Tutti i mezzi di informazione del mondo oggi ricordano l’11 settembre del 2001.
Questa data, era un martedì, rappresenta il primo vero attacco subito dagli americani sul loro territorio continentale e le conseguenze di quel avvenimento ha certamente ed ulteriormente convinto i governanti statunitensi della necessità di controllare il mondo sottomettendolo ai loro interessi ed alle loro leggi.
Prima di allora nessuno era mai riuscito a colpire il suolo americano con una azione tanto spettacolare e causando tante vittime. Le immagini delle Torri Gemelle colpite e distrutte diedero per la prima volta l’idea di una vulnerabilità che spavento’ l’intero mondo occidentale.
Le conseguenze da un punto di vista economico furono quasi inesistenti e contrariamente alle aspettative degli attentatori non crearono nessun indebolimento, anzi rafforzarono il ruolo egemone degli USA che, dopo la scomparsa del mondo sovietico, non avevano più rivali come potenze militari.
Il 29 ottobre del 1929, anche quel giorno era un martedì, gli Stati Uniti furono colpiti da una “tragedia” di tipo diverso. Quella che era già la prima potenza industriale al mondo e che faceva del capitalismo il suo principale credo economico subì il tracollo finanziario della sua principale borsa e determinò una crisi che colpì in modo inatteso tutta la nazione.
Le conseguenze sociali furono simili ad una guerra. La povertà colpi milioni di americani ed ancora oggi gli americani ricordano il martedì nero di Wall Street come la loro peggiore sciagura, addirittura superiore alla sconfitta di Pear Harbor.
Non si trattò di una crisi finanziaria creata da potenze straniere, bensì di un tracollo determinato dal venir meno della fiducia popolare e della isteria collettiva.
Oggi quello che sembra preoccupare in modo particolare USA ed il modo occidentale non sembra essere tanto la guerra in Ucraina o gli attentati islamisti, ma la nascita di una moneta mondiale realmente alternativa al dollaro ed agli euro.
I BRICS sembrano spaventare più di Putin e della Wagner