Manovre degli odiatori seriali riprendono in primavera…) ci siamo soffermati sulle “bufale” volontariamente divulgate dalla stampa di sinistra e riprese con grande impegno e con foga magistrale dai maggiori “attori” della politica di opposizione, conditi con tutto l’odio e il livore possibile contro il Governo di Centro Destra e i suoi rappresentanti istituzionali. I temi, sempre gli stessi. Gli attacchi sempre strumentali e fuor di luogo. Anche quelli occasionali rivolti a personaggi assolutamente non politici e in molti casi inconsapevoli o estranei al mondo della politica. Ma attaccati brutalmente per il solo fatto di aver parlato in maniera innocente di temi “vietati tassativamente ai minori”…….e non soltanto!!

E’ il caso del povero e innocente conduttore televisivo della trasmissione RAI pomeridiana “L’eredità”, Marco Liorni, durante la fase del gioco che prevede la risposta multipla alle domande predisposte per i concorrenti, con indicazione dell’anno preciso in cui un dato accadimento si é verificato. A tal proposito é stata presentata la seguente domanda: In quale anno le coppie di coniugi italiani consegnarono alla Patria le proprie fedi nuziali in cambio di anelli senza valore? Dopo la risposta esatta (1935) formulata dalla concorrente, il giornalista Liorni (che conduce anche altri programmi rai come “Italia si” e “Reazione a catena”) si é soffermato, come di consueto, a dare spiegazioni più ampie sulla materia, tanto per i concorrenti quanto per i telespettatori del programma. Ricordando la circostanza che dettò al governo del tempo questa iniziativa e cioè la “opportunità” di raccogliere oro e metalli preziosi per finanziare la Guerra in Etiopia. Aggiungendo che i coniugi italiani risposero massicciamente a quell’appello per puro amor di Patria, anche se, prevedibilmente, non proprio contenti di privarsi dei propri anelli nuziali.

Apriti cielo: inizia subito la mobilitazione antifascista contro la RAI e il buon Liorni, ancor oggi sotto esame con una enorme e profonda lente di ingrandimento sul groppone che scruta ogni attimo delle sue trasmissioni, per “beccare” il giornalista in un probabile nuovo scivolone dialettico e storico in cui si potrebbe ripetere ancora un caso come il precedente, considerato dai soliti noti del Web, dai giornali e dal mondo politico progressista, come un chiaro tentativo di apologia del Fascismo in una trasmissione molto seguita della RAI.

A nulla son valse le spiegazioni del Liorni che si affrettava a dichiararsi sinceramente antifascista, precisando, tuttavia, di aver ricevuto quelle spiegazioni dai nonni e dai genitori fin da ragazzo e di aver studiato sui libri di scuola quell’avvenimento storico, riportato esattamente nella forma e contenuto da lui descritto in trasmissione. Una nuova e strumentale “querelle” che ha visto come ultimo bersaglio un giornalista e conduttore RAI tra i più corretti, preparati e probabilmente inviso alla sinistra per motivi che francamente ci sfuggono. Un’altra pagina sinceramente insopportabile e fortemente idiota che ha turbato nuovamente l’opinione pubblica in un momento molto serio e preoccupante per via delle notizie tutt’altro che rassicuranti che arrivano dai fronti di guerra medio orientali e dell’Europa dell’Est, ove si va ventilando addirittura un intervento diretto delle forze armate di alcuni paesi europei in soccorso dell’Ucraina.

Dagli attacchi alla RAI per “L’apologia del Fascismo” di Liorni, passiamo agli attacchi altrettanto feroci piombati sulla Presidente del Consiglio che anticipava nel corso della Conferenza Programmatica di Fratelli d’Italia di Pescara, la decisione di candidarsi alle prossime elezioni europee di Giugno.

