Dopo una nostra precedente nota sui comportamenti da furbetti di alcuni operatori
riteniamo opportuno tornare sul problema del turismo, su quel settore che
rappresenta uno dei fattori trainanti dell’economia cittadina e non solo.
Un particolare occhio di riguardo riteniamo necessario darlo alla nostra città.
Napoli è da tempo piena di turisti. Li vediamo tutti i giorni girare nelle nostre strade
con gli sguardi incantati davanti alle nostre bellezze naturali ed artistiche.
In questo periodo le cifre parlano di una occupazione pari ad oltre l’ottanta per
cento delle strutture ricettive, alberghi, soprattutto e bad and breakfast.
Ma cosa offriamo come servizi a questi innamorati della nostra città?
Vogliamo parlare dei trasporti? Attese lunghissime alle fermate degli autobus, con
rari cartelli che indicano previsioni di arrivo assurde.
Viene molto vantata la metropolitana. Ebbene, si, ha delle bellissime stazioni,
artistiche, ma in quale altra città del mondo la distanza tra un treno e l’altro è nella
migliore delle ipotesi superiore ai dieci minuti?
Ma forse chi volle le stazioni belle ed artistiche pensava già che gli utenti sarebbero
stati costretti ad aspettare non i due o al massimo quattro minuti delle altre parti,
ma dieci e più minuti tra una corsa e la successiva?
Ed il servizio pulizia strade e rimozione rifiuti? Con un gran battage pubblicitario
furono presentati ai cittadini oltre duecento nuovi assunti nella società di nettezza
urbana. Alcuni di loro, fu detto con vanto, erano anche laureati.
Il Comune si peritò anche di far affiggere per le strade mega manifesti con le foto
sorridenti dei neo assunti.
Non sembra però che da quella massiccia assunzione sia cambiato nulla. Non si sa
che fine abbiano fatto i nuovi. Hanno già forse trovato lo sponsor di riferimento che
ha permesso loro di imboscarsi in qualche ufficio?
E poi, cosa offriamo alla massa di turisti che viene in città in merito al traffico? Se già
in tempi normali i vigili sono mosche bianche, non parliamo di questo periodo nel
quale alla insufficienza del numero, all’età avanzata si aggiungono le ferie. E che dire di un servizio capillare ed efficiente di uffici per le informazioni turistiche? Neanche a parlarne. Con fiumi di turisti che non sanno cosa vedere o come raggiungere magari il Vomero per visitare il Museo di San Martino o il Castello Aragonese di Sant’Elmo, o piuttosto il Parco della Floridiana con il suo Museo Duca di Martina. E vi siete domandati come fanno i turisti a raggiungere il Museo di Capodimonte con la sua spettacolare pinacoteca, certamente tra le più prestigiose d’Europa?
Sono questi tutti fattori sui quali occorre che chi amministra la città dovrebbe auspicabilmente farsi carico. E invece, inerzia assoluta!
Caratteristica tipica del turista, una volta rientrato a casa, consiste non solo nel parlare
di quello che ha visto e apprezzato nel proprio viaggio ma, magari, anche quella di desiderare di tornare.
Siamo sicuri che vorranno tornare o preferiranno scegliere e consigliare mete meglio
attrezzate con servizi adeguati ed efficienti?
In questa situazione spicca il silenzio colpevole di un sindaco che sembra non
conoscere la città che la stragrande maggioranza degli elettori gli hanno affidato.
Resta per lui un primato: si sta dimostrando peggiore di chi lo ha preceduto.
Parliamo di Luigi De Magistris e, prima ancora, della Rosa Russo Jervolino.
Ed è quanto dire!