Si sta svolgendo a Palermo il processo a Matteo Salvini, imputato per il sequestro della nave ONG Open Arms.
Ovviamente vengono ascoltati come testimoni quanti erano con lui al governo in quel periodo.
Si trattava, come molti ricorderanno, del primo governo Conte, quello messo in piedi con Lega e Cinque Stelle.
Ed è proprio Giuseppe Conte uno dei primi esponenti del governo ad essere interrogato nella qualità di Presidente del Consiglio o Primo Ministro di quel governo che vedeva Matteo Salvini Ministro dell’Interno.
In questi giorni di dibattimento nelle aule del Tribunale siciliano, sono stati davvero pochi i giornali che hanno riportato stralci della deposizione di Giuseppe Conte ma, grazie a Radio Radicale, si può ben conoscere quanto dichiarato dall’attuale Leader dei 5 Stelle e, soprattutto, si può verificare la figuraccia, al limite del ridicolo, di colui che è stato per due volte Presidente del Consiglio.
La risposta ai Giudici più volte ripetuta: “Non ricordo”!
Mentre aveva mostrato prontezza e “buona preparazione “, come nota Nicola Porro, alle domande del Pubblico Ministero, non si mostrava altrettanto sicuro nel controinterrogatorio dell’avvocato difensore di Salvini, Giulia Bongiorno.
Tanti, come detto, i “non ricordo”, con la motivazione “la mia memoria è limitata”, oppure ”nella mia testa ronzano tante questioni che non riesco ad isolarle singolarmente“
Quando Giulia Bongiorno gli chiede risposte più precise l’ex Presidente, che si presenta come avvocato e come giurista, chiede di leggere, prima di rispondere, alcuni suoi appunti e poi balbetta ugualmente “non ricordo”. A questo punto gli fa notare l’avvocato difensore di Salvini, che il suo Movimento Cinque Stelle votò contro l’autorizzazione a procedere dell’esponente della Lega. E anche qui cala il sipario della “dimenticanza”.
Ad altra precisa domanda, per l’ennesima volta, dichiara di non sapere o non ricordare che il comandante della nave ONG Open ARMS fu incriminato per favoreggiamento della immigrazione clandestina.
Abbiamo voluto riportare stralci della deposizione di Giuseppe Conte per chiarezza di informazione e per ricordare, noi si che ricordiamo, quale personaggio abbia guidato l’Italia per ben due governi consecutivi.
Un’ultima considerazione. Tenuto conto che il signor Giuseppe Conte, nato nel 1964, e quindi ancora relativamente giovane, ha una memoria così labile , non sarebbe il caso di farsi curare per evitare ulteriori vuoti di memoria con l’avanzare dell’età?
O più propriamente, lui che esercita la professione di Avvocato civilista, non sarebbe il caso di farsi meglio supportare o consigliare da un penalista affermato? Ed evitare in tal modo di fare la figura dello sprovveduto o dello smemorato. O per meglio dire, per evitare di essere considerato dai magistrati di Palermo un testimone reticente o inattendibile?
Noi non possiamo che consigliare di collegarvi con Radio Radicale se avete voglia di fare 4 risate grasse e sonore, ascoltando la deposizione di un ex Presidente del Consiglio dei Ministri italiano, terrorizzato dalle domande scontate, innocenti e tutt’altro che “feroci” dei magistrati palermitani.