Altro putiferio! Soprattutto perché Meloni anticipava che, ritenendosi “figlia del popolo” e dunque particolarmente semplice e “alla mano”, chiedeva il voto delle persone e in genere degli elettori italiani con la indicazione sulla scheda elettorale del solo nome di battesimo della candidata: Giorgia! (per altro giuridicamente valido ai fini della espressione corretta del voto al candidato). A questo punto gli attacchi si moltiplicavano prendendo almeno due strade diverse di scontro:

  1. Perché candidarsi sapendo in partenza di non poter accettare quel ruolo di Parlamentare Europeo essendo incompatibile con l’attuale ruolo di Presidente del Consiglio di un paese dell’UE ?
  2. Perché fare ricorso “alla grave anomalia” di votare esclusivamente il nome di battesimo quando questa procedura sminuisce il prestigio delle Istituzioni con siffatte forme intollerabili  di “confidenze” tra eletto ed elettore? 

Sul secondo “quesito” é proprio inutile soffermarci. Basta pensare un attimo alla “spocchia” di buona parte della sinistra elitaria che intende mantenere sempre e comunque le debite distanze tra i politici e gli elettori. Con tanti saluti ai presunti   democratici e progressisti!  Nel caso invece del primo “quesito” c’é da dire che la prassi o se volete la consuetudine di far candidare i leader dei partiti alle elezioni Europee si é sempre manifestata e consolidata in Italia sin dalla prima elezione del Parlamento Europeo risalente al 1970. Tutti i Segretari Nazionali hanno sempre guidato le liste del proprio partito. Da destra al Centro, alle Sinistre, tanto per motivare gli elettori e mobilitarli intorno ad una campagna elettorale poco “sentita” dagli italiani e, in genere, dai cittadini Europei che hanno visto sempre, almeno fino al recente passato, le Istituzioni Europee troppo lontane dagli interessi dei cittadini o, in molti casi, addirittura contrari alla civile convivenza tra i popoli dell’Unione. Ciò, in particolare, dettato da scelte politico-economiche contraddittorie e divisive. (vedi l’annosa questione delle quote latte; la cessione del verde agricolo per impiantare pannelli solari; il divieto all’uso dei fertilizzanti in agricoltura; la questione dei “balneari”; la riduzione della produzione di vino nei singoli stati; la testarda determinazione dei vertici europei nell’introduzione dei cibi geneticamente modificati (gli OGM) in Europa; la data di cessazione tassativa della produzione di auto a benzina o gasolio nei Paesi UE e tante altre amenità fortemente contrastate dagli operatori economici italiani e di tanti altri Paesi dell’Unione).

Ad ogni buon conto solo un pretestuoso polverone. L’ennesimo. Tant’é che a liste dei partiti  presentate nei tribunali di tutta Italia e prontamente ufficializzate, di Segretari di partiti candidati se ne contano diversi: dalla Schlein a Matteo Renzi, da Carlo Calenda a Tajani e a Emma Bonino. Con buona pace degli altri Segretari che hanno fatto scelte diverse e tutte altrettanto legittime.

Ma la campagna denigratoria e violenta prontamente montata sulle scelte della Meloni ha subito determinato una volgare e preoccupante “escalation” di reazioni violente contro la Presidente del Consiglio a cominciare dai manifesti deturpati con “baffetti di Hitler” o con strisce di carta sul volto con la scritta “fascista non parlare più” o addirittura con manifesti affissi con la candidata a testa in giù con la scritta rassicurante “Gli Infami meglio appesi” e tante altre fantasie di questo genere. Se ci aggiungiamo le accoglienze sempre festose riservate ad un altro candidato alle Elezioni Europee, questa volta della Lega, quale il Generale Roberto Vannacci, cui si tenta sistematicamente di evitare che possa svolgere regolarmente le sue manifestazioni elettorali, montando picchetti e opponendo cordoni di esaltati manifestanti dei centri sociali, anarchici e studenti filo-palestinesi in prossimità dei luoghi prescelti dal candidato indipendente per gli incontri con i propri sostenitori e simpatizzanti, …….. allora il quadro é davvero completo! E temiamo proprio sinceramente che questa campagna elettorale, appena agli inizi, sia indirizzata a subire un clima di scontro strisciante, piuttosto che un confronto civile di tesi e programmi sulla materia complessa del futuro dell’Istituzione Europea. E poi la sinistra si lamenta che esiste un astensionismo esasperato che inficia il risultato stesso delle elezioni……. e riparte con forza la polemica!!

 

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