LA MADONNA CON IL BAMBINO: IL TRIONFANTE RITORNO IN ITALIA DI UN CAPOLAVORO.

La Madonna con Bambino: Il Trionfante Ritorno di un Capolavoro a Palazzo
Davanzati.
La Madonna con Bambino in stucco policromo, torna a Palazzo Davanzati. Essa è stata
generosamente donata al museo da Christian Levett. L’opera in precedenza apparteneva a
Elia Volpi, un mercante dell’arte, antiquario e pittore. Divenuto celebre per aver creato la
collezione di palazzo Davanzati a Firenze. Volpi restaurò ed arredò il palazzo secondo lo
stile trecentesco, nei primi anni del Novecento.
Nel 1916, orchestrò una straordinaria vendita all’asta a New York, dalla quale trasse
considerevoli profitti cedendo l’intero mobilio del palazzo fiorentino. Il ricavato, un milione di
dollari dell’epoca, segnò un capitolo memorabile, rappresentando una pietra miliare nella
diffusione del raffinato stile neorinascimentale negli Stati Uniti. Nel 1951 dopo numerose
vicissitudini il palazzo fu acquistato dallo Stato Italiano.
Christian Levett commenta : “Sono molto felice di donare questo notevole rilevo alla sua
“casa” originaria. Quasi ogni giorno passo davanti a Palazzo Davanzati e quando ho notato
che il rilievo nella mia collezione era stato venduto a New York nel 1916, la donazione mi è
sembrata la cosa più giusta da fare: restituirlo a Palazzo Davanzati, dove potrò ammirarlo in
futuro, nella sua collocazione originaria. I miei ringraziamenti vanno anche alla dottoressa
Paola D’Agostino, perché questa donazione completa un’altra eccellente collaborazione con
lei, dopo il mio impegno per finanziare la catalogazione digitale delle sculture del Museo
Nazionale del Bargello”.
Quest’opera policroma ci riporta indietro nel tempo e ci culla con i suoi splendidi colori, che
grazie a Christian Levett, possiamo ammirare nuovamente.
Ma c’è una curiosità di cui voglio parlarvi, questa Madonna con bambino non vi ricorda un
bassorilievo di un pittore molto conosciuto? La Madonna Pazzi, del celebre Donatello (1425-1430) esposta al Bode-Museum di Berlino.

L’autore (ancora sconosciuto)  qui dimostra di essere totalmente padrone della della tecnica pittorica denominata dello “stiacciato rinascimentale” che fu introdotta e molto usata da Donatello.
Si suppone quindi che l’autore dell’opera riportata recentemente in Firenze, fosse molto vicino a Donatello. O comunque un suo allievo. O forse ancora che anche quest’opera affascinante e appena riportata nei nostri meravigliosi Musei, sia anch’essa stata realizzata da Donatello in un tentativo di averne una copia molto simile. Chissà cosa diranno i nostri eccellenti critici d’arte e soprattutto se saranno capaci di risalire con scientifica certezza  all’autore di questa opera.
Per ora non ci resta che andare a vederle presso il Palazzo Davanzati e al Bode-Museum di Berlino, per coglierne le differenze e i particolari.