La tragedia che sta affliggendo l’Emilia Romagna impone che tutti si inchinino davanti ai tanti lutti, alle tante devastazioni, agli enormi danni economici.
Non è possibile dimenticare però le responsabilità.
Troppo comodo dare la colpa al destino cinico e baro.
Troppo comodo lamentarsi delle gravi condizioni climatiche, che pure hanno caratterizzato l’evento.
Troppo comodo dare una volta la colpa alla siccità, ed una volta alle eccessive precipitazioni.
Qualche domanda bisogna pur farsela.
E non è per spirito polemico che occorre ricordare che la regione Emilia Romagna è governata da decenni dal PD ed ha come governatore e come vice i due contendenti alla segreteria di quel partito.
E’ forse superfluo ricordare che la Schlein, la miliardaria che si fa intervistare da Vogue e che partecipa a cene di lusso a casa di Claudio Baglioni, ha avuto per due anni, dal 2020 al 2022, la delega alla prevenzione ed all’adattamento dei cambiamenti climatici?
Ora pontifica, ora chiede aiuto, ora vuole tutto e subito da un governo in carica da poco più di sei mesi.
Ma cosa ha fatto la regione da Bonaccini, e da lei, amministrata per la prevenzione? Eppure i numerosi corsi d’acqua che attraversano l’Emilia e la Romagna hanno sempre dimostrato di esondare con facilità. Vogliamo ricordare i libri di Giovannino Guareschi ed i film che mostravano la piena del Po?
Alcuni organi di stampa hanno intervistato un tecnico come Paolo Zanca, conoscitore della macchina amministrativa regionale.
E’ un vecchio socialista che ha fatto notare come su 23 corsi d’acqua, altrettanti siano esondati.
Ha ricordato che la metà dei bacini di laminazione non funzionano.
Ha messo in evidenza come nel Veneto siano caduti 715 mm di pioggia nel 2018 e non sia successo nulla mentre in Emilia si registra un disastro con 300 mm.
Non vogliamo fare sciacallaggio. I morti e le distruzioni non lo meritano.
Ma è necessario conoscere i dati se si pensa che nonostante le inadempienze e gli errori il signor Bonaccini preme per esser nominato lui stesso Commissario all’emergenza.
Ma, si sa, lui è un esperto!