A settembre il governo nazionale dovrà affrontare un problema spinoso che non appare essere ancora entrato nei suoi radar.
All’aumento incontrollato della benzina si sommeranno gli effetti di una inflazione che riguarda soprattutto i generi alimentari con particolare riguardo a frutta e verdura.
In Francia questo problema è stato affrontato nel marzo scorso con un provvedimento che ha istituito un paniere di generi alimentari per i quali si è raggiunto un accordo con la grande distribuzione per un controllo dei prezzi.
Sarebbe auspicabile che un provvedimento analogo possa essere preso anche dal governo di centrodestra che nonostante le vacanze pugliesi del suo premier non sembra essersi accorto che i prodotti agricoli italiani incredibilmente costano più di quelli che provengono dall’estero.
Ma la Meloni lo sa che la frutta esotica come ananas e banane costano la metà di mele e pesche?