Si é appena conclusa la cerimonia solenne presso la Chiesa degli artisti in piazza del Popolo a Roma, epilogo di due giorni interi di pellegrinaggi spontanei presso la camera ardente allestita in Campidoglio. Una fila di persone interminabile di volti noti e tanta gente comune, giunti da ogni dove per testimoniare l’affetto e la stima immensa per questo personaggio schietto e affabile che era riuscito ad entrare nelle case di tutti gli italiani con le sue trasmissioni di intrattenimento divenute iconiche, intramontabili e tra le più imitate degli ultimi 40 anni. Lo stile del talk show inaugurato in televisione da Maurizio Costanzo negli anni 70 sui canali Rai e poi “esploso” letteralmente su Canale 5 con le riprese esterne nel celebre Teatro Parioli. Altra felice intuizione del giornalista da sempre con il pallino dello spettacolo che riusciva a miscelare con maestria e leggerezza nei suoi lavori in televisione o ovunque si cimentasse.
Una perdita, quella di Maurizio Costanzo che sarà avvertita e sofferta da tanti, oltre la famiglia. E’ stato infatti, un eccezionale “scopritore” di talenti che ospitava nelle sue trasmissioni divenute piuttosto salotti ambìti, sempre vivi e pulsanti. Tra approfondimenti di vicende di vita ordinaria, sofferenze e gioie di tanti italiani ospitati nelle sue comode poltrone, passando alla attualità politica e i tentativi di interpretare le scelte, gli accadimenti, i programmi dei leader politici che venivano da Costanzo messi a nudo mirabilmente. Senza infingimenti, senza retorica o posizioni preconcette.
E poi tanti giovani artisti chiamati a manifestare nelle sue trasmissioni il proprio talento. E Maurizio Costanzo a far da padrino a splendide carriere. Quanti nomi e quanti volti di artisti si sono costruiti in quelle serate al Teatro Parioli. E quanta commozione autentica si avvertiva in quella Piazza del Popolo in questo pomeriggio piovoso.
Arrivederci Maurizio! Generazioni intere di Italiani ti ringraziano per tutto quanto sei riuscito a regalarci, canzoni celebri comprese.