Alla fine la Corte d’Appello di Napoli si é pronunciata: via libera alla estradizione di Andrea Cozzolino, Deputato Europeo del PD, in Belgio ove l’esponente politico napoletano é stato indagato dalla Magistratura locale nell’ambito delle indagini sul cosiddetto “Qatargate”. Indagini partite da Bruxelles che avevano prodotto, lo scorso 10 febbraio, un mandato di arresto europeo per il Parlamentare Europeo del gruppo “Socialisti e Democratici Europei” cui aderiscono gli eletti nelle liste del PD.
Lo scorso 2 Febbraio di quest’anno, il Parlamento di Strasburgo revocava la Immunità Parlamentare del Deputato Europeo napoletano, consentendo agli inquirenti di Bruxelles di perquisire l’ufficio di Cozzolino, nell’edificio del Parlamento europeo e procedere anche al sequestro dell’ufficio stesso. Medesimo trattamento era stato riservato anche all’altro parlamentare, il belga Marc Tarabella, sempre del gruppo “Socialisti e Democratici Europei. Ai due esponenti della sinistra nel parlamento di Strasburgo veniva contestato il coinvolgimento nella vicenda di corruzione orchestrata dall’ex Eurodeputato Antonio Panzeri (attualmente pentito). Indagine che ha visto coinvolto molti cittadini italiani tra cui la moglie e la figlia di Panzeri; il Milanese Francesco Giorgi, attuale assistente parlamentare di Andrea Cozzolino e, prima ancora, collaboratore diretto dello stesso Panzeri; Luca Visentini, Segretario della Confederazione Internazionale dei Sindacati; Niccolò Talamanca, Segretario Generale della ONG ” NO PEACE WITHOU JUSTICE” fondata nel 1994 da Emma Bonino (estranea ai fatti); Pietro Bartolo, altro Europarlamentare del Partito Democratico cui veniva sequestrato l’ufficio presso il Parlamento Europeo; Monica Rosanna Bellini, commercialista milanese molto amica di Antonio Panzeri, accusata dalla magistratura fiamminga, in concorso con il Panzeri, di associazione a delinquere, corruzione e riciclaggio di denaro illecito proveniente dalle mazzette sborsate dal Qatar. Tanto per ripulire l’immagine del Paese Arabo che avrebbe poi ospitato i campionati mondiali di calcio.
Agli indagati con “passaporto italiano”, come é noto, si aggiungevano la Eva Kaili, Parlamentare Europea greca del Gruppo Pasok e Vice Presidente del Parlamento Europeo, prontamente sospesa dalla carica istituzionale. Alla Kaili, 44 anni e madre di una bimbetta di 5 anni, la Polizia belga riusciva a sequestrare contanti per oltre 150 mila Euro conservati in un borsone nell’abitazione privata della Parlamentare; poi il padre della Kaili Alexandros, arrestato mentre tentava di occultare il denaro conservato in casa della figlia; Marie Arena 56 anni Eurodeputata Belga sempre del gruppo della Sinistra Europea; e il già citato Marc Tarabella.
A seguito della revoca dell’immunità parlamentare del 2 febbraio e al successivo mandato di arresto europeo (10 febbraio), Cozzolino veniva arrestato in Italia dalla Guardia di Finanza e ristretto nel penitenziario di Poggioreale. Dopo pochi giorni, gli venivano riconosciuti gli arresti domiciliari a causa del suo stato di salute precario.
Gli avvocati del Parlamentare Europeo riuscivano inoltre e per ben quattro volte consecutive a far rimandare la decisione della Corte d’Appello di Napoli sulla possibilità di concedere l’estradizione alla Magistratura Belga, eccependo preoccupazioni sulle condizioni carcerarie in Belgio, “fortemente precarie” soprattutto in riferimento ai detenuti in cattive condizioni di salute, come nel caso di specie.
Ciò malgrado, nella udienza del 16 Maggio la Corte d’Appello di Napoli ha sentenziato il via libera alla “Istanza di Consegna” (estradizione) avanzata dalla Corte Federale di Bruxelles. Tuttavia, la consegna dell’indagato alle Autorità Giudiziarie Belghe rimarrà ancora congelata e non operativa, avendo gli avvocati di Cozzolino annunciato la presentazione, entro 5 giorni, di apposito ricorso in CASSAZIONE contro la decisione della Corte d’Appello di Napoli di concedere l’estradizione dell’esponente PD.
La Suprema Corte di Cassazione entro 30 giorni dovrebbe fissare una apposita udienza per le decisioni di merito.
Naturalmente il Quotidiano Campo Sud seguirà con attenzione gli ulteriori sviluppi della vicenda.