Da almeno quarant’anni la destra napoletana si è fatta promotrice di una serie di proposte mirate ad istituire una ZONA FRANCA in corrispondenza del Porto partenopeo.
Gli onorevoli Rastrelli e Parlato ne fecero oggetto di una proposta di legge che il Parlamento non ha mai discusso e che testimonia la capacità di quella classe politica di guardare allo sviluppo economico del nostro territorio con una competenza che oggi si fatica a ritrovare.
Le aree franche si caratterizzano per un regime fiscale agevolato che determina una attrattiva di investimenti in modo particolare per le industrie di trasformazione che possono essere collocate nei territori appositamente identificati.
Le aree portuali sono naturalmente le più indicate proprio per la facilità logistica di raggiungimento e le AUTORITA’ PORTUALI ufficialmente riconosciute da leggi del governo nazionale, in ragione delle loro specifiche competenze che comprendono anche quelle urbanistiche, sono naturalmente una soluzione efficace che si potrebbe estendere non solo per Napoli ma per tutte le città meridionali ( Salerno, Gioia Tauro, Bari, Taranto, Catania ecc ecc) dove le stesse sono già costituite.
Questa proposta la avevo già presentata durante la mia attività parlamentare ed oggi potrebbe essere ripresa in sede di legge di Bilancio.
Non occorrono coperture economiche ma solo volontà politica. Vediamo se questo governo saprà o vorrà cogliere questa occasione.