Egregio direttore,
Le scrivo per informarla che in tutti i comuni d’Italia è da tempo partita un’iniziativa popolare per una proposta di legge che vorrebbe introdurre l’obbligo, per tutte le mamme, di ascoltare il battito del Cuore del bambino che si vorrebbe uccidere mediante la sciagurata pratica dell’aborto. Forse il mio linguaggio si potrebbe considerare troppo rude, ma non riesco a fare meglio di fronte ad un’analoga proposta dei Radicali di prolungare i mesi previsti per praticare l’aborto terapeutico fino al nono mese di gravidanza.
L’iniziativa è denominata “Un cuore che batte” e si può firmare questa petizione popolare fino al 7 novembre prossimo presso il Comune d’appartenenza. Confido nella sensibilità e nell’attaccamento alla vita di tutti noi meridionali, per dare una risposta adeguata ai valori perenni su cui si fonda la nostra civiltà.
La saluto cordialmente e mi auguro che i lettori del Suo quotidiano sappiano accogliere adeguatamente e con entusiasmo una iniziativa a tutela della vita dei nascituri.
Prof. CLAUDIO CERCIELLO, Napoli.