Un libro autobiografico, duro al punto giusto come può essere il racconto di un bambino che muove i suoi primi passi di “lavoratore” in una Napoli ancora flagellata dalle piaghe di una guerra perduta. Lavorare per aiutare la famiglia, certo, ma anche per un forte desiderio di riscatto e tanta voglia di affermarsi. E’ la Napoli dei primi anni 50, una città tutta da ricostruire, non solo nei suoi edifici bombardati e i suoi innumerevoli danni di guerra, ma anche nelle coscienze e nella volontà dei napoletani di essere nuovamente protagonisti del proprio futuro. Una pennellata a colori vivi che l’autore Gianni Lepre imprime nel suo libro, pagina dopo pagina, descrivendo una città e un popolo sofferente, ma vivo e vitale, che non esita a rimboccarsi le maniche e ripartire.
Un romanzo asciutto ed entusiasmante che può annoverare una prefazione di grande prestigio: Il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, napoletanissimo e profondo conoscitore della storia della sua città . Un uomo di indiscutibile cultura che conosce e apprezza i tanti volumi già pubblicati dall’autore sui temi economici e che ha accolto con entusiasmo il primo lavoro di narrativa cui si è cimentato Gianni Lepre con il volume in discorso. (EDIZIONI MONDADORI LIBRI S.p.A. pagine 141)
Ascoltiamo insieme l’intervista del nostro Direttore all’Autore del volume “Con il sole di Napoli negli occhi. Le radici di un sogno”
LA REDAZIONE DI “CAMPO SUD QUOTIDIANO”