venerdì, Novembre 22, 2024
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MEZZOGIORNO D’ITALIA: CON L’ESTATE, RIPRESA ECONOMICA:

Turismo e mercato del lavoro, Gianni Lepre: “Un estate all’insegna di assunzioni e ripresa economica, soprattutto al Sud”

I vari preludi alla stagione estiva lo hanno già ampiamente certificato, l’Italia sta vivendo un vero e proprio boom del turismo di massa, che dopo gli anni tragici della pandemia da Coronavirus, ha fatto riesplodere sul pianeta la voglia d’Italia. Da nord a sud il nostro Paese è stato letteralmente preso d’assalto dai turisti e l’offerta, con il tempo, è divenuta sempre più allettante e completa. “L’economia italiana è oramai trainata dal turismo – esordisce Gianni Lepre, economista e consigliere del Ministro della Cultura – che ormai ha una posizione di primo ordine nel Pil nazionale. I dati poi, per la stagione estiva appena apertasi, lasciano ben sperare”. Il prof. Lepre che tra l’altro è presidente della Commissione Economia della Cultura presso il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ha poi continuato: “Sono 568.000 le assunzioni, a tempo determinato superiori ad un mese o a tempo indeterminato, previste dalle imprese a giugno, e salgono a quasi 1,4 milioni entro agosto. L’incremento è di oltre 9.000 unità rispetto a un anno fa, +1,5%, e di circa 37mila sul corrispondente trimestre, +2,8%. Questo quadro delineato dal Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, ci fa capire che il Sistema Italia è tornato a fare la differenza, partendo ovviamente da quel plusvalore che conosciamo con il nome di Made in Italy”. Lepre che è anche presidente della Commissione Reti e Distretti Produttivi di ODCEC Napoli ha poi concluso: “Un ruolo fondamentale sarà giocato da Napoli, dalla Campania e dell’intero Meridione, dove l’offerta artistico culturale, ma anche enogastronomica e balneare, sta facendo la differenza in tutto il Paese. Il capoluogo campano è divenuto capitale del turismo mediterraneo, a politica e istituzioni resta l’onere di appianare quei gap infrastrutturali che ancora oggi generano criticità non più tollerabili”.

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